L'Aeroporto di Pescara rischia la chiusura


Doppio pacco dono per l'aeroporto.

Subito soldi freschi per ricapitalizzare il bilancio della Saga, in un secondo momento 6,5 milioni di euro per il potenziamento delle strutture: il rilancio dell'aeroporto d'Abruzzo non è più un miraggio. La prima notizia emersa dall'assemblea dei soci, ieri, è che il capitale della Società di gestione sarà rimpinguato fino ad arrivare ai fatidici 3,1 milioni, indispensabili per avere la conferma della convenzione dell'Enac. Il rischio di un ridimensionamento dello scalo, quindi, è scongiurato. L'altra notizia, ancor più importante in prospettiva, arriva dall'assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra: «Grazie all'accordo quadro con il Governo avremo a disposizione 6,5 milioni di euro per potenziare tutte le strutture dell'aeroporto, compreso l'allungamento della pista, favorendo un deciso incremento sia del traffico passeggeri sia del settore merci». Due buone notizie tutte in una volta per l'aeroporto non si ricordavano da tempo immemorabile, per questo non sorprende una "grana" scoppiata proprio ieri: nell'imediato serve 1,5 milioni di euro per la ricapitalizzazione della Saga «e la Regione farà la sua parte, mettendo i 700mila euro che le competono per il 45% delle quote, - aggiunge Morra - ora tocca alle quattro Camere di Commercio dare il proprio contributo». Ma proprio dagli Enti camerali è arrivato qualche distinguo sulla quantità delle somme da versare (quota del 33%). A questa situazione si è giunti dopo che un anno fa la Saga aveva quasi prosciugato le casse impiegando 4 milioni e mezzo nel Piano marketing, approvato dalla Regione, ma senza garantire la copertura finanziaria. «Precisiamo - ha detto l'assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra - che la Giunta può, ma non è obbligata a finanziare il Piano marketing. Da parte nostra, ovviamente, c'era la volontà di impiegarvi risorse, tant'è che che avevamo in animo di farlo con la variazione di bilancio. L'emergenza assoluta causata dal terremoto non ha reso possibile questo intervento, ma questo non significa un disimpegno da parte della Regione, è vero invece il contrario. Non solo, ma è stato proprio questo Esecutivo regionale - ha concluso l'assessore Morra - a coprire il milione e 300mila euro delle azioni che la Giunta Del Turco aveva sottoscritto nel 2007 senza mai pagarle». In assemblea anche Giuseppe Pedrizzi per la Caripe e il sindaco di Pescara Mascia: questi dopo aver ribadito l'impegno dell'Amministrazione a coprire il 10% delle quote, ha avuto un aspro battibecco con lo stesso Morra sulla convocazine della prossima riunione, fissata per mercoledì 17 marzo. In quella sede, una volta chiusa la partita della ricapitalizzazione, si aprirà quella del consiglio di amministrazione con i nomi e cognomi di chi guiderà la Saga. Non ci sarà quello di Giuseppe Ranalli che ha escluso di essere interessato alla presidenza.

www.iltempo.it
 
Doppio pacco dono per l'aeroporto.

