Il Disastro di Aeroporti di Puglia
Gli ultimi avvenimenti che riguardono in particolare la mancata attuazione del bando dei voli sull’aeroporto di Brindisi mettono in luce l’inadeguatezza di tutto il management di Aeroporti di Puglia(AdP) ed il mancato controllo della gestione da parte dell’attuale giunta regionale e di una gran parte di amministratori locali. Senza alcun dubbio gli aeroporti pugliesi sono fondamentali per lo sviluppo di una regione ancora oggi nel 2008 povera economicamente rispetto al resto dell’Italia e lontana dai principali mercati europei. La Puglia nel 2008 deve guardare all’Europa per sopravvivere.
Il management di Aeroporti di Puglia ha da due anni ormai declamato il suo particolare modello di business puntando allo sviluppo degli aeroporti pugliesi tramite l’utilizzo di un bando che usasse fondi europei. Un progetto in teoria innovativo ed efficace per ridurre le distanze della Puglia con il resto dell’Europa. Ma purtroppo questo strumento e’ stato usato in maniera inefficiente ed a scopi politici. Per carita’, in questi anni si e’ visto un incremento del traffico aereo in Puglia a dimostrazione del fatto che i pugliesi ed il suo bacino di turisti e di uomini di affari hanno bisogno di muoversi. La mobilita’ aerea e’ essenziale in un paese dove le strade ed i treni sono lente ed inaffidabili. Cio’ che si puo’ contestare all’attuale management di AdP e’ che si puo’ fare molto di piu’ per favorire la mobilita’ aerea. Poniamoci alcune domande………
Il bando e’ senza dubbio uno strumento utile per avviare un’attivita’ come un servizio aereo che inizialmente richiede ingenti capitali. Ci vuole un sostegno da parte dello Stato per avviare l’attivita’ del servizio aereo per un periodo iniziale, cio’ che fra l’altro consentono alcuni regolamenti comunitari. Ma chiediamoci….
1. Con quale criterio e’ stato sviluppato il bando su Bari e Brindisi? Si sono svolte analisi economiche per comprendere la domanda potenziale sulle tratte da proporre? Di solito una compagnia mette un volo se c’e’ una domanda potenziale e crede che i voli si possano riempire. NON solo perche’ inizialmente ci possano essere dei contributi da parte dello Stato. AdP con l’approvazione degli enti locali sembra avere tirato a freccette. Il risultato si vede. Ci sono voli che partono da Bari e da Brindisi semi vuoti con load factors bassissimi. Anzi, in alcuni casi sembra che l’inserimento della MyAir sulla tratta Bari-Brussels abbia adirittura creato pressione affinche’ la compagnia nazionale belga Brussels Airlines togliesse il suo volo su Bari! Tutto a spese del contribuente.
2. Chi e’ stato invitato a partecipare a questo bando? Possibile che solo pochi soggetti abbiano partecipato a questo bando? Pare strano ma vero. A fare da padre padrone e’ stata la compagnia veneta MyAir nata dal fallimento della Volareweb. Ora non vorremmo pensare male, ma sembra che l’aggiudicazione di questo bando che assegna decine di milioni di Euro ad un solo soggetto debba insospettire non poco. Eppure nessuno ha osato criticare l’operato? Quindi….
3. Dove erano i nostri rappresentanti regionali per esempio in Commissione Trasporti a chiedere spiegazione su questo uso di SOLDI PUBBLICI a favorire un solo soggetto? AdP, essendo una societa’ pubblica, risponde delle sue azioni alla Regione Puglia che e’ il suo maggiore azionista. Ma poco e’ stato fatto.
