ispezione ENAV...

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leggi e norme che disciplinano l'accesso in aree sterili ci sono (parecchie e a volte paradossali) . Lo standard c'è ma evidentemente qualcuno ogni tanto applica lo "standard delle caxxate". Che possa essere il caldo???
 
leggi e norme che disciplinano l'accesso in aree sterili ci sono (parecchie e a volte paradossali) . Lo standard c'è ma evidentemente qualcuno ogni tanto applica lo "standard delle caxxate". Che possa essere il caldo???

Evidentemente e' il caldo, il fatto che lo standard ci sia almeno sulla carta e' confortante
...immagino che la maggior parte lo appplichi, evidentemente non tutti.
 
le pettorine erano sicuramente ENAV, ma da quanto è emerso nella discussione (e googlato) su tali ispezioni, dovevano essere dell' ENAC. ripeto il cpt del volo az ha preso la cosa molto sul serio e sicuramente conosceva le procedure di questa ispezione.
ma vuoi vedere che gli inglesi (e vabbè lo dico, è la tua amata BA) conoscevano meglio le regole e hanno cercato qualche "carta" o abbiano chiesto qualcosa che i soggetti "ispettivi" non avevano o non sapevano, e per questo non li hanno fatti salire????


Hanno usato un perfido trucco , hanno parlato in inglese con accento scottisch , appena i funzionari se ne sono resi conto sono scappati a gambe levate .
Queste ispezioni le fanno le CAA di tutto il mondo , e un comandante di un volo non puo' rifiutarsi di farli salire . Ma puo' lasciarli fuori dall' aereomobile finche' non sono in grado di farsi identificare come ispettori enac (minuscolo) oppure CAA.
Rispetto all'estero c'e' una sottile diffrenza in italia non sanno nemmeno da dove si entra su un aeromobile .

Ciao.
 
Sulle ispezioni ENAC a bordo (SAFA) si potrebbero scrivere libri di barzellette.

Una volta una ispettrice ENAC mi chiese perche' avevo una licenza "straniera" ed io le risposi perche' avevo fatto i corsi all'estero, a quel punto nacque una diatriba sul fatto che le scuole nostrane fossero meglio di quelle anglosassoni ( :) :) :) ) perche' secondo lei almeno da noi si imparava prima sugli aerei ad elica come se nel nord europa si facessero i brevetti direttamente sul 747!!!

Un' altra volta un ispettore, peraltro cortesissimo, mi chiedeva quale fosse la scadenda sui certificati medici dell'equipaggio (non era in grado di localizzarla da solo) e quale tra i documenti di bordo fosse la "radio licence" perche' aveva difficolta' con gli occhiali....

Un'altra volta un ispettore sali a bordo e con fare abbastanza spocchioso chiese di poter vedere il QTB (quaderno tecnico di bordo) che si mise a sfogliare con presunta competenza se non fosse che, essendo tale documento in lingua inglese, gli vidi negli occhi il classico punto di domanda di colui che sfoglia un libro in una lingua a lui sconosciuta; gli chiesi allora se potevo dargli qualche chiarimento sulla pagina che aveva aperta di fronte a se ma lui farfuglio' qualcosa e con sbruffonaggine totale mi disse "No no nun ce sta bisogno, qui e' tutto regolare, potete anna' ".
La pagina che stava controllando era di un volo di circa un mese prima......
 
Questo anche perche' fino ad oggi non esistevano, di fatto, requisiti comuni e vincolanti per l'addestramento e la qualifica degli ispettori SAFA; e quindi, ogni Stato ha addestrato il proprio personale ispettivo come meglio ha creduto. Ma ora la Direttiva (EC) 49/2008 stabilisce i requisiti di qualifica, che dovranno essere soddisfatti da tutti gli ispettori SAFA entro il 1.1.2009.
 
a me risultava che i corsi si facessero ad Hoofddorp -Olanda- presso una sede JAA. Solamente un corso mi sembre essere stato fatto in .."casa", possibile che gli effetti siano così esilaranti? Sembra di sentire le barzellette su taluni appartenenti alle Forze dell'Ordine. Onori alle Forze dell'Ordine.
 
Il JAA organizzava corsi SAFA, ma non c'era l'obbligo di frequenza... e molti ispettori SAFA sono stati "formati in casa" da alcuni degli stati membri, con grosse conseguenze dal punto di vista della qualità dei risultati delle ispezioni...
 
continuo su questo 3ad, oggi un aereo ha fatto una certa cosa, l'aereo in questione è questo: http://tinyurl.com/5w6ljf
sapete dirmi se è vero che opera per ENAV?
 
Ultima modifica:
Quel che ti posso dire è che ha operato come radiomisure per Avinor, che è l'ENAV norvegese (anche se per certi versi somiglia più all'AENA spagnola).
 
Nemmeno il mio rilasciato a MXP riporta il nome sul fronte...

Penso sia per motivi di privacy , pensa un passeggero incazzato per qualche strano motivo che possa imputare a te/me ... che fa? si avvicina al tesserino e legge facilmente nome e cognome .. insomma io non sarei molto tranquillo ....
:)

capisco...ma trovo comunque la cosa "non sensata". Devo poterti riconoscere, anche con un numero (come la polizia britannica che il numero ben visibile sulla camicia) Non mi interssa sapere quando è il tuo onomastico e di che famiglia tu sia, ma avedre un dato per identificarti (poi) sì. Lo pretendo!
Al di là di questo, vuol dire che un sacco di nazioni non tengano alla privacy di persone addette a relazionarsi con il pubblico?
Ovunque ho visto foto, nome e cognome ben visibili e leggibili.
In Italia c'è l'obbligo per il personale di ente pubblico portare un tesserino di identificazione visibile.
Che senso ha portarlo "rovesciato" come fanno molti?
E se tu avessi preso il tesserino di qualcun altro...del mio compagno di scrivania..il cui nme ben conosco...come lo vedo?

(è la stessa legge della privacy che - sulla bolletta del telefono - mi vieta di vedere per intero i numeri chiamati dal mio telefono di casa a me intestato! ma che poi acconsente la pubblicazione dei redditi in rete! Ma certe leggi le scrivono con i piedi?)