Intervista a Bonomi - SEA


DANYFI80

Bannato
9 Novembre 2005
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Firenze, Toscana.
Risarcimento e rotte sbloccate per ritirare la causa su Malpensa
Bonomi (Sea): pronti a un passo indietro, ma non gratis
Il presidente della società dello scalo lombardo apre uno spiraglio sul ricorso da 1,25 miliardi


MILANO - La Sea apre uno spiraglio al governo e pone due condizioni per rinunciare alla maxi-causa da 1,25 miliardi intentata ad Alitalia per l'addio a Malpensa. "Mettiamo le cose in chiaro - spiega il numero uno del gestore degli aeroporti milanesi Giuseppe Bonomi -. Romano Prodi mi ha chiesto di ritirare la richiesta di danni spiegandomi che il governo non è in grado di farsi carico del procedimento garantendo Parigi. Noi però non possiamo certo fare un passo indietro gratis. La causa è un atto ponderato e dovuto, a tutela dell'azienda, dei soci e dei lavoratori. Ma c'è un'altra strada per risolvere questo problema...".

E quale sarebbe? Di tempo non ce n'è molto visto che Spinetta chiede certezze entro il 31 marzo.
"Il percorso l'ha indicato Air France nella sua offerta d'acquisto: l'ipotesi di una transazione. Se ci arrivasse una proposta seria noi saremmo in grado di valutarla in tempi strettissimi, anche in via stragiudiziale e prima di fine marzo".

Cosa chiedete in cambio?
"Che Malpensa non paghi di tasca sua i conti delle inadempienze di Alitalia e che le siano garantiti gli strumenti per tornare a svilupparsi"

Detto in soldoni?
"Vogliamo in ogni caso un risarcimento. Se Alitalia ci dà una mano a ridimensionarne le conseguenze del suo addio può essere rivisto rispetto alle richieste iniziali. Il grosso delle nostre pretese, infatti, si riferisce ai danni "futuri". Poi chiediamo una cosa semplice: una rapida revisione degli accordi bilaterali che ci consenta di aprire nuovi voli intercontinentali da Malpensa e la garanzia di una parità d'accesso da Milano e Roma. Il mio timore è che Parigi pretenda di ereditare quella politica di tipo protezionistico garantita ad Alitalia negli ultimi 20 anni. Giustificata quando il governo era azionista. Ora non più. Senza diritti di traffico Malpensa non attirerà mai un nuovo vettore di riferimento".

Avete già una lista di trattati da rivedere?
"Certo. Quelli relativi ai paesi dove abbiamo già richieste in liste d'attesa. Le faccio l'elenco. Emirates vuole raddoppiare da 7 a 14 le frequenze settimanali con gli Emirati, El Al quelle per Israele, Belavia vuole andare a Minsk, Malaysia vuole aprire 7 voli per Kuala Lumpur, Cathay e Oasis altrettanti per Hong Kong, Korean e Asiana 7 per Seul, Biman per il Bangla Desh. E vuole sapere qual è il problema? Che io non posso aprire queste sette rotte perché mancano gli spazi nei trattati bilaterali. Poi ci sono richieste di vettori italiani - Air Italy, Blue Panorama, Eurofly e Neos - per Argentina, Brasile, Egitto, Giappone, Ghana, Nigeria, Russia, Venezuela. Si risolvano queste priorità e Sea valuterà che fare della sua causa ad Alitalia".

Il Governo però sostiene di aver già fatto la sua parte garantendo gli strumenti per affrontare la crisi. Non vi basta?
"La crisi non è colpa nostra. Dipende da fattori esterni. Noi abbiamo solo chiesto gli stessi strumenti che tutti, Alitalia in primis, utilizzano da anni. E non per espellere lavoratori ma per affrontare un periodo difficile che ci auguriamo di breve durata e da cui contiamo di uscire con le nostre forze".