4. Perche’ concentrare i fondi ad un solo soggetto? Chi e’ la MyAir? E quali basi puo’ garantire una compagnia aerea gia’ di per se’ piccola nel panorama italiano, e figuriamoci in quello europeo, coprire il fabbisogno di mobilita’ aerea della Puglia? I manager di AdP si rendono conto che una compagnia aerea ha bisogno di ingenti mezzi finanziari per coprire il costo degli aerei, personale, basi operative? Si rendono conto delle dinamiche del mercato del trasporto aereo che attraversa gia’ un periodo critico? Questi signori si rendono conto che soltanto le compagnie di bandiere o consolidate nei loro network internazionali e le compagnie low cost che sfruttano le loro economie di scala riescono a sopravvivere in un settore sempre piu’ competitivo? Questi signori conoscono la storia del trasporto aereo italiano che negli ultimi anni ha visto il fallimento di moltissime compagnie nazionali proprio per la mancanza di mezzi finanziari ed operativi? Gandalf, Minerva, Azzurra, Federico II, Volareweb suonano qualche campanello? O questi signori pretendono di chiudere un occhio alla storia che nel frattempo gli travolge.
5. A questo punto c’e’ da pensare male….Chi e’ il nostro Direttore Generale Marco Franchini? Lui e’ veneto come la nostra MyAir. Sara’ una coincidenza eppure AdP sembra voler sostenere le iniziative solo di compagnie venete ultimamente. A cominciare dalla MyAir ed a finire con Air Italy e Club Air, realta’ quest’ultima piu’ traballante del panorama aereo italiano. Strano ma molto strano. Per carita’, assegnare la maggior parte delle rotte ad una sola compagnia aerea puo’ in teoria essere utile perche’ questa fondi una base operativa (come ha fatto a Bari). Ma purtroppo questa compagnia si e’ dimostrata alquanto inaffidabile. Basta pensare alle varie cancellazioni, ritardi cronici nei voli, cambiamenti di operativi che effettua sui suoi voli da/per la Puglia. E per non parlare dei suoi aerei che partono ad esempio per Atene e Sofia mezzi vuoti. Ed il pugliese paga. Ma stranamente gli amministratori di AdP sembran non pagare mai. Anzi. Son encomiati dai rappresentanti della nostra giunta regionale.
6. Prima di assegnare queste rotte a questi soggetti ci si e’ domandati sul loro track record? Sulla loro affidabilita’ e sostenibilita’ del loro progetto? Non crediamo. L’ultima buffonata su Brindisi e’ stata fatta con l’annuncio che i 12 voli nel bando saranno ritardati per mancato arrivo di mezzi da acquistare. La riprova che questo interlocutore non e’ serio ed affidabile. Ed intanto i pugliesi restano a terra o subiscono la lentezza attuale del trasporto aereo a tariffe spesso esorbitanti. Eppure c’e’ un contratto da rispettare.
7. C’e’ da pensare che queste compagnie vengono in Puglia per intercettare fondi essenziali per la loro gia’ fragile esistenza. Soldi per rimpinguare casse molto fragili. A spese come al solito del contribuente. Proprio da contribuenti dovremmo chiedere ai nostri manager di AdP in quali mani vanno a finire i nostri soldi. Dove son i bilanci delle varie MyAir e Club Air? Possibile che manco i nostri amministratori regionali non se ne siano accorti di questa pagliacciata? O lasciavano mano libera ai nostri manager di AdP? Nessuno che abbia battuto i pugni sul tavolo per chiedere prima di tutto chiarezza e trasparenza.
8. Domandiamoci chi sono i vari Sig. Bernini, Soddu, Intrieri, Gentile? Alcuni capi di societa’ aeree su cui pendono vari capi d’accusa per fallimenti precedenti. E a cui la Regione Puglia continua a dare il proprio sostegno. Alla faccia del contribuente e della necessita’ di volare per la regione intera. Non si puo’ continuare a sperperare SOLDI PUBBLICI agli amici dei manager di AdP in questa maniera.
9. Quali garanzie puo’ dare una Club Air a cui varie volte nel recente passato e’ stata revocata la licenza di operare in Italia di avviare una rete di collegamenti da giugno dall’aeroporto di Foggia. Crediamo ben poche.
