ROMA - Un raggio verde venuto dal nulla irrompe nella cabina di pilotaggio. L'aereo sta decollando, ha superato la V1, velocità di decollo oltre la quale non si torna indietro, non si tira il freno, una massa di quelle dimensioni lanciata in pista a 270 all'ora come un bolide da Formula Uno non si può fermare.
Sono istanti preziosi, i momenti più delicati per i piloti di un di aereo di linea, responsabili della vita di centinaia di passeggeri. Quel raggio verde e sottile per un secondo riesce a colpire il volto e poi un occhio del comandante che perde il contatto con gli strumenti. Il secondo pilota prende i comandi, il velivolo si porta in quota senza conseguenze. Almeno stavolta.
Non è un film e non è un caso isolato. Perché queste scene si ripetono troppo spesso, nel silenzio generale, a poche decine di metri dal suolo della pista di decine di aeroporti italiani. Gli eventi riportati in almeno 29 scali sui 56 monitorati, fanno tremare i polsi: nel 2012 è stato già toccato un nuovo record assoluto, almeno in Europa, con 336 segnalazioni denunciate fino a metà ottobre e meticolosamente annotate dai piloti e inviate a Enav e Enac, contro le 332 registrate nell'intero 2011 e i 253 "eventi" del 2010. Gli aeroporti più colpiti da questo fenomeno sono quelli di Roma, Torino, Venezia, Bari, Bergamo, Bologna, Firenze, Lametia Terme, Napoli e Verona.
In pratica, ogni giorno in Italia, in almeno uno degli scali più importanti e trafficati del Paese, la scia colorata e netta di un raggio laser lambisce un aereo, l'interno della cabina o colpisce gli occhi di un pilota "mettendo a rischio una delle fasi più delicate del volo", come spiega il comandante Fabio Peppucci, responsabile del settore tecnico dell'Anpac, l'associazione professionale dei piloti italiani, anch'egli vittima di un caso simile: "E' un problema grave, che si manifesta in maniera netta durante l'estate e che non mi sembra sia combattuto in maniera decisa da gestori aeroportuali e polizie locali, anche se piloti e controllori di volo sono da tempo allertati".
I "protagonisti" di questi atti insensati in genere sono persone che si avvicinano ai corridoi di decollo e atterraggio degli aerei e puntano i laser sulla carlinga o sulla cabina. Sul sito americano "Laserpointsafety" c'è un registro che tiene nota dei casi più significativi avvenuti negli ultimi due anni e che mostra interviste della polizia a giovani ma anche meno giovani arrestati e condannati, in genere, ai servizi sociali e ad ammende pesanti.
"Ma sempre più spesso - avverte il comandante Peppucci - si tratta di laser, non gestiti da singoli balordi, che colpiscono anche a quote ben più elevate e provengono da strutture come discoteche all'aperto o palchi di concerti". Fino ad oggi si è trattato di casi di accecamento momentaneo o di tentativi di accecamento dei piloti, tutti meticolosamente annotati nei registri di volo, che non hanno causato incidenti. Ma la diffusione dei piccoli congegni laser venduti sul web o disponibili in molti negozi di quartiere, comincia a preoccupare per le dimensioni e la crescita esponenziale, tutto il settore aereo e le stesse compagnie aeree.
C'è chi, invece, l'allerta massima la fa risuonare da alcuni mesi sul web: l'Fbi ha pubblicato sul proprio blog - dove si ritagliano uno spazio terroristi e pericoli pubblici - un report tutto puntato sul fenomeno dei laser che si appresta a diventare negli Usa un "serio pericolo per la navigazione aerea", come spiegano gli stessi investigatori americani che contano quasi 3.700 casi nel 2012, contro i soli 283 del 2005.
Due studi sul fenomeno, in particolare, hanno evidenziato come un laser possa danneggiare la vista mettendo a rischio i momenti più delicati dell'intero volo. Negli Usa questi fenomeni vengono contrastati in modo durissimo (carcere fino a 20 anni e multe che possono toccare i 250mila dollari) mentre in Italia non si registrano al momento condanne anche se le torri di controllo degli aeroporti (anch'esse colpite dal fenomeno) continuano a segnalare una preoccupante escalation di questi episodi.
E pochi giorni fa, negli Stati Uniti, l'ultimo caso al limite dell'incidente, che ha portato al ferimento di un pilota: il solito raggio verde il 15 novembre scorso, ha colpito e ferito l'occhio del comandante del volo American Airlines AA-1068 effettuato con un Boeing 757-200, da Dallas Ft. Worth, a San Juan di Porto Rico proprio in corrispondenza della fase finale di approccio all'aeroporto di San Juan.
http://inchieste.repubblica.it/it/r...2/04/news/voli_disturbati_dai_raggi-48048237/
E di seguito la lista degli aeroporti più "a rischio"
http://inchieste.repubblica.it/it/r...2/04/news/voli_disturbati_dai_raggi-48048237/
Sono istanti preziosi, i momenti più delicati per i piloti di un di aereo di linea, responsabili della vita di centinaia di passeggeri. Quel raggio verde e sottile per un secondo riesce a colpire il volto e poi un occhio del comandante che perde il contatto con gli strumenti. Il secondo pilota prende i comandi, il velivolo si porta in quota senza conseguenze. Almeno stavolta.
