Per chi volesse farsi qualche altra risata, aggiungo questi due articoli, entrambi apparsi oggi sullo stesso giornale (Il secolo xix), a firma dello stesso giornalista (G. Mari). Il primo parla di flop della missione istituzionale in Cina sui temi commerciali e portuali, il secondo è intriso di toni entusiastici e si lancia in favolose previsioni sugli sviluppi turistici della partnership Cina-Liguria. Il charter con la Cina è la ciliegina sulla torta di quella che sembra essere una simpatica barzelletta di fine estate, almeno leggendo questi articoli.

Vedremo se davvero ci saranno risultati concreti... o se tutto si limiterà a portare in liguria qualche cantante cinese...[:301]
Porti, flop di Genova a Shanghai e Novi chiede soldi per l'Affresco
la MISSIONE
dal nostro inviato
Shanghai. Dopo i fuochi d'artificio dei primi quattro giorni di missione ligure in Cina, ieri, nel debutto a Shanghai, le aspettative prefiguravano esiti decisamente migliori. Invece, l'incontro con le compagnie di shipping e le banche della capitale economica cinese si rivela sotto tono, con gravi pecche di comunicazione e davanti a una platea di manager di seconda fila.
L'incontro vedeva seduti attorno al tavolo, al cospetto del governatore della Liguria Claudio Burlando, del presidente dell'Autorità portuale Giovanni Novi e del sindaco di Genova Giuseppe Pericu, ventuno rappresentati di potenziali investitori. Ma in realtà erano quasi tutti neppure trentenni, giovani di staff; a eccezione dei direttori di Msc Tennis Kwok, di Uasco Den Dwee e di China Shipping Cao Rong. «E' vero, c'erano molti ragazzi di bottega ? ammette Burlando ? ma i nostri veri interlocutori sono China Shipping e Cosco, con i quali il rapporto è avanzatissimo».
Tant'è, le diapositive proiettate dalla Regione hanno le didascalie in italiano, quelle dell'Autorità portuale inseriscono nella mappa delle compagnie di tutto il mondo operanti in Liguria anche realtà ormai estinte come Farrel e Lykes, ai coraggiosi 21 rappresentanti cinesi non viene consegnata alcuna brochure. Conseguenza immediata, Micheal Morgan, delegato per l'Europa del sindaco di Shanghai Han Zheng, vero anfitrione della riunione nello splendido Westin Hotel, non riesce con la sua oratoria a scalfire il gelo dei cinesi, che solo dopo essere stati spronati più volte partoriscono un'unica domanda alla comitiva ligure.
Si fa avanti Helen Huang Ruiling, vice direttore dell'unico porto crocieristico di Shanghai (un solo cliente: Costa Crociere). Chiede come la Liguria si stia attrezzando per ricevere nuove navi dalla Cina.
I liguri intendono male la questione e Novi si limita a parlare di un possibile collegamento charter da Shanghai per Genova. L'aria resta gelida, e a mister Morgan non resta che aggiornare l'happening a giorni migliori. Ed è un peccato, perché i liguri almeno erano riusciti in una rivoluzione culturale attesa da decenni: presentare i tre porti liguri come un unico sistema. Un chiodo fisso per Burlando, questo, illustrato a ministri e super manager da giorni in Cina. Ieri si è concretizzato, con Novi nelle vesti di rappresentante delle tre Autorità portuali.
Novi, dopo l'introduzione di Burlando, si è lanciato in
cinque proposte per il mercato cinese. Prima: aprire un tavolo con gli operatori per capire insieme che sbarcare container a Genova conviene notevolmente rispetto a porti del nord Europa; seconda:
aprire una linea aerea charter dalla Cina al Colombo, l'unico aeroscalo in mezzo a un porto, in grado di servire gli operatori, di aprire al turismo e di servire il settore crocieristico; terza: una partnership per la cantieristica e le riparazioni navali, con i cinesi che potrebbero fermare le loro flotte a Genova; quarta:
un piano di investimento cinese per la realizzazione del piano portuale previsto nel disegno del nuovo waterfront ideato da Renzo Piano; quinta: studiare forme di joint venture per la nautica da diporto.
Al Westin è arrivata anche Saskia Kunst.
Glaciale come al solito, la Kunst non ha parlato del piano sbandierato da Burlando a mezzo governo cinese e ai presidenti e manager portuali di Pechino, Tianjin e Shanghai: China Shipping e Cosco che raddoppiano le movimentazioni a Voltri e entrano nel capitale di Vte. «Siamo aperti a prospettive di maggior movimentazione cinese ? ha detto la Kunst ?
per ogni altra cosa sono certa che occorra molto tempo». Oggi la delegazione ligure incontrerà i leader delle due compagnie
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Imperia promuove il suo olio. In vista un gemellaggio con il Festival di Sanremo
Vacanze liguri per i cinesi
Presentato il pacchetto turistico. C’è anche lo shopping all’Outlet
dal nostro inviato
Shanghai. La Liguria scommette sul turismo
cinese. Trasmettere sulle tv di stato di Pechino e
Shanghai il Festival di Sanremo che dovrebbe
vedere la partecipazione di
un cantante cinese
per serata, joint venture italocinesi
per esportare
olio extravergine di oliva, promozione diretta via
email,
gemellaggi tra eventi “fratelli” come il
Festival della scienza o le esposizioni nautiche.