10. Perche’ mai non si favorisce l’ingresso di compagnie internazionali di spessore e con capacita’ di collegamenti? Le compagnie di bandiera come Lufthansa, Brussels Airline, British Airways o le low cost come Ryanair , EasyJet ed Air Berlin? Eppure basta guardare i load factors di queste compagnie che gia’ operano in Puglia per vedere che performano sistematicamente al di sopra della nostra cara MyAir. Basti pensare all’enorme successo che ha riscosso la Easyjet sulla tratta Malpensa –BRI e la Ryanair sulla Bergamo-Bari. Mentre la nostra MyAir continua a sotto performare cambiando spesso operativo sulle tratte tra Bergamo e Bari e Brindisi. Questo a riprova del fatto che solo le compagnie con un consolidato network europeo possono commercializzare efficientemente il loro servizio. Inoltre, un buon direttore generale coadiuvato da un bravo direttore commerciale dovrebbe basarsi su una rete di contatto (la famosa cartelletta dei biglietti da visita che ogni buon addetto commerciale dovrebbe avere ed intrattenere) per favorire l’ingresso di societa’ europee in Puglia. Eppure come mai in Puglia arrivano gli scarti dell’aviazione italiana e per giunta tutta venete? Forse perche’ nemmeno il management sa’ parlare l’inglese lingua ufficiale dell’aviazione civile internazionale e che si spaventa all’idea stessa della calata dei manager di compagnie europee in Puglia? Forse per non destabilizzare delle relazioni personali a spese sempre del contribuente pugliese? D’altra parte un management aeroportuale efficiente e’ uno che sa’ non solo aumentare il traffico passeggero (quello che effettivamente ha fatto…ma anche qui ci sarebbe da ridire visto che si vede un incremento dei voli Alitalia ed Airone sugli hub di Fiumicino e Linate e Malpensa….basta vedere i voli Brindisi – Fiumicino sempre pieni), ma anche aumentare la redditivita’ dell’azienda tramite l’attrazione di piu’ compagnie aeree e l’utilizzo dei comparti non-aviation della societa’. Eppure statistiche dimostrano che AdP continui ad incassare meno soldi per passeggero rispetto agli altri aeroporti italiani e che il suo reddito risulta ancora inferiore nei comparti non-aviation come i parcheggi, ristorazione ecc. rispetto ai suoi concorrenti aeroportuali italiani. Per non parlare di bilanci AdP che risultano alquanto vaghi in alcune delle loro parti.
Gestire un sistema aeroportuale come quello pugliese non e’ impresa facile. Anzi. Ma sembra che questo management in carica da ben otto anni sotto due giunte regionali abbia perso la bussola di una gestione sistematica ed economicamente efficiente; virando verso orbite piu’ personalistiche e purtroppo politiche.
In un paese normale, questi manager di AdP fallendo nella gestione efficace di questa societa’ aeroportuale si dovrebbero dimettere. Ed invece rimangono li’ perche’ nemmeno nell’amministrazione locale c’e’ la volonta’ di affrontare SERIAMENTE e con criteri economici la gestione degli aeroporti pugliesi. Solo al momento del mancato avvio del bando su Brindisi che i politici all’opposizione levano gli scudi per criticare l’operato di AdP. Dove erano prima ci chiediamo? Ognuno poi dice la sua non accorgendosi che piu’ tempo passa e piu’ la Puglia perde l’aggancio verso il resto dell’Europa. E’ stupido parlare di lotte fra poveri tra Bari e Brindisi, a perderci con questa gestione e’ la Puglia intera. Ma nel frattempo viene seriamente minacciato lo sviluppo economico della nostra regione intera che rimane sempre piu’ distaccata geograficamente dall’Italia che va e dall’Europa che produce. E meno male che siamo nell’Unione Europa nel 2008.
