Lettera di protesta di Virgin Atlantic


Grande!!!!
leggeremo mai la risposta di VS ?(dubito avvenga a firma di RB, ma non è detto..il tipo è un MOL in sedicesimo)
 
Su un sito di un giornale inglese, dove ho letto anch'io questa lettera, dicevano che Richard Branson ha chiamato personalmente l'autore della lettera ringraziandolo per le critiche e confrontandosi con lui.
 
Su un sito di un giornale inglese, dove ho letto anch'io questa lettera, dicevano che Richard Branson ha chiamato personalmente l'autore della lettera ringraziandolo per le critiche e confrontandosi con lui.

..e l'ha invitato a cena, lasciando all'autore la scelta del ristaorante e menù???
 
Anyway, this is all irrelevant at the moment. I was raised strictly but neatly by my parents and if they knew I had started desert before the main course, a sponge shaft would be the least of my worries.

Fantastico :D

DaV
 
Lettera aperta a Richard Branson

Ma si mangia davvero così male sugli aerei ?

Letta stamani sul web, è lunga ma merita. E' il testo di una e-mail, corredata di foto, indirizzata da un passeggero a Richard Branson, proprietario della Virgin Atlantic Airlines:


Caro sig. Branson
Amo il marchio Virgin, davvero, e perciò continuo a servirmene nonostante gli episodi sfortunati degli ultimi anni. Questa, però, è la goccia che fa traboccare il vaso. Ironicamente, alla fine del viaggio avrei pagato volentieri più di mille rupie per una sola goccia d’acqua, dopo l’infernale odissea culinaria che ho subito per mano della tua azienda.
Guarda questo, Richard. Guardalo

Immagino che il tuo brillante cervello sia percorso dalle stesse domande che quel giorno fatale attraversavano il mio. Che cos’è questo? Perché me l’hanno dato? Che cosa ho fatto per meritarmelo? E poi: qual è l’antipasto, qual è il dolce?

Non raggiungi una posizione come la tua, Richard, senza una certa capacità di osservazione, dunque SO che hai notato il pomodoro vicino ai due tubi di spugna sulla sinistra. Sì, è vicino al tubo di spugna senza la pasta verde. Questo deve essere l’indizio, no? Nessuna persona dotata di senno può servire un dolce con un pomodoro, vero. Beh, allora rispondimi, Richard: che genere di animale può servirti un dessert con i piselli?

So che assomiglia a un baaj (un secondo indiano di verdura saltata ndr), ma è crema pasticcera. Deve essere il budino. Bene: sarai contento di sapere che non era crema pasticcera. Era una gelatina acida con olio limpido sopra. La sua sola virtù salvifica: risultare così estranea alle capacità delle mie papille da spazzar via il sapore del curry che proveniva dal cuboide centrale, quello misto di materiale grigio. Magari il piatto sulla sinistra è proprio il dessert, dopo tutto.

Ad ogni modo, la cosa è irrilevante, al momento. Sono stato educato severamente dai miei genitori e se sapessero che ho cominciato il dolce prima del secondo, un tubo di spugna costituirebbe il minore dei miei problemi. E allora, scartiamo la pellicola di alluminio del piatto principale e vediamo che cosa ci offre.

Cercherò di spiegare che cosa ho provato. Immagina di essere un bambino di 12 anni, Richard. E adesso immagina che sia la mattina di Natale e che stai seduto lì con il tuo regalo da aprire. È grosso, e sai che cos’è. È quello stereo che hai scelto dal catalogo e di cui hai scritto a Babbo Natale. Solo che apri il regalo, e lo stereo non c’è. È il tuo criceto, Richard. Nella scatola c’è il tuo criceto, e non respira. Ecco come mi sono sentito quando ho tolto la pellicola e ho visto questo.

Ora, so che cosa stai pensando. Pensi che è ancora un pezzo di quel budino Baaji. Ammetto, ho pensato lo stesso anch’io, ma no. È senape, Richard. SENAPE. Più senape di quanta chiunque possa consumare in un mese. A sinistra abbiamo un pezzo di broccolo e dei peperoni, in un olio colloso, e a destra lo chef ha preparato del puré di patate. Il passaverdura ovviamente si era rotto e così è stato deciso che l’alternativa migliore sarebbe stata di passare le patate attraverso il sistema digestivo di un uccello. Una volta rigurgitato, chiaramente è stato mescolato con un po’ di senape. A tutti piace un po’ di senape, Richard.

A questo punto cominciavo a sentirmi un po’ ipoglicemico. Avevo bisogno di una dose di zucchero. Per fortuna c’era il biscotto fornito. Aveva già richiamato il mio sguardo per la sua sconcertante presentazione. Sembra che si trovi in una busta di reperti della scena di un crimine. UN CRIMINE CONTRO LA STRAMALEDETTA CUCINA. O questo, oppure è una specie di biscotto cladestino, strappato a un maniaco armato di pistola e completamente “fatto” di lievito. Di certo non vorresti essere beccato con uno di questi alla dogana. Immagina di mordere un pezzo di ottone, Richard. È più morbido sotto i denti dell’esemplare di cui sopra.

Ero esausto. Volevo soltanto rilassarmi, ma ovviamente sono stato costretto a star seduto mezz’ora con quel casino davanti a me. Giuro che il tubo di spugna a un certo punto si è mosso.

(...)

La mia sola possibilità è stata di guardare con gli occhi sbarrati la poltrona di fronte e aspettare altro cibo, o il sonno. Nessuno dei due è arrivato per un tempo lunghissimo. Ma quando è arrivato ha superato le mie aspettative più estreme. Un altro biscotto da scena del crimine.

Richard... Che cos’è quel materiale bianco? Sembrava che dovesse essere yogurt. Ma finalmente, dopo attenta osservazione, ci sono arrivato. Era un miscuglio tra la crema pasticcera Baaji e la salsa di senape. Mi ricordava la mia prima settimana all’università. Avevo sentito dire che si poteva fare un cocktail, mescolando vodka e bibite. Ho mentito ai miei nuovi amici dicendo che l’avevo fatto una marea di volte. Quando ho cercato di preparare la bevanda in un catino, si è formato del formaggio. Richard, del formaggio. Quel formaggio sembrava proprio la tua senape-baaji.

Era la fine, Richard. Non ho mangiato un accidente di niente. La domanda che mi resta è: come puoi vivere così? Non posso immaginarmi una cena a casa tua. Deve assomigliare a un documentario sul mondo della natura.

Come ho detto all’inizio, amo il tuo marchio, davvero. Peccato solo che una cosetta del genere possa metterlo in ginocchio, a implorare un po’ di cibo.

Cordialmente,

Qui le foto dei piatti
http://photogallery.tiscali.it/jack/slide.php?idg=15356&id=197886&page=1
 
Questo passeggero è un artista della penna, lo invidio davvero!!!
Ha scritto una mail di protesta che ha fatto il giro del mondo!