Ma soprattutto con una campagna di educational
in Liguria a vantaggio dei tour operator per viaggi
di alta fascia e per la stampa specializzata nelle
due principali città (Pechino e Shanghai, insieme,
fanno 35 milioni di abitanti).
Il pacchetto turistico.
In attesa dei (richiesti)
charter per il Colombo, il programma tipo che la
Regione veicolerà in Cina è così composto, almeno
secondo quanto annunciato ieri sera nel ricevimento
di gala organizzato dalla Regione a Shanghai
(ricevimento salvato da una ragazza savonese
di 26 anni, Sara Ferrando, in Cina da tre e oggi
dipendente del consolato: ha sostituito improvvisamente
la traduttrice cinese rivelatasi non all’altezza):
sbarco alla Malpensa, trasferimento
in pullman attraverso
la MilanoSerravalle
con
sosta
all’Outlet (il super store delle
griffe), Genova (con i palazzi dei
Rolli, il centro storico, il porto
antico e l’Acquario), Alassio (per
la spiaggia), Sanremo (per il Casinò
e il golf), la riviera genovese
di levante (con Portofino, Camogli,
Sestri Levante e San Fruttuoso),
le Cinque Terre (da poco
gemellate con la Muraglia Cinese).
L’itinerario è stato perfezionato dall’assessore
regionale al Turismo Margherita Bozzano in stretto
contatto con i tour operator di Pechino.
Il Festival di Sanremo. L’iniziativa è delle Camere
di commercio liguri, che con la delegata
imperiese Barbara Biale sta perfezionando in questi
giorni un piano d’intesa con due agenzie pechinesi:
un educational nella città dei fiori il
prossimo mese di febbraio per studiare un viaggio
tipo in concomitanza con la primavera cinese (il
nostro Ferragosto) condito da Festival, carri fioriti
e altre manifestazioni. Il lancio consisterebbe nel
far partecipare fuori gara alcuni cantanti cinesi e
di offrire alla tv di Stato un format (in sintesi)
della manifestazione canora, che, secondo le prime
impressioni, potrebbe affascinare il pubblico
cinese.
Il presidente della Regione Claudio Burlando
ha colto la palla al balzo e avrebbe già contattato
Rai e ministero delle Comunicazioni cinese.

I tour operator. Bozzano ha distribuito a un
centinaio tra giornalisti e imprenditori del settore
un dvd promozionale riproducibile. E si è garantita
pubblicazioni sui principali quotidiani cinesi
(anche in lingua inglese) e su riviste del calibro di
National Geographic Cina, Voyage Magazine, Travel
& Leisure. Già a ottobre saliranno in Liguria gli
operatori dell’organizzazione Citic (11 milioni di
passeggeri portati in Europa quest’anno) e i funzionari
dell’Agenzia nazionale del turismo (il
braccio del governo che controlla e autorizza le
agenzie a portare turisti all’estero). Altre decine
di promoter saranno incontrate nella fiera internazionale
sul turismo di Shanghai tra il 16 e il 19
novembre, dove la Liguria avrà uno stand. L’anno
prossimo, le 30 agenzie autorizzate all’espatrio
dei turisti cinesi e un pool di giornalisti saranno
in Liguria tra il 4 e il 7 maggio, in concomitanza
con Slow Fish a Genova, per provare il pacchetto
finale e partecipare a un workshop con le agenzie
di soggiorno e turistiche. Il target è chiaro: ci
sono 31 milioni di turisti ricchi che oggi viaggiano,
nel 2020 saranno 100 milioni. Spendono fino a
700 euro al giorno e – per la Regione – sono i
migliori per l’offerta di qualità e di nicchia ligure.
Il colosso Itt. L’acronimo sta per International
Travel and Tour, leader cinese per incoming (in
entrata) e outgoing (turismo in
uscita), forte di 50 mila dipendenti.
Il presidente della Camera
di commercio genovese, Paolo
Odone, ha strappato un importante
contratto: gli esperti dei
cataloghi saranno a Genova già il
mese prossimo, dice Odone, «se
l’incontro andrà bene saremo
immediatamente inseriti nel catalogo
2007. Credo che le nostre
imprese debbano contare su decisioni
rapide». Odone ha siglato
altre due intese: una società web che serve e
gestisce le postazioni di posta elettronica di ceti
ricchi cinesi si è resa disponibile a inoltrare promozioni
mirate per i loro clienti. La Camera ha
stabilito una prima partnership con l’Accademia
delle Scienze per collaborazioni con le imprese
liguri nel campo della robotica, dell’imagining
medicale laser e dell’hitech
in genere. Rimanendo
in ambito camerale, il braccio di Imperia ha
avviato i contatti per una joint venture per
l’export di olio ligure. I cinesi hanno scoperto da
soli tre anni l’olio d’oliva ma si servono solo di
quello spagnolo e greco.
L’obiettivo. «Ancora il 2007 – commenta Margherita
Bozzano – sarà un anno di lavoro e dovremo
essere in grado di continuare a seminare,
senza scoraggiarci. Nell’autunnoinverno
2072008
dovranno vedersi i primi risultati. Verificheremo
come usare il crescente accesso al turismo
crocieristico cinese,
la trattativa per il charter
settimanale va continuata».