Gli ultimi avvenimenti che riguardono in particolare la mancata attuazione del bando dei voli sull’aeroporto di Brindisi mettono in luce l’inadeguatezza di tutto il management di Aeroporti di Puglia(AdP) ed il mancato controllo della gestione da parte dell’attuale giunta regionale e di una gran parte di amministratori locali. Senza alcun dubbio gli aeroporti pugliesi sono fondamentali per lo sviluppo di una regione ancora oggi nel 2008 povera economicamente rispetto al resto dell’Italia e lontana dai principali mercati europei. La Puglia nel 2008 deve guardare all’Europa per sopravvivere.
Il management di Aeroporti di Puglia ha da due anni ormai declamato il suo particolare modello di business puntando allo sviluppo degli aeroporti pugliesi tramite l’utilizzo di un bando che usasse fondi europei. Un progetto in teoria innovativo ed efficace per ridurre le distanze della Puglia con il resto dell’Europa. Ma purtroppo questo strumento e’ stato usato in maniera inefficiente ed a scopi politici. Per carita’, in questi anni si e’ visto un incremento del traffico aereo in Puglia a dimostrazione del fatto che i pugliesi ed il suo bacino di turisti e di uomini di affari hanno bisogno di muoversi. La mobilita’ aerea e’ essenziale in un paese dove le strade ed i treni sono lente ed inaffidabili. Cio’ che si puo’ contestare all’attuale management di AdP e’ che si puo’ fare molto di piu’ per favorire la mobilita’ aerea. Poniamoci alcune domande………
Il bando e’ senza dubbio uno strumento utile per avviare un’attivita’ come un servizio aereo che inizialmente richiede ingenti capitali. Ci vuole un sostegno da parte dello Stato per avviare l’attivita’ del servizio aereo per un periodo iniziale, cio’ che fra l’altro consentono alcuni regolamenti comunitari. Ma chiediamoci….
1. Con quale criterio e’ stato sviluppato il bando su Bari e Brindisi? Si sono svolte analisi economiche per comprendere la domanda potenziale sulle tratte da proporre? Di solito una compagnia mette un volo se c’e’ una domanda potenziale e crede che i voli si possano riempire. NON solo perche’ inizialmente ci possano essere dei contributi da parte dello Stato. AdP con l’approvazione degli enti locali sembra avere tirato a freccette. Il risultato si vede. Ci sono voli che partono da Bari e da Brindisi semi vuoti con load factors bassissimi. Anzi, in alcuni casi sembra che l’inserimento della MyAir sulla tratta Bari-Brussels abbia adirittura creato pressione affinche’ la compagnia nazionale belga Brussels Airlines togliesse il suo volo su Bari! Tutto a spese del contribuente.
2. Chi e’ stato invitato a partecipare a questo bando? Possibile che solo pochi soggetti abbiano partecipato a questo bando? Pare strano ma vero. A fare da padre padrone e’ stata la compagnia veneta MyAir nata dal fallimento della Volareweb. Ora non vorremmo pensare male, ma sembra che l’aggiudicazione di questo bando che assegna decine di milioni di Euro ad un solo soggetto debba insospettire non poco. Eppure nessuno ha osato criticare l’operato? Quindi….
3. Dove erano i nostri rappresentanti regionali per esempio in Commissione Trasporti a chiedere spiegazione su questo uso di SOLDI PUBBLICI a favorire un solo soggetto? AdP, essendo una societa’ pubblica, risponde delle sue azioni alla Regione Puglia che e’ il suo maggiore azionista. Ma poco e’ stato fatto.
