Lavori Aeroporto Dello Stretto


ora consulta sui voli intercontinentali!!! si prospetta un bel REG-NYC:D:D:D

a quanto arriverebbe la pista con questi lavori?
 
Mi sembrerebbe una follia chiudere lo scalo per lavori durante il periodo di massimo traffico.
 
Leggendo il Bando di Gara reperibile dal sito della SOGAS, non mi sembra che si parli di prolungamento delle piste ( o sbaglio ? )

http://www.sogas.it/pdf/bando18012006.pdf

Sempre consultando il sito della SOGAS non mi sembra - inoltre - che la gara in oggetto sia già stata appaltata, sebbene l'apertura delle offerte sia stata fissata per il giorno 2 marzo 2006.
( oppure il sito SOGAS non è aggiornato ? )
 
Citazione:Messaggio inserito da azafan

Leggendo il Bando di Gara reperibile dal sito della SOGAS, non mi sembra che si parli di prolungamento delle piste ( o sbaglio ? )

http://www.sogas.it/pdf/bando18012006.pdf

Sempre consultando il sito della SOGAS non mi sembra - inoltre - che la gara in oggetto sia già stata appaltata, sebbene l'apertura delle offerte sia stata fissata per il giorno 2 marzo 2006.
( oppure il sito SOGAS non è aggiornato ? )
Per quanto riguarda il bando devi guardare meglio: :D
Oggetto:


"Bando di Gara per Progettazione definitiva ed esecutiva "prolungamento della pista di volo 15/33 - testata 33""
Scadenza:


ore 12:00 del 31.10.2005"

Guarda... avionews ha intervistato Luigi Salfa che ha affermato di aver gia appaltato i lavori.....ti posto l'intervista:
Aeroporto dello Stretto: AVIONEWS ha intervistato Luigi Salfa, direttore generale della Sogas

Roma , Italia - Tariffe basse per incentivare l'accesso al trasporto aereo anche presso i meno abbienti


(WAPA) - Parlando di strategie e di obiettivi dell’aeroporto di Reggio Calabria, il direttore generale ed accountable manager della Sogas SpA -la società di gestione dello scalo- il dottor Luigi Salfa, già responsabile attività e coordinatore di rampa di Aeroporti di Roma e successivamente in Alitalia con diversi incarichi dirigenziali, ricorda che "Reggio Calabria era uno degli aeroporti che rischiava la chiusura, cioè di essere declassato a scalo non commerciale. La certificazione Enac veniva perseguita da parecchio tempo; per ottenerla è stata messa in campo tutta una serie di attività che riguardavano sia le infrastrutture, cioè il recupero a livello di sicurezza (recinzione, piazzali, cementificazione) fino a tutto ciò che è la direzione procedure e manuali di scalo. Abbiamo fatto quindi un programma molto serrato a livello aziendale, mettendo in campo anche task force piuttosto imponenti di ditte esterne con impegni che io sorvegliavo nella loro esecuzione; alla fine siamo riusciti ad avere, in data 30 novembre, la certificazione Enac, consegnata da Riggio con una cerimonia ufficiale. A questo punto il passo successivo sarà avanzare l’istruttoria per avere l’affidamento commerciale di tipo ventennale o quarantennale, a seconda delle normative.
Il primo obiettivo era recuperare l’infrastruttura, renderla sicura, funzionale, confacente alle richieste dell’Enac. Il secondo passo è stato quello di dare un nuovo assetto a livello commerciale e quindi di operativo voli allo scalo, perché la gestione che io ho trovato era quella di un aeroporto che aveva soltanto due città connesse, Milano e Roma . Avevamo quindi due voli per Milano, uno operato da Fiumicino e l’altro da Air One e tre collegamenti per Roma sempre di Alitalia; tutto questo con tariffe eccezionalmente alte, proibitive per Reggio che ha un tasso di disoccupazione del 26%; le 180 Euro di tariffa non consentivano una larga diffusione del trasporto aereo. Noi abbiamo fatto un’altra politica; abbiamo detto: qui non c’è l’alta velocità, qui c’è una rete stradale pessima. Il discorso di Reggio è baricentrico anche verso Messina (non a caso si chiama Aeroporto dello Stretto), quindi serve un’utenza enorme: la città, la provincia, più tutta la parte più orientale della Sicilia verso Messina fino a scendere fin quasi verso Catania. Abbiamo fatto un business plan di evoluzioni delle nuove rotte e nuovo traffico ispirandoci ad un concetto molto semplice: un abbattimento dei costi delle tratte aeree, per consentire di incrementare l’accesso della popolazione anche meno abbiente a volare, visto che sulla Reggio-Salerno per andare a Napoli ci vogliono sei ore, per Bari 6 ore e mezzo, per Torino in treno 18 ore, per Roma 7 ore e mezza. Quindi abbiamo cercato vettori che seguano questa nostra filosofia. Fare tariffe contenute, accessibili, tariffe che consentano alla persona che prima viaggiava su strada o in treno, oggi di poter andare tranquillamente, come sta accadendo in questi giorni, con 60 Euro a Roma e pagando 60 Euro per il ritorno, che è più basso di quanto si paga con il treno. Questo è il primo tema.
Il secondo tema era quello di scegliere dei partner eccellenti, perché altrimenti avremmo potuto scegliere anche dei partner di secondo livello, compagnie comunque che portavano aeromobili vecchi; abbiamo fatto la scelta, invece, di definire entro un profilo di offerta del trasporto, non dico a livello di business, ma con aeromobili nuovi, compagnie consolidate. Tanto per fare un esempio, tutti i nostri aeromobili volutamente io li voglio con i sedili in pelle, di una certa larghezza tra una fila e l’altra che è molto maggiore di quella che usa Alitalia -almeno dodici cm più distanti- con un tipo di catering che è differenziato per fascia oraria; immagini che noi la sera serviamo il sandwich, oltre ai biscotti; il caffè viene offerto in un certo modo, il tè viene portato con la bustina e servito nella tazza, come servizio di bordo".