Qualcuno vi accusa di mettere a rischio la sopravvivenza della compagnia di bandiera e il lavoro di migliaia di persone...
"È un'accusa risibile. La causa Sea è solo una delle nove condizioni imposte da Parigi. O l'hanno sottovalutata prima o non si tiene conto del fatto che Parigi ha messo sul piatto una proposta con vincoli impressionanti. Se all'inizio della procedura di vendita fossero state garantite le condizioni che si offrono oggi ad Air France, sono certo che ci sarebbero stati molti altri operatori pronti a rilevare la Magliana"

Quanto costa alla Sea l'addio di Alitalia?
"Un buco di 70 milioni l'anno nei conti, più un danno massimo occupazionale di 900 lavoratori, sulla base del vecchio piano. Il nuovo è ancora peggiore visto che è arrivata la ciliegina sulla torta della chiusura del cargo. Un danno clamoroso per il sistema produttivo italiano e per la competitività delle nostre imprese".

Malpensa tornerà ad essere un hub?
"Mi auguro di sì. Ma servono due cose: i diritti di traffico e l'ok del governo a una riorganizzazione dell'aeroporto di Linate. Anche qui ho un gran timore. Alitalia pochi mesi fa ha posto i tagli a Linate come condizione per restare a Malpensa. Adesso temo che Air France tiri in direzione opposta. Potenziare Linate per tarpare di nuovo le ali a Malpensa".
Repubblica
 
....Poi ci sono richieste di vettori italiani - Air Italy, Blue Panorama, Eurofly e Neos - per Argentina, Brasile, Egitto, Giappone, Ghana, Nigeria, Russia, Venezuela. Si risolvano queste priorità e Sea valuterà che fare della sua causa ad Alitalia". ....


Interessante, confermate che potrebbe essere così?
 
Citazione:Messaggio inserito da DANYFI80

Malpensa tornerà ad essere un hub?
"Mi auguro di sì. Ma servono due cose: i diritti di traffico e l'ok del governo a una riorganizzazione dell'aeroporto di Linate.
Quoto, sono le due sole priorità. Se il dibattito pubblico venisse depurato dalle baggianate che fin'ora hanno tenuto banco tipo slot, Alinord e "tutte le colpe sono di AZ", ci sarebbe speranza di chiudere la transizione che dura dal 1998.
 
Citazione:Messaggio inserito da Boeing747

"Mi auguro di sì. Ma servono due cose: i diritti di traffico e l'ok del governo a una riorganizzazione dell'aeroporto di Linate

Quoto, sono le due sole priorità. Se il dibattito pubblico venisse depurato dalle baggianate che fin'ora hanno tenuto banco tipo slot, Alinord e "tutte le colpe sono di AZ", ci sarebbe speranza di chiudere la transizione che dura dal 1998.

le baggianate , come le chiami tu , sono l'unico filo conduttore che la regione e il sindaco , cioè i padroni di SEA , hanno tenuto in questi loro 10 anni di governo .

Non hanno fatto altro salvo scaricare le colpe su altri .
O se han fatto qualcosa non me ne sono accorto .
 
Citazione:Messaggio inserito da Luca Cordero

Non hanno fatto altro salvo scaricare le colpe su altri .
O se han fatto qualcosa non me ne sono accorto .
Concordo, la speranza è che gli atteggiamenti futuri comincino a somigliare a queste parole di Bonomi. E' la prima intervista ineccepibile da cima a fondo che viene da parte lombarda dai tempi di Tommaso Quattrin.
 
Citazione:Messaggio inserito da Boeing747

Citazione:Messaggio inserito da DANYFI80

Malpensa tornerà ad essere un hub?
"Mi auguro di sì. Ma servono due cose: i diritti di traffico e l'ok del governo a una riorganizzazione dell'aeroporto di Linate.
Quoto, sono le due sole priorità. Se il dibattito pubblico venisse depurato dalle baggianate che fin'ora hanno tenuto banco tipo slot, Alinord e "tutte le colpe sono di AZ", ci sarebbe speranza di chiudere la transizione che dura dal 1998.
Nelle "stanze dei bottoni" della Regione/SEA è da settembre che si discute di questi temi in relazione all'abbandono di AZ di MXP; gli "slot" non sono una baggianata, sono quello che serve per far "girare" l'aeroporto con ondate decenti e per non avere di problemi di capacità una volta che dei voli fossero trasferiti da LIN.

SEA autonomamente si sta già organizzando per un LIN più "snello", ma ricordo che la regolamentazione di LIN è competenza pressoché esclusiva del Governo, pensare che in Lombardia si possa fare qualcosa al riguardo è una "baggianata".
Formigoni ha tenuto alta l'attenzione su MXP e questa è stata l'unica via per essere oggi ascoltati; anche se su Bilaterali e LIN il governo è ancora sordo, vedi tavolo per Milano non più convocato da mesi.
Lontano dalle sale stampa, questi argomenti erano già stati affrontati per tempo e ci si stava lavorando ... qualcuno c'era e via ha riferito [:301] ... avete preferito credere alle sirene delle dichiarazioni pubbliche ...
 