4. Perche’ concentrare i fondi ad un solo soggetto? Chi e’ la MyAir? E quali basi puo’ garantire una compagnia aerea gia’ di per se’ piccola nel panorama italiano, e figuriamoci in quello europeo, coprire il fabbisogno di mobilita’ aerea della Puglia? I manager di AdP si rendono conto che una compagnia aerea ha bisogno di ingenti mezzi finanziari per coprire il costo degli aerei, personale, basi operative? Si rendono conto delle dinamiche del mercato del trasporto aereo che attraversa gia’ un periodo critico? Questi signori si rendono conto che soltanto le compagnie di bandiere o consolidate nei loro network internazionali e le compagnie low cost che sfruttano le loro economie di scala riescono a sopravvivere in un settore sempre piu’ competitivo? Questi signori conoscono la storia del trasporto aereo italiano che negli ultimi anni ha visto il fallimento di moltissime compagnie nazionali proprio per la mancanza di mezzi finanziari ed operativi? Gandalf, Minerva, Azzurra, Federico II, Volareweb suonano qualche campanello? O questi signori pretendono di chiudere un occhio alla storia che nel frattempo gli travolge.
5. A questo punto c’e’ da pensare male….Chi e’ il nostro Direttore Generale Marco Franchini? Lui e’ veneto come la nostra MyAir. Sara’ una coincidenza eppure AdP sembra voler sostenere le iniziative solo di compagnie venete ultimamente. A cominciare dalla MyAir ed a finire con Air Italy e Club Air, realta’ quest’ultima piu’ traballante del panorama aereo italiano. Strano ma molto strano. Per carita’, assegnare la maggior parte delle rotte ad una sola compagnia aerea puo’ in teoria essere utile perche’ questa fondi una base operativa (come ha fatto a Bari). Ma purtroppo questa compagnia si e’ dimostrata alquanto inaffidabile. Basta pensare alle varie cancellazioni, ritardi cronici nei voli, cambiamenti di operativi che effettua sui suoi voli da/per la Puglia. E per non parlare dei suoi aerei che partono ad esempio per Atene e Sofia mezzi vuoti. Ed il pugliese paga. Ma stranamente gli amministratori di AdP sembran non pagare mai. Anzi. Son encomiati dai rappresentanti della nostra giunta regionale.
6. Prima di assegnare queste rotte a questi soggetti ci si e’ domandati sul loro track record? Sulla loro affidabilita’ e sostenibilita’ del loro progetto? Non crediamo. L’ultima buffonata su Brindisi e’ stata fatta con l’annuncio che i 12 voli nel bando saranno ritardati per mancato arrivo di mezzi da acquistare. La riprova che questo interlocutore non e’ serio ed affidabile. Ed intanto i pugliesi restano a terra o subiscono la lentezza attuale del trasporto aereo a tariffe spesso esorbitanti. Eppure c’e’ un contratto da rispettare.
7. C’e’ da pensare che queste compagnie vengono in Puglia per intercettare fondi essenziali per la loro gia’ fragile esistenza. Soldi per rimpinguare casse molto fragili. A spese come al solito del contribuente. Proprio da contribuenti dovremmo chiedere ai nostri manager di AdP in quali mani vanno a finire i nostri soldi. Dove son i bilanci delle varie MyAir e Club Air? Possibile che manco i nostri amministratori regionali non se ne siano accorti di questa pagliacciata? O lasciavano mano libera ai nostri manager di AdP? Nessuno che abbia battuto i pugni sul tavolo per chiedere prima di tutto chiarezza e trasparenza.
8. Domandiamoci chi sono i vari Sig. Bernini, Soddu, Intrieri, Gentile? Alcuni capi di societa’ aeree su cui pendono vari capi d’accusa per fallimenti precedenti. E a cui la Regione Puglia continua a dare il proprio sostegno. Alla faccia del contribuente e della necessita’ di volare per la regione intera. Non si puo’ continuare a sperperare SOLDI PUBBLICI agli amici dei manager di AdP in questa maniera.
9. Quali garanzie puo’ dare una Club Air a cui varie volte nel recente passato e’ stata revocata la licenza di operare in Italia di avviare una rete di collegamenti da giugno dall’aeroporto di Foggia. Crediamo ben poche.