Sui nuovi servizi offerti dallo scalo calabrese, Salfa specifica: "Stiamo potenziando i parcheggi, perché c’è una fortissima domanda in questo momento. Abbiamo realizzato numerosi box commerciali di altissimo livello, con profumeria, negozio di prodotti locali di qualità -quale ad esempio il bergamotto che è un patrimonio da queste parti però scarsamente conosciuto- negozi che sia dal punto di vista dell’arredo che da quello dell’offerta dei prodotti potrebbero non sfigurare a Malpensa o a Fiumicino. Stiamo riqualificando completamente le aree commerciali in questa ottica: sicuramente l’aeroporto come infrastruttura è degli anni ’50, però lo stiamo completamente rimettendo a posto (pavimenti, gate di imbarco, pareti, arredi). Anche se abbiamo un programma triennale di rifacimento completo dell’aerostazione, in questo momento il nostro motto è: vero che la casa è vecchia, però se è pulita, ben curata, ben mantenuta, può essere gradevole. A questi sforzi sta corrispondendo una risposta della clientela di tipo eccezionale, nel senso che nel periodo di febbraio (dati Assaeroporti) noi siamo cresciuti del 38% rispetto all’anno precedente, di circa 12.000 passeggeri. Inoltre abbiamo portato avanti uno studio di mitigazione delle condizioni di atterraggio, insieme ad Enac e ad Enav, per cui sarà molto più semplice il discorso dell’addestramento dei piloti e la successiva abilitazione di nuove compagnie ad operare sullo scalo.
In questo momento stiamo pensando anche a grossi interventi di potenziamento delle infrastrutture a livello di pista; abbiamo appena appaltato il prolungamento di 400 metri della pista principale, un fatto questo legato alla sicurezza; stiamo appaltando un ponte di imbarco accanto all’aeroporto che ci consente di raggiungere con dei mezzi veloci Messina in circa 13 minuti; stiamo pensando ad un discorso per un servizio di elicotteri (proprio in questi giorni) di linea che colleghi Reggio con le Eolie dove si arriva a circa 900 mila presenze turistiche l’anno, nel periodo estivo. Alla fine del triennio avremo un’aerostazione molto più grande, con un secondo piano dedicato a tutte aree commerciali, avremo una palazzina-uffici dove andrà Sogas ed altri Enti di Stato; quindi tutti i metri che noi lasciamo sono a favore dei passeggeri, con nove gate e quattro pontili di imbarco".
Circa l’accesso a eventuali compagnie low-cost, il direttore generale Sogas precisa: "Li stiamo trattando, sono interessanti, ma in questo momento noi abbiamo cercato di fare una politica di connettività verso il nord-Italia. Abbiamo preso compagnie come Alpi Eagles (Venezia), MyAir (Bergamo), Interstate Airlines, che è la compagnia con base a Maastricht, perché puntavamo ad avere tre compagnie che ci assicurassero, oltre che un operativo di qualità, puntuale, ed un servizio a bordo, una fascia di riferimento dei prezzi l’uno per l’altro non superiore agli 80-90 Euro a tratta per città, quindi non sono prezzi low-cost, ma allineati ai prezzi dei treni, o forse anche un po’ meno, con il vantaggio di un’ora, un’ora e mezza per arrivare a Roma ".
Sul segreto del successo del suo aeroporto, Salfa ritiene che "Sicuramente conta il peso e la capacità operativa che ha l’ingegner Pietro Fuda, un po’ conterà la mia esperienza di 28 anni in grandi compagnie. Intorno, invece di fare cose stentate, ci siamo circondati di consulenti di altissimo livello che ci stanno accompagnando verso questo sviluppo. Professionisti che vengono da fuori e che ci consigliano, ci aiutano a scegliere le rotte, le tariffe, ci fanno politiche di marketing. Siamo stati presenti per esempio alla Borsa turistica per la prima volta a Madrid e a Berlino , e adesso andremo a Parigi ; recentemente abbiamo avuto un corrispondente in Russia per trattare dei charter qui su Reggio. Abbiamo fatto un lavoro di squadra: alcune professionalità all’interno di Sogas, che già abbiamo, continuano a fare un buon lavoro, altre le importiamo di volta in volta in un discorso di disegno comune degli obiettivi che abbiamo, che sono quelli di rendere Reggio una sorta di hub del Mediterraneo.
La cosa da mettere in risalto è che noi prossimamente abbiamo intenzione di aprire rotte con Malta, Tunisi, Atene, Casablanca, Algeri e Barcellona , tutte le sponde del basso Mediterraneo, perché sono molto vicine, facilmente raggiungibili anche a costi ridotti, e anche perché a livello demografico ci aspettiamo che nei prossimi anni ci sia una forte spinta da parte delle popolazioni per approdare e venire a lavorare da noi; queste economie stanno spingendo per essere sempre più legate a quelle europee. Reggio, quindi, da questo punto di vista, si trova in una situazione di tipo geografico felice e potrebbe diventare un collegamento di importanza europea grazie alla sua posizione geografica".