Citazione:Messaggio inserito da Boeing747
Concordo, la speranza è che gli atteggiamenti futuri comincino a somigliare a queste parole di Bonomi. E' la prima intervista ineccepibile da cima a fondo che viene da parte lombarda dai tempi di Tommaso Quattrin.


questa è una tipica debolezza italiana .
In Italia il manger pubblico ha investitura solamente politica , e solo alla politca deve rispondere .
E i manager SEA non si sono mai sottratti a questo concetto anche perchè avrebbe significato il dover sconfessare i propri referenti , sindaco e governatore .
Cosa che ovviamente non è mai successo .

Si aprirà uno spiraglio adesso ?
Stiamo a vedere ma è il sistema che non può andare perchè per funzionare non può prescindere da una classe politica illuminata e responsabile .
Anche in questo e in maniera altrettanto macroscopica negli ultimi dieci anni non è mai successo .

già solo prenderne coscienza pubblica , come in questo caso di Bonomi , a parer mio è già qualcosa
 
A me però pare che da quando Bonomi è tornato in SEA le cose siano cambiate, e parecchio
 
Che noia questi comizzietti invettivo-allusivi, filosofal-rancorosi, tutti uguali fatti con lo stampino.

La realtà è che "quegli sprovveduti di Sea" e "i loro padroni" hanno oggi in mano la chiave per spegnere il polmone d'acciaio di Az.
Principianti sprovveduti, eh?
[:308][:308][:308]
 
Citazione:Messaggio inserito da Mattia

A me però pare che da quando Bonomi è tornato in SEA le cose siano cambiate, e parecchio
Esatto. Sarebbe opportuno distinguere attentamente la SEA di Bencini da quella di Bonomi, l'amministrazione Albertini da Moratti (anche se con qualche minimo distinguo), l'entrata in scena della Regione, ecc...

Onestamente c'è più discontinuità che continuità !!!
 
Citazione:Messaggio inserito da CBM206

Che noia questi comizzietti invettivo-allusivi, filosofal-rancorosi, tutti uguali fatti con lo stampino.

La realtà è che "quegli sprovveduti di Sea" e "i loro padroni" hanno oggi in mano la chiave per spegnere il polmone d'acciaio di Az.
Principianti sprovveduti, eh?
[:308][:308][:308]
Che noia l'infantilismo: l'obiettivo ultimo è rivalersi su AZ in pre-commissariamento o risolvere i due problemi veri? Bonomi l'ha dichiarato, quando anche i talebani proMXP (© TW843) realizzeranno che la musichetta "AZ non può lasciare MXP", "senza MXP AZ è morta", "l'unico problema di MXP è AZ", "AZ se ne pentirà" è passata di moda?
 
L'1 settembre 2007 Bonomi dichiarava che il ridimensionamento di Linate non era in discussione, e in un futuro non ben precisato si sarebbe parlato tutt'al più di razionalizzazione. Insomma LIN non era in cima alle priorità.

Il 7 febbraio 2008 la Moratti si dichiarava disponibile a rivedere il ruolo di Linate solo nel momento in cui Malpensa avrebbe avuto un nuovo vettore di riferimento. Insomma LIN era merce di scambio pregiata da cedere in cambio di qualcosa, e a lungo termine.

Oggi leggiamo che LIN è uno dei due problemi veri, la cui revisione è passata da contropartita a priorità: dopo Quattrin (e il primissimo Bencini a onor del vero) non esistono dichiarazioni analoghe dei vertici e dell'azionista di Sea. Invece di invocare pretattiche alla Giulio Cesare, non sarebbe più onesto rilevare che potrebbe maturare una diversa sensibilità politica? I problemi si stavano aggravando da 5 anni ma tutto sommato si continuava a vivacchiare, ora si è messi alle strette dal fatto che LIN così com'è e AZ hub carrier non possono durare senza guai per tutti.
 