Non è un film e non è un caso isolato. Perché queste scene si ripetono troppo spesso, nel silenzio generale, a poche decine di metri dal suolo della pista di decine di aeroporti italiani. Gli eventi riportati in almeno 29 scali sui 56 monitorati, fanno tremare i polsi: nel 2012 è stato già toccato un nuovo record assoluto, almeno in Europa, con 336 segnalazioni denunciate fino a metà ottobre e meticolosamente annotate dai piloti e inviate a Enav e Enac, contro le 332 registrate nell'intero 2011 e i 253 "eventi" del 2010. Gli aeroporti più colpiti da questo fenomeno sono quelli di Roma, Torino, Venezia, Bari, Bergamo, Bologna, Firenze, Lametia Terme, Napoli e Verona.
In pratica, ogni giorno in Italia, in almeno uno degli scali più importanti e trafficati del Paese, la scia colorata e netta di un raggio laser lambisce un aereo, l'interno della cabina o colpisce gli occhi di un pilota "mettendo a rischio una delle fasi più delicate del volo", come spiega il comandante Fabio Peppucci, responsabile del settore tecnico dell'Anpac, l'associazione professionale dei piloti italiani, anch'egli vittima di un caso simile: "E' un problema grave, che si manifesta in maniera netta durante l'estate e che non mi sembra sia combattuto in maniera decisa da gestori aeroportuali e polizie locali, anche se piloti e controllori di volo sono da tempo allertati".
I "protagonisti" di questi atti insensati in genere sono persone che si avvicinano ai corridoi di decollo e atterraggio degli aerei e puntano i laser sulla carlinga o sulla cabina. Sul sito americano "Laserpointsafety" c'è un registro che tiene nota dei casi più significativi avvenuti negli ultimi due anni e che mostra interviste della polizia a giovani ma anche meno giovani arrestati e condannati, in genere, ai servizi sociali e ad ammende pesanti.
"Ma sempre più spesso - avverte il comandante Peppucci - si tratta di laser, non gestiti da singoli balordi, che colpiscono anche a quote ben più elevate e provengono da strutture come discoteche all'aperto o palchi di concerti". Fino ad oggi si è trattato di casi di accecamento momentaneo o di tentativi di accecamento dei piloti, tutti meticolosamente annotati nei registri di volo, che non hanno causato incidenti. Ma la diffusione dei piccoli congegni laser venduti sul web o disponibili in molti negozi di quartiere, comincia a preoccupare per le dimensioni e la crescita esponenziale, tutto il settore aereo e le stesse compagnie aeree.
C'è chi, invece, l'allerta massima la fa risuonare da alcuni mesi sul web: l'Fbi ha pubblicato sul proprio blog - dove si ritagliano uno spazio terroristi e pericoli pubblici - un report tutto puntato sul fenomeno dei laser che si appresta a diventare negli Usa un "serio pericolo per la navigazione aerea", come spiegano gli stessi investigatori americani che contano quasi 3.700 casi nel 2012, contro i soli 283 del 2005.
Due studi sul fenomeno, in particolare, hanno evidenziato come un laser possa danneggiare la vista mettendo a rischio i momenti più delicati dell'intero volo. Negli Usa questi fenomeni vengono contrastati in modo durissimo (carcere fino a 20 anni e multe che possono toccare i 250mila dollari) mentre in Italia non si registrano al momento condanne anche se le torri di controllo degli aeroporti (anch'esse colpite dal fenomeno) continuano a segnalare una preoccupante escalation di questi episodi.
E pochi giorni fa, negli Stati Uniti, l'ultimo caso al limite dell'incidente, che ha portato al ferimento di un pilota: il solito raggio verde il 15 novembre scorso, ha colpito e ferito l'occhio del comandante del volo American Airlines AA-1068 effettuato con un Boeing 757-200, da Dallas Ft. Worth, a San Juan di Porto Rico proprio in corrispondenza della fase finale di approccio all'aeroporto di San Juan.
http://inchieste.repubblica.it/it/r...2/04/news/voli_disturbati_dai_raggi-48048237/
E di seguito la lista degli aeroporti più "a rischio"
http://inchieste.repubblica.it/it/r...2/04/news/voli_disturbati_dai_raggi-48048237/