Ieri sono stato alla presentazione dei risultati al teatro di Waterside. Hanno presentato Steve Gunning e Alex, CFO e CEO. Steve è stato senza dubbio il più interessante, almeno personalmente. Di Cruz è sempre interessante l'analisi dei competitors, il resto del monologo - 20 minuti su Plan4 - era aria fritta e mi sono trovato a rispondere alle mail.
Comunque, punti di discussione interessanti sono stati:
1) Steve ha commentato che la brutta performance dello share price potrebbe essere stata causata dal Q4, che non è stato meglio di quello dell'anno scorso. Comunque un qualcosa di difficile da comprendere, considerando i numeri postati.
2) Il prezzo del petrolio, riporto papale papale, "is all over the place", e sta aumentando.
3) CASK ex-fuel sono in aumento, malgrado tutto, e c'è frustrazione al riguardo. Alex ha categoricamente smentito che taglieremo sull'investimento in servizio e cose varie. La sensazione che mi sto facendo io è che ridurre i CASK ex-fuel sia irrealistico, specie in un ambito in cui la sterlina ha perso il 20% sulle altre valute, l'inflazione veleggia al 3% (qui in UK) e l'outsourcing non si sta dimostrando quella panacea che si pensava fosse. "You always get what you pay for, sometimes less, but never more" diceva quel filosofo del mio capo di un tempo, e l'adagio "pay peanuts, get monkeys" è sempre vero, chiedere a chi si occupa del contratto di cleaning. Purtroppo per me sto avendo a che fare con un paio di direttori, di recente, e di quel poco che posso capire mi sa che si sta per raggiungere un punto di rottura; se si vuole ridurre ancora i costi bisogna andare ad impattare, e pesantemente, sul cliente. Dal punto di vista operativo tutto il grasso che c'era è stato segato via tempo fa, e anche un po' di muscolo. La cosa buona è che ci sono nuovi direttori, vedi il COO, che sono in grado di esprimere questo concetto per bene. Klaus lo vorrei come CEO domani.
4) Capitolo NPS. La decisione di rimettere quelle tre-quattro cose che erano state tolte da World Traveller (il gelato, il pane, il formaggio, snacks, un secondo servizio migliorato) ha fatto saltare l'NPS di non so più quanti punti. Per me NPS è un'arte oscura, però credo che qualcuno si sia reso conto che, sì, la gente vuole bassi costi ma anche un certo servizio. L'anno scorso sembrava che tutti volessero LEVEL o Norwegian, ora sembra di no; chi ci capisce qualcosa è bravo, o almeno io non lo capisco. Non a caso non lavoro in customer o marketing.
5) Club. Alex ha nemmeno troppo delicatamente glissato sui nuovi progetti di Club soft product, ossia il bedding e il catering. Quest'ultimo in particolare sta soffrendo, e pure lui ha dovuto ammettere che la service routine è troppo lunga, e sta venendo rivista. Non una parola sul come il preannunciato catering Do&Co su tutte le tratte sia divenuto Do&Co solo su JFK, Gategourmet su tutto il resto, con un deciso dietrofront in materia di qualità e quantità. Taccio per carità di patria, perché è un progetto gestito da gente che è nel mio team, ma - diciamolo - la sensazione che provo è quella di passare da 10 anni con Chiamparino sindaco, Olimpiadi concerti eventi la metro blah blah blah, e trovarti Fassino. Parlando sempre di Club, Alex ha anche parlato del nuovo sedile. C'era una foto di quello di Delta, e ha ammesso che sarà molto simile, credo persino con 'porte'. Credo che i piani siano per averlo sul 350 e su tutti i 777 in tempi possibilmente celeri. Resto delle flotte ancora non viste.
6) Norwegian. Quest'anno dovrebbe crescere del 40%, malgrado le brutte performance economiche. Alex diceva che i nuovi 777 per Gatters aiuteranno ad avere un costo per sedile più basso di DY; ho visto le foto da Singapore, dove SIA Technics sta facendo i refit, e devo dire che è un bel vedere. Niente di nuovo, Y+ come quella di Iberia (sarà la futura Y+ del gruppo credo) e sedili di Y come quelli del 350 LH, solo, ovviamente, 10-abreast.
7) Brexit. Alex diceva che non prevede problemi per i cittadini UE impiegati da BA (diceva che siamo 7000 su 40000 circa), EU ownership (mi piacerebbe saperne di più ma tant'è) e accesso al mercato. Diceva, citando discussioni con le autorità inglesi e europee, che si potrebbe arrivare a un punto dove la schedule pre-ultimo giorno nell'UE è "congelata" e nuovi voli dovranno avere approvazione governativa seguente a un accordo open skies. Sembra un modo intelligente di operare, chissà se funzionerà. E' più dubitante sulla questione EASA, dove vorrebbe un modello svizzero. Sull'economia, nessuno sa. Strategy ha tre modelli a riguardo: uno brutto, uno neutrale e uno un po' meno neutrale. Risatine nervose all'ultimo.
8) Altre OpCos. Prima volta da sempre che tutte sono in positivo. Steve ha brevissimamente accennato al fatto che, ancora una volta, BA sia quella che fa più di tutti - 64% dell'operating profit - e come EI e BA siano i due cavalli trainanti in materia di margine operativo e ROIC. Vueling e IB sempre indietro.
Umore in sala più o meno piatto, c'è effettivamente un po' di malumore in BA per quanto riguarda il trattamento dei dipendenti. La recente chiusura del sistema pensionistico defined benefit non va giù a molti, anche se secondo me era inevitabile (BTW io sono su defined benefit, ça va sans dire), ma soprattutto il bonus è qualcosa che lascia l'amaro in bocca a tantissimi. La % per i colleghi che non sono performance managed è risibile, ed è oggettivamente indifendibile, specie quando si sente del share buy-back di 500 milioni e del fatto che il board di IAG si è aumentato il pay package del 50%. Il confronto con Delta è impietoso, e io capisco che DL ha tagliato, e selvaggiamente, pensioni e accordi nel 2005 col CH11, però... IAG e Alex devono capire che employee motivation e retention sono due facce della stessa medaglia. Per lavoro mi relaziono con "shop floor" pressoché quotidianamente, e il malcontento è evidente. La gente lavora, e duro, per amor proprio (e i risultati si vedono, puntualità e via dicendo) e per i propri team mates, ma la sfiducia per i 'grandi capi' c'è e va affrontata. Ma dubito che cambierà.