La Sicilia apre il dossier aeroporti


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Staff Forum
20 Giugno 2008
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VCE-TSF
Si rafforza l'interesse dei privati nei confronti del Fontanarossa di Catania e del Falcone Borsellino di Palermo. Ma lo scalo etneo gela le attese: «Non abbiamo alcuna intenzione di vendere


I dati sul traffico nei primi mesi di quest'anno non sono certo buoni ma i due principali scali della Sicilia, Fontanarossa a Catania e Falcone Borsellino a Palermo, interessano ai privati e anche parecchio. Dal canto suo l'Enac, guidata da Vito Riggio, spinge affmché le privatizzazioni avvengano prima possibile.La considerazione è semplice: i privati sono in condizione di garantire lo sviluppo degli aeroporti. Un punto che, però, non trova consenso unanime se si considera che a Catania è diversa la scelta dell'attuale consiglio di amministrazione di cui è presidente il ragusano Enzo Taverniti mentre amministratore delegato è Gaetano Mancini: i vertici della Sac, la società di gestione dell'aeroporto etneo, hanno già fatto sapere che i soci non intendono vendere. E dall'Enac non arrivano segnali rassicuranti su questa scelta. «Noi - dice Taverniti, che in seno al Cda della Sac rappresenta la Camera di commercio di Ragusa - non abbiamo alcuna intenzione di vendere. Credo che ci sono interessi stranieri interessati alle privatizzazioni e ciò ha un peso. Questo però non è il momento migliore per vendere e poi i soci hanno risorse per poter affrontare gli investimenti richiesti». Catania si fregia di essere il più importante aeroporto del Mezzogiorno per numero di passeggeri l'anno: nel 2012 ha totalizzato 6.246.888 transiti che lo posizionano al quinto posto tra gli aeroporti del nostro paese (e va tenuto conto che per un mese lo scalo non è stato a regime a causa dei lavori sulla pista) e nei primi tre mesi di quest'anno pur con una flessione del 7,2% i passeggeri sono già 1.119.777. L'aeroporto, comunque, si avvia ad affrontare un'altra stagione di investimenti infrastrutturali per migliorare soprattutto il collegamento con il territorio: in programma una spesa prevista di 130 milioni. Marcia invece spedito verso la privatizzazione l'aeroporto Falcone Borsellino di Palermo: lunedì della scorsa settimana il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il presidente della Camera di commercio Roberto Helg e il presidente della Provincia di Palermo Giovanni Avanti sono stati sentiti a Roma dal consiglio di amministrazione dell'Enac tutti e tre insieme gli enti territoriali detengono il 95% delle quote della Gesap, la società di gestione dell'aeroporto Falcone Borsellino. Nel corso dell'incontro sono stati spiegati i vari passaggi che porteranno alla vendita di gran parte delle quote oggi possedute dagli enti territoriali palermitani:la Camera di commercio ha già deliberato e per quanto riguarda il Co- mune e la Provincia vi sono le delibere delle rispettive giunte che dovranno passare dai consigli per il via libera definitivo. La Gesap ha avviato a dicembre l'aumento di capitale da 66 milioni e a febbraio è stata versata la prima tranche da 36 milioni. «La Gesap - dice Giovanni Avanti - ha da recuperare 25 milioni che è il danno quantificato per il ritardo nel l'adeguamento delle tariffe. Siamo convinti che l'aeroporto debba essere privatizzato perché un socio privato potrà garantire uno sviluppo maggiore dello scalo.Il commissario dell'Enac Riggio e i tecnici hanno colpito nel segno: gli enti pubblici si sono occupati della fase di start up ora l'aeroporto deve andare a regime e per questo servono competenze che so- lo i provati possono dare». Mentre la Camera di commercio venderà totalmente le proprie quo- te, Comune e Provincia non usciranno del tutto: «Terremo tra il 20 e il 25%- dice Avanti : la nostra presenza è garanzia di tutela del territorio». Per la nomi-nadell'advisor (che sarà selezionato con bando) bisognerà attendere le delibere dei consigli comunali. Intanto in vista ci sono investimenti per 160 milioni di cui 70 milioni di parte pubblica mentre il resto dovrà venire da chi entrerà nella compagine della Gesap.
 
Lo posto qui:

Aeroporto di Palermo, in arrivo 10 milioni

L’ aeroporto di Palermo potrà presto beneficare di un importante intervento voluto dalla Provincia per rimodernarne la struttura e per rimpinguare la casse della società che si occupa della gestione del principale scalo siciliano. In tal senso, dopo la giornata di studi dal titolo “Infrastrutture aeroportuali e processi di sviluppo economico” organizzata a Mondello da Enac, Enav, Assaeroporti, Assaereo, Anci in collaborazione con Iccsai, Centro Studi Demetra e Gesa, emergono importanti elementi.

In primis, l’imminente stanziamento di 10 milioni di euro da parte della Provincia per la ricapitalizzazione della società che gestisce l’ aeroporto di Palermo. Inoltre, il presidente di tale società di gestione dell’aeroporto palermitano ha anche sottolineato che quest’anno – dopo ben sette anni – la società ha chiuso il bilancio in attivo.

Oltre alle buone notizie dal fronte economico-finanziario, giungono poi interessanti novità in merito al fronte del completamento degli interventi di ammodernamento della struttura: sempre secondo quanto riportato dal presidente Fabio Giambrone, entro la fine del mese di Luglio saranno ultimati i lavori relativi alla nuova area degli arrivi. Tali interventi, dunque, sono propedeutici all’operazione privatizzazione che potrebbe ben presto partire in concordanza con l’orientamento voluto dal Governo centrale, che mira a cedere importanti quote di pubblico negli aeroporti per portare nuove risorse e nuove idee, necessarie a reggere il confronto con la concorrenza internazionale. In tal senso, il presidente dell’Enac Vito Riggio, che in passato aveva lanciato l’allarme sui ritardi dei lavori e aveva raccomandato alla Gesap di accelerare, ora si è espresso in maniera più ottimista affermando, inoltre, che sul fronte privatizzazione ci sarebbero già due-tre grosse aziende interessate all’ aeroporto di Palermo: “Fino a poco tempo fa l’aeroporto di Palermo era il peggiore d’Italia, adesso ha iniziato a recuperare i ritardi inenarrabili che si sono accumulati nel tempo, non solo per colpa della Gesap. Abbiamo già fatto un primo sopralluogo e ne faremo a breve un altro”.

Palermo ma non solo: gli aeroporti siciliani (quindi anche quello di Trapani, Catania e Comiso) potranno beneficiare di importanti risorse, almeno stando alle affermazioni dell’assessore regionale alle infrastrutture Domenico Torrisi che, nel corso del convegno di Mondello, ha annunciato un accordo di programma da venti milioni di euro appena firmato con l’Enac per investire sugli aeroporti di siciliani.

http://blog.makinsud.com/21085/aeroporto-palermo-in-arrivo-10-milioni/