Subito soldi freschi per ricapitalizzare il bilancio della Saga, in un secondo momento 6,5 milioni di euro per il potenziamento delle strutture: il rilancio dell'aeroporto d'Abruzzo non è più un miraggio. La prima notizia emersa dall'assemblea dei soci, ieri, è che il capitale della Società di gestione sarà rimpinguato fino ad arrivare ai fatidici 3,1 milioni, indispensabili per avere la conferma della convenzione dell'Enac. Il rischio di un ridimensionamento dello scalo, quindi, è scongiurato. L'altra notizia, ancor più importante in prospettiva, arriva dall'assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra: «Grazie all'accordo quadro con il Governo avremo a disposizione 6,5 milioni di euro per potenziare tutte le strutture dell'aeroporto, compreso l'allungamento della pista, favorendo un deciso incremento sia del traffico passeggeri sia del settore merci». Due buone notizie tutte in una volta per l'aeroporto non si ricordavano da tempo immemorabile, per questo non sorprende una "grana" scoppiata proprio ieri: nell'imediato serve 1,5 milioni di euro per la ricapitalizzazione della Saga «e la Regione farà la sua parte, mettendo i 700mila euro che le competono per il 45% delle quote, - aggiunge Morra - ora tocca alle quattro Camere di Commercio dare il proprio contributo». Ma proprio dagli Enti camerali è arrivato qualche distinguo sulla quantità delle somme da versare (quota del 33%). A questa situazione si è giunti dopo che un anno fa la Saga aveva quasi prosciugato le casse impiegando 4 milioni e mezzo nel Piano marketing, approvato dalla Regione, ma senza garantire la copertura finanziaria. «Precisiamo - ha detto l'assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra - che la Giunta può, ma non è obbligata a finanziare il Piano marketing. Da parte nostra, ovviamente, c'era la volontà di impiegarvi risorse, tant'è che che avevamo in animo di farlo con la variazione di bilancio. L'emergenza assoluta causata dal terremoto non ha reso possibile questo intervento, ma questo non significa un disimpegno da parte della Regione, è vero invece il contrario. Non solo, ma è stato proprio questo Esecutivo regionale - ha concluso l'assessore Morra - a coprire il milione e 300mila euro delle azioni che la Giunta Del Turco aveva sottoscritto nel 2007 senza mai pagarle». In assemblea anche Giuseppe Pedrizzi per la Caripe e il sindaco di Pescara Mascia: questi dopo aver ribadito l'impegno dell'Amministrazione a coprire il 10% delle quote, ha avuto un aspro battibecco con lo stesso Morra sulla convocazine della prossima riunione, fissata per mercoledì 17 marzo. In quella sede, una volta chiusa la partita della ricapitalizzazione, si aprirà quella del consiglio di amministrazione con i nomi e cognomi di chi guiderà la Saga. Non ci sarà quello di Giuseppe Ranalli che ha escluso di essere interessato alla presidenza.

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Yeeeeeeeeeeah,quasi quasi sto per piangere,speriamo che il post Di Carlo abbia le cosiddette e riaddrizzi la situazione,intantolo io spero di poter gongolare pewr il secondo aereo e le nuove destinazioni,scusate ma dopo tanto tempo avevo scorsato com'era essere positivi:)
 
Non ti gasare troppo, perchè se i soldi arrivano dovranno essere spesi x interventi mirati!
Il 2° 738 ci potrebbe pure stare, ma va consolidato l'esistente sfruttando tutte le rotazioni possibili, quindi potrebbe slittare al 2011 l'arrivo del 2° 738.
Ci sono molte altre cose da sistemare!
Ci sono rotte da riattivare (es. Psr-Trn)!
 
Yeeeeeeeeeeah,quasi quasi sto per piangere,speriamo che il post Di Carlo abbia le cosiddette e riaddrizzi la situazione,intantolo io spero di poter gongolare pewr il secondo aereo e le nuove destinazioni,scusate ma dopo tanto tempo avevo scorsato com'era essere positivi:)

Per quanto riguarda le rotte è inutile parlare in quanto è stato detto di tutto e di più....eventuali fondi per il potenziamento delle strutture?Fino a che non vedo non credo!E' da 12 anni che sento parlare dell' allungamento della pista,di fondi destinati e poi ritirati...
 
ok .... tutto ..... ma sarei dell'idea di continuare alla prossima notizia "vera" su un nuovo thread ... il titolo di questo , che è stato coniato da un exconsigliere saga , è formalmente sbagliato e fuorviante.
 
SAGA, un'altra "fumata nera": si cerca ancora il salvatore


PESCARA - Volo sospeso anche ieri all'aeroporto per mancanza del passeggero più importante: il nuovo presidente della Saga, la società che gestisce l'aerostazione d'Abruzzo.