10. Perche’ mai non si favorisce l’ingresso di compagnie internazionali di spessore e con capacita’ di collegamenti? Le compagnie di bandiera come Lufthansa, Brussels Airline, British Airways o le low cost come Ryanair , EasyJet ed Air Berlin? Eppure basta guardare i load factors di queste compagnie che gia’ operano in Puglia per vedere che performano sistematicamente al di sopra della nostra cara MyAir. Basti pensare all’enorme successo che ha riscosso la Easyjet sulla tratta Malpensa –BRI e la Ryanair sulla Bergamo-Bari. Mentre la nostra MyAir continua a sotto performare cambiando spesso operativo sulle tratte tra Bergamo e Bari e Brindisi. Questo a riprova del fatto che solo le compagnie con un consolidato network europeo possono commercializzare efficientemente il loro servizio. Inoltre, un buon direttore generale coadiuvato da un bravo direttore commerciale dovrebbe basarsi su una rete di contatto (la famosa cartelletta dei biglietti da visita che ogni buon addetto commerciale dovrebbe avere ed intrattenere) per favorire l’ingresso di societa’ europee in Puglia. Eppure come mai in Puglia arrivano gli scarti dell’aviazione italiana e per giunta tutta venete? Forse perche’ nemmeno il management sa’ parlare l’inglese lingua ufficiale dell’aviazione civile internazionale e che si spaventa all’idea stessa della calata dei manager di compagnie europee in Puglia? Forse per non destabilizzare delle relazioni personali a spese sempre del contribuente pugliese? D’altra parte un management aeroportuale efficiente e’ uno che sa’ non solo aumentare il traffico passeggero (quello che effettivamente ha fatto…ma anche qui ci sarebbe da ridire visto che si vede un incremento dei voli Alitalia ed Airone sugli hub di Fiumicino e Linate e Malpensa….basta vedere i voli Brindisi – Fiumicino sempre pieni), ma anche aumentare la redditivita’ dell’azienda tramite l’attrazione di piu’ compagnie aeree e l’utilizzo dei comparti non-aviation della societa’. Eppure statistiche dimostrano che AdP continui ad incassare meno soldi per passeggero rispetto agli altri aeroporti italiani e che il suo reddito risulta ancora inferiore nei comparti non-aviation come i parcheggi, ristorazione ecc. rispetto ai suoi concorrenti aeroportuali italiani. Per non parlare di bilanci AdP che risultano alquanto vaghi in alcune delle loro parti.
Gestire un sistema aeroportuale come quello pugliese non e’ impresa facile. Anzi. Ma sembra che questo management in carica da ben otto anni sotto due giunte regionali abbia perso la bussola di una gestione sistematica ed economicamente efficiente; virando verso orbite piu’ personalistiche e purtroppo politiche.
In un paese normale, questi manager di AdP fallendo nella gestione efficace di questa societa’ aeroportuale si dovrebbero dimettere. Ed invece rimangono li’ perche’ nemmeno nell’amministrazione locale c’e’ la volonta’ di affrontare SERIAMENTE e con criteri economici la gestione degli aeroporti pugliesi. Solo al momento del mancato avvio del bando su Brindisi che i politici all’opposizione levano gli scudi per criticare l’operato di AdP. Dove erano prima ci chiediamo? Ognuno poi dice la sua non accorgendosi che piu’ tempo passa e piu’ la Puglia perde l’aggancio verso il resto dell’Europa. E’ stupido parlare di lotte fra poveri tra Bari e Brindisi, a perderci con questa gestione e’ la Puglia intera. Ma nel frattempo viene seriamente minacciato lo sviluppo economico della nostra regione intera che rimane sempre piu’ distaccata geograficamente dall’Italia che va e dall’Europa che produce. E meno male che siamo nell’Unione Europa nel 2008.