Per dover di cronaca segnalo che anchela testata giornalistica online Primadanoi si è interessata alla vicenda "numeri".
Ecco i due articoli pubblicati a tal proposito (riporto solo le parti in topic):
16/02/2010
http://www.primadanoi.it/notizie/25...to-e-le-battaglie-per-il-controllo-della-Saga
INCONGRUENZA DEI DATI DEI PASSEGGERI?
Che questo sia stato un anno difficile per tutti, è noto.
Che l'aeroporto abbia mantenuto i numeri dei passaggi sui livelli del 2008 è già un successo, se poi c'è stato un piccolo incremento è ancora meglio. Cioè non era necessario “drogare” i numeri.
Eppure la Saga, in un comunicato del 19 gennaio, si affanna a parlare di un incremento del 2% e di 410 mila passaggi, rispetto ai 402 mila dello scorso anno (addirittura ancora ieri il presidente si è lanciato nella previsione di 500 mila utenti per l'anno in corso), mentre invece i dati ufficiali, così come sono disponibili sul sito di Assaeroporti parlano di 406 mila passeggeri con un incremento di meno del'1%.
E' poco, è tanto?
Sta di fatto che i numeri non corrispondono. Perché?
Certo fa un certo effetto vedere gli aeroporti concorrenti viaggiare su cifre di incremento a due numeri (Bari +13,3%, Brindisi +10,9%, Foggia addirittura + 127%, ma prima era praticamente fermo), ma considerato il crollo del turismo estivo il dato di Pescara è senz'altro positivo.
Quello che non va è la strategia messa in campo per risollevare il trend negativo, con i vecchi metodi del marketing che si limitavano a spendere i 5 milioni della Regione senza una programmazione condivisa con la Regione stessa, usata solo come mucca da mungere e con scarsi risultati codificati nei numeri.
17/02/2010
http://www.primadanoi.it/notizie/25...gio-Mediterraneo-la-situazione-non-si-sblocca
ABRUZZO. Ma si può parlare seriamente di Saga se anche i dati dei passeggeri sono ballerini? Solo il tempo di leggere PrimaDaNoi.it sui dati incongruenti dei passeggeri pubblicati sul sito di Assaeroporti che i numeri sono cambiati.
Adesso il totale sul sito è di 409.045 contro il 406.421 di ieri.
Una telefonata a Roma, alla sede della società che raccoglie le comunicazioni di tutti gli aeroporti italiani, e la spiegazione è bella e servita: «c'è stato un problema nel sistema di raccolta dei dati a Pescara. Il totale vero è 409.045. Capita non solo a Pescara, ma vi garantiamo che il dato è quello giusto e vero».
Vero? che significa? Chi lo certifica?
Al massimo adesso c'è corrispondenza tra i totali mensili e la somma finale. Ma se erano sbagliati i dati di ieri, forse sono errati anche quelli di oggi, se il sistema non funziona bene. Il mistero di questa correzione è che scorrendo i dati numerici dei singoli mesi, giugno e dicembre sono rimasti uguali a prima, rispettivamente con 31.937 e 30.376 passeggeri. Per gli altri mesi, ben 8 hanno registrato variazioni in più, gennaio e febbraio piccole variazioni in meno. Ma se “il sistema” commette errori, come mai a giugno e dicembre non ha sbagliato?
Di certo in questa vicenda ingarbugliata dell'aeroporto c'è solo che non mancano le polemiche, quelle che poi servono a nascondere la realtà dei problemi.
Scendono in campo gli esponenti del Pd pescarese e regionale. Moreno Di Pietrantonio lamenta l'assenza del Comune di Pescara nel dibattito sull'aeroporto, ma rimpiange gli anni in cui l'aeroporto è cresciuto senza però dire a che prezzo.
In realtà hanno pagato il biglietto di chi ha viaggiato tutti quelli che l'aereo non lo hanno preso mai.
Lo ha detto con chiarezza l'assessore regionale al Turismo Di Dalmazio: «negli anni scorsi la Regione ha dato circa 20 milioni di euro alla Saga: che fine hanno fatto? E voi ci chiedete di darne altri? Vorremmo vederci chiaro».
Silvio Paolucci, che del Pd è il responsabile regionale, rimanda alla «fame di poltrone nel Pdl la crisi dell'aeroporto» anche lui rimpiangendo i bei tempi dei soldi a gogo che hanno fatto crescere la struttura ed intimando alla Regione di dare subito i soldi richiesti «altrimenti le grandi compagnie abbandoneranno lo scalo».
E quali sono le grandi compagnie che fanno scalo a Pescara?
Forse Paolucci, nella foga del comunicato, ha sbagliato aeroporto perché la crisi della scalo pescarese nasce proprio dall'assenza di compagnie serie di passeggeri, se si mette da parte Ryanair, o di merci (i grandi vettori hanno abbandonato o stanno per abbandonare questa “fermata”).
In realtà il vizio dei salotti politici o sportivi, dove i tifosi delle squadre si combattono senza riferimenti ai fatti concreti, ha fatto sì che si parlasse di più del ritardo nella nomina del presidente che di un serio piano di rilancio della funzione di questo aeroporto, che non serve solo al turismo.