Se ne riparlerà tra una settimana, dopo che la nomina del vertice – che sembrava decisiva per ridare slancio alle asfittiche attività dello scalo – non sembra più tanto importante e tanto appetita da parte degli aspiranti alla carica.

Dopo il passo indietro di Marco Napoleone, general manager della d'Annunzio ed il silenzio di Mauro Angelucci, Confindustra Pescara (gli industriali fanno finta di non essere interessati, ma sotto sotto la loro “campagna elettorale” è molto vivace) arriva da Teramo una smentita un pò piccata da parte di Giuseppe Ranalli, presidente della Compagnia delle opere e di Tecnomatic group, indicato da più parti come futuro presidente, perché vicino al governatore d'Abruzzo.

«Non sono interessato alla presidenza Saga. Non nego la mia amicizia e la mia stima per Chiodi, che è antecedente alla sua elezione, ma queste non sono motivo sufficiente per ritenere che io possa essere interessato a quell’incarico, così come ad altre poltrone in enti pubblici. Peraltro, nel caso specifico della Saga, ritengo che un ruolo così importante come quello del presidente non possa essere relegato ad attività di mero volontariato. Continuo a fare l'imprenditore».

Se Ranalli non è più in corsa, sono confermate le voci su un nome che Chiodi avrebbe nel taschino per far uscire dall'impasse la Saga, mentre si fanno più insistenti le pressioni per scegliere un candidato “alla De Cecco”, il presidente industriale dei tempi d'oro.

In realtà questo della nomina non era l'argomento più importante, perché ieri si doveva parlare di soldi, quelli che mancano nelle casse della Saga, avendo dovuto la società di gestione attingere dal capitale per far fronte agli impegni (leggi i soldi erogati ai vettori e a Flyonair, come da contratto) che derivano dal Piano Marketing, approvato dalla Regione, ma non finanziato né per il 2009 né per il 2010.

Il che mette a rischio la continuazione dei voli low cost e la presenza di Ryanair, che è poi la compagnia aerea che più sostiene in vita l'aeroporto.

Si è deciso dunque che la Saga sarà ricapitalizzata, cioè tutti i soci privati e pubblici (Regione compresa) metteranno mano al portafoglio, ma alla luce di un piano industriale che sarà illustrato mercoledì prossimo. Un passaggio tecnico molto importante perché è necessario ricoprire il disavanzo del 2009, ma è altrettanto importante pensare al 2010 con dati concreti per non ritrovarsi nella stessa crisi tra pochi mesi.

L'unica buona notizia - ma è vecchia - è quella dell'assessore regionale Giandonato Morra che ha ricordato come sia riuscito a far dirottare sullo scalo 6,5 milioni di finanziamenti per le infrastrutture aeroportuali.

Come dire: papà ti paga gli studi e ti compra la fuoriserie, ma tu, figlio mio, mettiti a studiare.


Fonte: PrimaDaNoi.it
10/03/2010 - 08.57
 
SAGA, un'altra "fumata nera": si cerca ancora il salvatore[/SIZE][/B]

Come dire: papà ti paga gli studi e ti compra la fuoriserie, ma tu, figlio mio, mettiti a studiare.


Esattamente.
Il punto è che per un bambino che vive in una famiglia di totali analfabeti è piuttosto complicato trovare uno stimolo allo studio.
Se magari una volta, solo per una volta, si decidesse per pura, semplice e limpida logica di porre al vertice di un handler qualcuno che di fronte al termine "toccata" capisca subito che non si sta parlando di molestie sessuali. magari qualcosina potrebbe anche prendere la strada giusta....
 
Da il Centro...
Aeroporto senza soldi, è crisi

Saga: sono a rischio i voli low-cost della compagnia irlandese Ryanair
di Paola Aurisicchio

PESCARA. «Rinuncia all’ampliamento della base Ryanair con un secondo aeromobile che avrebbe permesso l’a cquisizione di nuove rotte; rinuncia ai collegamenti già esistenti dall’inizio dell’anno con Palermo, Catania e Torino, con la compagnia Flyonair».
Vittorio Di Carlo, presidente della Saga, ha disegnato ai membri della società che gestisce lo scalo, lo scenario a cui potrebbe andare incontro l’aeroporto di Pescara: una retrocessione con la perdita della compagnia low-cost irlandese. Perché?

