... nato a parigi il 4 ottobre 1943 sotto il segno della bilancia, monsieur le président le directeur général d'air france... uomo di grande fiuto nonchè di cultura, elegante, appassionato di buona musica che ascolta volentieri nel suo ufficio durante le sue 16 ore ininterrotte di lavoro (per soli 710 mila euro di stipendio) senza cedere ai lussi del tout paris... grande amico di francesco mengozzi li accomuna l'essere entrambi due determinati gentiluomini tant'è che potrebbero essere, per i loro modi, per il loro tono di voce, due eminentissimi cardinali. con loro si può parlare di aerei ma anche di libri di buona cucina di arte con francesco di golf e con spinetta di rugby (ex giocatore) ... spinetta lottizzato di lusso, di quelli plasmati e forgiati nella grande officina di stato l'ecole nationale d'administration e l'istitu d'études politique... approdato in air france direttamente dalla segreteria di quel grande uomo politico che fu francois mitterand per tamponare una delle tante crisi che a parigi, come a roma, hanno segnato i non facili rapporti tra manager pubblici e leader di governo... la crisi air france...(quando spinetta prese il comando af valeva in borsa 3,9 miliardi di euro alitalia 4,892 milardi quasi un miliardo in più. oggi air france vale 7,442 miliardi e alitalia 1,322 miliardi, sei volte meno)... spinetta socialista (forse anche con la tessera in tasca) ma anche grande amico di sarkò a conferma che a parigi, come a roma, l'intuito politico per un manager è un ingrediente più essenziale del cioccolato per un pasticciere. ma c'è una differenza: gl'inquilini dell'eliseo o di bercy, di destra o di sinistra poco importa, non pretendono di entrare e uscire senza sosta dalla cucina. e ancor più importante non prestano orecchio ai lamenti di sindacati, sindaci o alle comodità dei vip di turno (che non pagano)... ecco una ragione importante se non unica della diversa velocità delle due compagnie (az e af)... la libertà concessa ai manager... sulla scelta degli scali, ad esempio... certo in alitalia si sono condotte analisi, studi sulla redditività dei vari scali... ma a parigi spinetta dopo la fase di studio è passato all'azione senza guardare in faccia a nessuno. altro che dualismo mxp lin... lui ha soppresso orly e le rotte dell'aeroporto vicino al centro cittadino e i centri come perpignan, toulon o nantes assai importanti per i notabili locali ma condannate al rosso profondo... che dire degli hub?... lui ha deciso tutti a parigi. o in seconda battuta ad amsterdam perchè a terra, come nei cieli, solo grande è bello. così l'ordine del general spinetta è stato: cancellare le tratte intermedie per aumentare il più possibile la percentuale del traffico nell'aeroporto leader, CDG. un fiume di persone dirottate su un unico aeroporto... ha poi introdotto un sistema di tariffe flessibili pronte a reagire agli umori della domanda occupando più nicchie possibili a scapito degli avversari, le low cost in testa, talvolta placcate con le maniere forti... da non dimenticare poi... i rapporti con i sindacati spesso turbolenti... con loro è riuscito ad introdurre più di cinquecento misure di riduzione dei costi e di miglioramento della produttività con un risparmio di 3 miliardi... e che dire... dell'accordo di cessione del 12% del capitale di air france a chi tra il personale navigante fosse disposto a ridurre il proprio salario oltre all'introduzione della doppia scala salariale per i nuovi assunti... tutte misure... introdotte dopo dieci giorni consecutivi di sciopero alla vigilia del mondiale di calcio del 98
l'alta velocità? la soluzione è semplice: le PDG spinetta ha deciso di comprare treni a grande vitesse, marchiarli air france e fare concorrenza al TGV...
ps:
ho aggiunto al mio scampoli tratti dal foglio di oggi. dall'articolo di ugo bertone
l'alta velocità? la soluzione è semplice: le PDG spinetta ha deciso di comprare treni a grande vitesse, marchiarli air france e fare concorrenza al TGV...
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ho aggiunto al mio scampoli tratti dal foglio di oggi. dall'articolo di ugo bertone