Fonte www.avionews.it
 
@REGGINA

il Bando di Gara a cui fai riferimento è il seguente:

http://www.sogas.it/pdf/bando_prolungamento_pista_15-33.pdf

nel quale si fa riferimento alla progettazione esecutiva dei lavori di prolungamento della pista 15/33 testata33 e non</u> alla loro esecuzione.

Ribadisco che nel sito della SOGAS non vi è traccia dell'asegnazione di entrambi gli appalti.

Grazie per l'interessante intervista al dott. Salfa
 
Citazione:Messaggio inserito da reggina
Il discorso di Reggio è baricentrico anche verso Messina (non a caso si chiama Aeroporto dello Stretto), quindi serve un’utenza enorme: la città, la provincia, più tutta la parte più orientale della Sicilia verso Messina fino a scendere fin quasi verso Catania.

ancora con questa storia di fantaeronautica, ormai che ci sono potrebbero anche rivolgersi al bacino di siracusa.
 
Citazione:Messaggio inserito da DANYFI80

Ma qualcuno aveva detto che non c'era spazio per allungare la pista di 400 metri...
Quel qualcuno credo fossi io.

Ragazzi, basta andare su google maps o earth per vedere che non c'è lo spazio per allungare la pista di 400 mt.
Considerando che la RESA e la CWY si "mangiano" circa 250 mt, l'allungamento non è conveniente....
 
Citazione:Messaggio inserito da reggina
- Piazzale principale via R1: allargamento del piazzale fino a poter contenere 8 aeromobili in posizione obliqua (forse l’avrete notato ma gli aerei a Reggio dopo i lavori sotto l’amministrazione della SOGAS di Pirilli e quindi il rifacimento della pista sono state modificate le disposizioni dei parcheggi).

Scusami, ma dove sarebbe il R1?
 
Citazione:Messaggio inserito da DANYFI80


Io ho provato a guardare, a me sembra che lo spazio ci sia...

Dalla testata 33...ma ne sei sicuro?
Già a 380 mt c'è una strada e due capannoni industriali.

Considera poi che per avere al netto una pista di 400 mt utilizzabili devi considerare uno spazio di almeno 700 mt (il calvert) più le strip laterali.
Per non parlare poi degli ostacoli che in questo caso limiterebbero il punto di contatto.

Mi domando e dico: non era più semplice allungare e risistemare la 11/29 che non ha ostacoli ed utilizzarla per i decolli a pieno carico?
 
Citazione:Messaggio inserito da DANYFI80

Non lo so quanti siano di preciso...mi sembra che ci sia un pò di spazio libero in entrambe le testate...
Allora...se vogliamo parlare per sentito dire possiamo anche affermare che la pista potrebbe essere allungata di 2000 mt.

Ritengo però che la nostra presenza sul forum debba essere costruttiva e quanto più precisa e professionale possibile.

Si è parlato di allungare la pista di circa 400 mt dalla testata 33.
NOn si è capito bene se si parla di 400 mt. netti o al lordo di RESA e CWY.
In ogni caso esiste un regolamento ENAC per quanto attiene la costruzione degli aeroporti; ti invito a consultarlo, prendere una cartina di Reggio Calabria e dirmi come fai ad allungare la pista dalla testata 33 di 400 mt.

Forse potresti pure farlo, ma la porzione realmente utilizzabile sarebbe di non più di 250 mt.

Cosa cambierebbe?
Quali aerei più pesanti potrebbero atterrare con soli 250 mt in più?

Gradirei risposte serie e con fondamenti scientifici.
 
Citazione:Messaggio inserito da DANYFI80

Ho eliminato i miei due post così evitiamo discussioni.
Scusa se non siamo tutti piloti come te.
Per fortuna, aggiungo.
Ciao

Non capisco cosa c'entri l'essere piloti con le norme che regolamentano la costruzione di un aeroporto....