La Saga si occupa di gestire l’aeroporto, gli aerei e i passeggeri: questo è stato il suo compito fino al 2001, quando la Regione ha affidato alla Saga anche quello di curare il piano marketing, il piano di promozione turistica che, per il 2009, era di 4 milioni e 800 mila euro. Con la delibera del 18 maggio 2009, la Regione ha approvato il piano ma, a distanza di quasi un anno, non l’ha finanziato. Ieri mattina, l’affanno a cui va incontro l’aeroporto è stato per la prima volta affrontato nell’assemblea dei soci: la Regione, il socio di maggioranza con il 43%, rappresentata dall’a ssessore ai Trasporti, Giandonato Morra, e dall’a ssessore al Turismo, Mauro Di Dalmazio; le quattro Camere di Commercio (33%) per cui erano presenti Daniele Becci dell’ente camerale di Pescara, Silvio Di Lorenzo per Chieti e Giustino Di Carlantonio per Teramo. Poi, il Comune di Pescara (10%) con il sindaco Luigi Albore Mascia, la Caripe (10%) con Giuseppe Pedrizzi e Air Columbia (0,2%) con il presidente Enrico Paolini.

La Regione non finanzierà, quindi, il piano marketing nonostante la delibera fosse stata approvata: «Approva il programma Piano marketing per la valorizzazione dell’aeroporto d’Abruzzo per l’anno 2009 per l’importo di 5.097.000 presentato dalla Saga, sostenibile nei limiti delle risorse finanziare della società Saga». Per tamponare il rischio di un fallimento, durante l’assemblea, è stata proposta una ricapitalizzazione da parte dei soci, riportando il capitale alla soglia di 3 milioni di euro per rispettare la convenzione con l’Enac. I soci hanno dato la propria disponibilità aggiornando, però, l’assemblea al 17 marzo. Eppure, anche quest’i ntervento sarebbe un palliativo per il corso dell’aeroporto che, a breve, si ritroverebbe nella stessa situazione.


L’assessore Morra, non sottovaluta il rischio e spiega: «Siamo concetrati sulla salvezza dell’aeroporto e la Regione ha dato la sua disponibilità alla ricapitalizzazione. La legge 57 non prevedeva automaticamente il finaziamento anno per anno del piano marketing e bisogna tener presente anche le condizioni economiche della Regione. Nell’accordo quadro con palazzo Chigi c’è un finanziamento di 6 milioni da destinare all’aeroporto. Dopo l’a umento di capitale, cercheremo di trovare altre forme di finanziamento».

Ma intanto, anche i vertici della Saga vivono una situazione di stallo. Tre delle sette nomine sono di competenza della Regione che sta soprassedendo. Marco Napoleone, il nome indicato mesi fa, il manager dell’universistà D’Annunzio di Chieti dal 1986, ha deciso di ritirarsi: «Sono stato chiamato per le mie qualità di tecnico. Nel momento in cui il rallentamento diventa una questione politica e intacca il lavoro dell’aeroporto, allora mi tiro indietro». Giuseppe Ranalli, presidente di Tecnomatic, si affretta a dire: «Non sono interessato alla presidenza della Saga». L’unico candidato resta Mauro Angelucci, presidente di Confindustria Pescara, mentre per l’ex sindaco di Pescara, Carlo Pace, si parla di un posto nel cda.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
(10 marzo 2010)
 
Da il Centro...
Aeroporto senza soldi, è crisi

Saga: sono a rischio i voli low-cost della compagnia irlandese Ryanair
di Paola Aurisicchio

PESCARA. «Rinuncia all’ampliamento della base Ryanair con un secondo aeromobile che avrebbe permesso l’a cquisizione di nuove rotte; rinuncia ai collegamenti già esistenti dall’inizio dell’anno con Palermo, Catania e Torino, con la compagnia Flyonair».
Vittorio Di Carlo, presidente della Saga, ha disegnato ai membri della società che gestisce lo scalo, lo scenario a cui potrebbe andare incontro l’aeroporto di Pescara: una retrocessione con la perdita della compagnia low-cost irlandese. Perché?