Finché non si è arrivati a 10 giorni dalla chiusura del hub e della cassa integrazione il ridimensionamento di LIN era giudicato "invendibile" all' opinione pubblica, ora è cambiato tutto, anche perché si è parlato tantissimo di MXP nei media.

Insomma si è finalmente comunicato che MXP ha qualche problema di salute e che LIN è una malattia.
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

ora è cambiato tutto, anche perché si è parlato tantissimo di MXP nei media.
Concordo. Senza la logorrea su MXP sposa tradita e piena di alternative a chi la cornificava (di cui si parlava a vanvera anche dal barbiere), i politici avrebbero meno margine per parlare di LIN e bilaterali.

Resta la rabbia che si dica qualcosa di sensato solo all'alba della primavera 2008 perché messi spalle al muro da responsabilità anche proprie, mentre il nonsenso dell'ultima ricapitalizzazione di AZ e la sciagura del Bersani bis aggirato sono evidenti da anni. Non vale la distinzione tra peccati di azione e di omissione, nemmeno per Moratti e Bonomi che non sono insediati da un mese.
 
Si, ok...
ma credete che con Linate chiuso (completamente, raso al suolo),
il francese avrebbe presentato un piano diverso?
O Prodi avesse venduto a qualcun altro?

Quanto al primo punto, avete visto tutti che persino "il cargo di Malpensa è in perdita a Malpensa", pur non avendo il peso della duplicazione voli!

Suvvia, lasciamo stare la pagliuzza e vediamo di rimuovere la trave.
 
Citazione:Messaggio inserito da CBM206

Si, ok...
ma credete che con Linate chiuso (completamente, raso al suolo),
il francese avrebbe presentato un piano diverso?
O Prodi avesse venduto a qualcun altro?

Quanto al primo punto, avete visto tutti che persino "il cargo di Malpensa è in perdita a Malpensa", pur non avendo il peso della duplicazione voli!

Suvvia, lasciamo stare la pagliuzza e vediamo di rimuovere la trave.

concordo che il piano AF non sarebbe stato diverso.

Forse LH o altri soggetti sarebbero stati realmente più interessati.
 
Citazione:Malpensa tornerà ad essere un hub?
"Mi auguro di sì. Ma servono due cose: i diritti di traffico e l'ok del governo a una riorganizzazione dell'aeroporto di Linate. Anche qui ho un gran timore. Alitalia pochi mesi fa ha posto i tagli a Linate come condizione per restare a Malpensa. Adesso temo che Air France tiri in direzione opposta. Potenziare Linate per tarpare di nuovo le ali a Malpensa".

Menomale che lo dice lui stesso. Al di là del fatto che come SEAnon possa fare molto in tal senso , da 10 anni a questa parte la questione Linate non è mai stata portata alla ribalta con vigore,e pare che continui a restare nell'ombra. Contento lui.
 
Citazione:Messaggio inserito da CBM206

Si, ok...
ma credete che con Linate chiuso (completamente, raso al suolo),
il francese avrebbe presentato un piano diverso?
O Prodi avesse venduto a qualcun altro?
No, il ridimensionamento di LIN non è funzioale a salvare AZ o a favorire qualcun altro.
Serve a dare a Milano un aeroporto con la connettivà internazionale di cui ha bisogno la città.

Mi fa piacere che si stia iniziando a capire che la "logorrea" di Formigoni ed altri non era fine a se stessa !!!
 
Citazione:Messaggio inserito da FlyIce



Mi fa piacere che si stia iniziando a capire che la "logorrea" di Formigoni ed altri non era fine a se stessa !!!

Perché quando mai Formigoni a parlato di Linate, sistema aeroportuale e le colpe di questi ? Ha fatto solo demagogia sinora..
 
Citazione:Messaggio inserito da FlyIce

Citazione:Messaggio inserito da CBM206

Si, ok...
ma credete che con Linate chiuso (completamente, raso al suolo),
il francese avrebbe presentato un piano diverso?
O Prodi avesse venduto a qualcun altro?
No, il ridimensionamento di LIN non è funzioale a salvare AZ o a favorire qualcun altro.
Serve a dare a Milano un aeroporto con la connettivà internazionale di cui ha bisogno la città.

Mi fa piacere che si stia iniziando a capire che la "logorrea" di Formigoni ed altri non era fine a se stessa !!!

Naturalmente.
Rispondevo solo a quel forumista estero che voleva attribuire la fine di Az ad Albertini.