Dall'aeroporto di Lamezia Terme un collegamento diretto, in elicottero, con le Eolie. E' questo, in effetti, un servizio da sempre sollecitato dalla clientela a Sacal, diventato adesso ancora più opportuno alla luce della riduzione dei collegamenti marittimi da e per le Eolie, da e per i porti di Napoli, Palermo e Messina. Un servizio che, a priori, ha una forte valenza ed un potenziale di sviluppo tutto da valutare e da cogliere: e ciò in riferimento a fattori turistici, economici, sociali. E tanto a livello regionale, che nazionale e internazionale. Il nuovo collegamento (che sarà presentato martedì prossimo, 22 luglio, alle 11, in una conferenza stampa negli uffici della Sacal) è previsto tutti i giorni, a cominciare dal 22 luglio, e sin d'ora, per l'intero arco dell'anno.
Partirà dallo scalo lametino per raggiungere l'Isola di Panarea (che dista da Lamezia appena 105 chilometri, percorribili in appena 20 minuti di elicottero), tra le più 'gettonate' e comunque l'unica a disporre di un eliporto regolarmente certificato per il traffico passeggeri. Va precisato che il servizio potrà essere facilmente ampliato e aumentato nelle frequenze giornaliere, in base alle richieste e al successo dell'iniziativa: il che, come detto, rende ancora più interessanti le prospettive. I voli sono dunque giornalieri e vengono operati dalla compagnia "Elitaliana", con sede a Roma e basi in Calabria, Lazio, Campania, Piemonte, società elicotteristica di lunga esperienza (è attiva dal 1963) che vanta una flotta di 20 velivoli. Il costo del biglietto è di 180 euro a persona, per singola tratta. Il servizio è offerto previa prenotazione e come detto può essere ulteriormente attivato su domanda. Il volo in elicottero Lamezia-Panarea può intercettare il turismo business e leisure, il turismo vip, il turismo nautico che frequenta tutto l'anno questo magnifico arcipelago. Un flusso a carattere internazionale, un target di qualità che si serve appunto principalmente del mezzo aereo per raggiungere la destinazione isolana dall'Italia e da varie parti del mondo, senza dunque penalizzare la concorrenza del trasporto marittimo, e semmai, al contrario, in questo caso, che spingerebbe Lamezia a recuperare traffico passeggeri da altri scali dell'Italia centrale e insulare: quelli che al momento servono questo tipo di utenza eoliana. Un flusso che troverebbe agevole, appunto, muoversi con continuità di mezzo aereo via Lamezia, dall'Italia e dall'estero, per portarsi comodamente e rapidamente da Lamezia a Panarea e viceversa".
«C'è poi da considerare e da cogliere - osserva Ripepe - il suo potenziale per così dire 'sociale': derivato dal fatto di garantire con lo scalo di Lamezia, e da qui con le destinazioni servite da Lamezia, un collegamento comodo e pratico ai residenti e ai frequentatori abituali delle Isole; e ciò a fronte della recente, drastica riduzione delle connessioni marittime con traghetti e aliscafi col Continente e la Sicilia».
«Ci sono poi da valutare e da mettere a frutto - spiega Ripepe - tutta una serie di possibili partnership con i vettori attivi su Lamezia, con gli scali, e le rispettive Società di gestione, collegati a Lamezia, e tante azioni di co-marketing territoriale ad ampio spettro e a vantaggio di iniziative più allargate. E' infatti evidente che legare la 'destinazione Eolie' al nome e al network del nostro scalo, rendere in qualche modo le Eolie una meta legata direttamente alla Calabria e all'aeroporto di Lamezia, dovrebbe significare ri-posizionare automaticamente lo stesso scalo di Lamezia in un nuovo contesto. In un nuovo mercato. Rendendo quindi necessario e indispensabile l'avvio di un processo di validazione a supporto di questo suo nuovo "status"». «Non ultima e non meno importante - chiarisce Ripepe - è comunque la motivazione apparentemente più 'semplice' e per così dire 'obbligata' per Sacal: offrire all'utenza dello scalo sempre nuovi servizi e sempre nuove tratte, e dare sempre nuove occasioni, anche quelle da sfruttare solo per un breve weekend».
fonte: Gazzettadelsud.it
Partirà dallo scalo lametino per raggiungere l'Isola di Panarea (che dista da Lamezia appena 105 chilometri, percorribili in appena 20 minuti di elicottero), tra le più 'gettonate' e comunque l'unica a disporre di un eliporto regolarmente certificato per il traffico passeggeri. Va precisato che il servizio potrà essere facilmente ampliato e aumentato nelle frequenze giornaliere, in base alle richieste e al successo dell'iniziativa: il che, come detto, rende ancora più interessanti le prospettive. I voli sono dunque giornalieri e vengono operati dalla compagnia "Elitaliana", con sede a Roma e basi in Calabria, Lazio, Campania, Piemonte, società elicotteristica di lunga esperienza (è attiva dal 1963) che vanta una flotta di 20 velivoli. Il costo del biglietto è di 180 euro a persona, per singola tratta. Il servizio è offerto previa prenotazione e come detto può essere ulteriormente attivato su domanda. Il volo in elicottero Lamezia-Panarea può intercettare il turismo business e leisure, il turismo vip, il turismo nautico che frequenta tutto l'anno questo magnifico arcipelago. Un flusso a carattere internazionale, un target di qualità che si serve appunto principalmente del mezzo aereo per raggiungere la destinazione isolana dall'Italia e da varie parti del mondo, senza dunque penalizzare la concorrenza del trasporto marittimo, e semmai, al contrario, in questo caso, che spingerebbe Lamezia a recuperare traffico passeggeri da altri scali dell'Italia centrale e insulare: quelli che al momento servono questo tipo di utenza eoliana. Un flusso che troverebbe agevole, appunto, muoversi con continuità di mezzo aereo via Lamezia, dall'Italia e dall'estero, per portarsi comodamente e rapidamente da Lamezia a Panarea e viceversa".
«C'è poi da considerare e da cogliere - osserva Ripepe - il suo potenziale per così dire 'sociale': derivato dal fatto di garantire con lo scalo di Lamezia, e da qui con le destinazioni servite da Lamezia, un collegamento comodo e pratico ai residenti e ai frequentatori abituali delle Isole; e ciò a fronte della recente, drastica riduzione delle connessioni marittime con traghetti e aliscafi col Continente e la Sicilia».
«Ci sono poi da valutare e da mettere a frutto - spiega Ripepe - tutta una serie di possibili partnership con i vettori attivi su Lamezia, con gli scali, e le rispettive Società di gestione, collegati a Lamezia, e tante azioni di co-marketing territoriale ad ampio spettro e a vantaggio di iniziative più allargate. E' infatti evidente che legare la 'destinazione Eolie' al nome e al network del nostro scalo, rendere in qualche modo le Eolie una meta legata direttamente alla Calabria e all'aeroporto di Lamezia, dovrebbe significare ri-posizionare automaticamente lo stesso scalo di Lamezia in un nuovo contesto. In un nuovo mercato. Rendendo quindi necessario e indispensabile l'avvio di un processo di validazione a supporto di questo suo nuovo "status"». «Non ultima e non meno importante - chiarisce Ripepe - è comunque la motivazione apparentemente più 'semplice' e per così dire 'obbligata' per Sacal: offrire all'utenza dello scalo sempre nuovi servizi e sempre nuove tratte, e dare sempre nuove occasioni, anche quelle da sfruttare solo per un breve weekend».
fonte: Gazzettadelsud.it