La Saga si occupa di gestire l’aeroporto, gli aerei e i passeggeri: questo è stato il suo compito fino al 2001, quando la Regione ha affidato alla Saga anche quello di curare il piano marketing, il piano di promozione turistica che, per il 2009, era di 4 milioni e 800 mila euro. Con la delibera del 18 maggio 2009, la Regione ha approvato il piano ma, a distanza di quasi un anno, non l’ha finanziato. Ieri mattina, l’affanno a cui va incontro l’aeroporto è stato per la prima volta affrontato nell’assemblea dei soci: la Regione, il socio di maggioranza con il 43%, rappresentata dall’a ssessore ai Trasporti, Giandonato Morra, e dall’a ssessore al Turismo, Mauro Di Dalmazio; le quattro Camere di Commercio (33%) per cui erano presenti Daniele Becci dell’ente camerale di Pescara, Silvio Di Lorenzo per Chieti e Giustino Di Carlantonio per Teramo. Poi, il Comune di Pescara (10%) con il sindaco Luigi Albore Mascia, la Caripe (10%) con Giuseppe Pedrizzi e Air Columbia (0,2%) con il presidente Enrico Paolini.

La Regione non finanzierà, quindi, il piano marketing nonostante la delibera fosse stata approvata: «Approva il programma Piano marketing per la valorizzazione dell’aeroporto d’Abruzzo per l’anno 2009 per l’importo di 5.097.000 presentato dalla Saga, sostenibile nei limiti delle risorse finanziare della società Saga». Per tamponare il rischio di un fallimento, durante l’assemblea, è stata proposta una ricapitalizzazione da parte dei soci, riportando il capitale alla soglia di 3 milioni di euro per rispettare la convenzione con l’Enac. I soci hanno dato la propria disponibilità aggiornando, però, l’assemblea al 17 marzo. Eppure, anche quest’i ntervento sarebbe un palliativo per il corso dell’aeroporto che, a breve, si ritroverebbe nella stessa situazione.


L’assessore Morra, non sottovaluta il rischio e spiega: «Siamo concetrati sulla salvezza dell’aeroporto e la Regione ha dato la sua disponibilità alla ricapitalizzazione. La legge 57 non prevedeva automaticamente il finaziamento anno per anno del piano marketing e bisogna tener presente anche le condizioni economiche della Regione. Nell’accordo quadro con palazzo Chigi c’è un finanziamento di 6 milioni da destinare all’aeroporto. Dopo l’a umento di capitale, cercheremo di trovare altre forme di finanziamento».

Ma intanto, anche i vertici della Saga vivono una situazione di stallo. Tre delle sette nomine sono di competenza della Regione che sta soprassedendo. Marco Napoleone, il nome indicato mesi fa, il manager dell’universistà D’Annunzio di Chieti dal 1986, ha deciso di ritirarsi: «Sono stato chiamato per le mie qualità di tecnico. Nel momento in cui il rallentamento diventa una questione politica e intacca il lavoro dell’aeroporto, allora mi tiro indietro». Giuseppe Ranalli, presidente di Tecnomatic, si affretta a dire: «Non sono interessato alla presidenza della Saga». L’unico candidato resta Mauro Angelucci, presidente di Confindustria Pescara, mentre per l’ex sindaco di Pescara, Carlo Pace, si parla di un posto nel cda.

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(10 marzo 2010)

Vi ricordo che sul sito del centro vengono postate il giorno dopo le notizie del giorno prima,oggi l'ho comprato il giornale e dice tutt'altro,quell'alrticolo è vecchio,non era ancora stata fatta la conferenza di ieri.