UNA “SPLENDIDA” SFIDA
GENOVA-BARCELLONA
Barcellona. Splendida come la complessa mescolanza di amore del passato e di fuga nel futuro che caratterizza lo spirito di Barcellona. Splendida, come la scelta innovativa di Msc Crociere di varare le sue navi in Paesi diversi, una tradizione inaugurata con il battesimo di Poesia a Dover nell’aprile 2008, che proseguirà con Magnifica il prossimo anno ad Amburgo. Splendida, come la cavalcata trionfale dei blaugrana di Pep Guardiola: un solo anno per vincere tutti i tituli. È lo stesso, identico traguardo che insegue la squadra fondata da Gianluigi Aponte e guidata dal quarantasettenne mister Pierfrancesco Vago. Una sfida decisiva, quella della compagnia ginevrina, soprattutto per Genova. E non solo perché le performance di Msc possono riconsegnare identità e sostanza al più smarrito degli antichi business della Lanterna, le crociere. Sul versante dei traffici container, della logistica, dei centri direzionali, dell’aeroporto e - si spera - della navalmeccanica, le strategie di sviluppo di Aponte coincidono con le aspettative della Lanterna.
Si insedierà prestissimo anche a Genova, del resto, anche Msc Splendida (138.000 tonnellate di stazza), la nuova ammiraglia del gruppo che Sophia Loren battezza questa sera nel cuore del porto storico di Barcellona. Costata 600 milioni di euro, insieme alla gemella Fantasia è la nave più grande mai costruita da un armatore europeo, un concentrato di tecnologie e design lungo 333 metri e alto 67, una città galleggiante che può trasportare fino a 3.959 passeggeri.
«È un nuovo e straordinario obiettivo raggiunto grazie al piano di investimenti di 5,5 miliardi lanciato nel 2003 - commenta soddisfatto l’amministratore delegato di Msc Crociere, Pier Francesco Vago -. Con Splendida, la nostra flotta schiera ora dieci navi, un traguardo importante che non avremmo potuto raggiungere senza le qualità, sempre dimostrate, dalla squadra Msc Crociere: energia, passione e professionalità. Caratteristiche che possono attribuirsi anche a Barcellona, città eclettica e dinamica, importante per la nostra Compagnia con 82 scali e 304.000 passeggeri nel 2009».
Genova resta alla finestra, con un bel po’ di invidia per questa capitale marittima straordinaria, eccentrica, fieramente indipendente, capace di trasformare in oro colato la scommessa sul porto. Genova insegue con il cuore in gola ma anche con tenacia. Per la prima volta, la Stazione Marittima della Lanterna batte la capitale della Catalogna : 380.000 crocieristi Msc e 152 scali a fine 2009. «La valenza del terminal genovese è assolutamente preminente per Msc», conferma Vago.
Nel 2008, la compagnia ha portato a bordo delle sue nove navi oltre 800.000 passeggeri e prevede di arrivare a 1 milione e 200.000 entro il 2010. Con un giro d’affari totale del gruppo di 850 milioni di euro (+ 25% rispetto al 2007) Msc ha generato lo scorso anno un indotto di 462 milioni di euro su 2056 imprese italiane fornitrici di beni e servizi legati all’esercizio dell’attività crocieristica. «Le imprese interessate hanno sede in tutte e venti le regioni italiane – sottolinea Pierfrancesco Vago –. Ma faccio notare con grande soddisfazione che oltre 500 si trovano in Liguria, 391 in Lombardia, 358 in Campania e 160 in Veneto. Il nostro impegno e la nostra scommessa su Genova sono testimoniati dai fatti».
Non solo. Centomila sono i passeggeri delle crociere Msc che utilizzano l’aereo per raggiungere il porto d’imbarco. Di questi, 50.000 transitano per l’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova, 25.000 per quello di Venezia e 25.000 per Bari. Da segnalare, infine, che se il settore crocieristico impiega 55.000 cittadini europei negli uffici e a bordo (di cui 4.700 solo in Gran Bretagna, Italia, Germania, Spagna e Francia), Msc Crociere conta un personale italiano di 1090 impiegati nei suoi uffici italiani a terra e 5500 membri dell’equipaggio a bordo delle navi della flotta. Rilevante anche l’impatto del settore crocieristico sull’economia europea, con 32,2 miliardi di euro di indotto nel 2008 (di cui 14,2 miliardi di spese dirette), 311.512 posti di lavoro, 21,7 milioni di passeggeri in transito nei porti, 4,7 milioni di passeggeri in imbarco e un totale di 4,4 milioni di crocieristi. In Italia lo stesso settore registra 4,3 miliardi di euro di spese dirette (+9% rispetto al 2007), confermando il nostro Paese come quello che trae i maggiori benefici economici dall’industria delle crociere. L’Italia si conferma centro di gravità e destinazione preferita (23% dei transiti complessivi europei). I porti italiani sono al primo posto in Europa con un traffico di 1,7 milioni di passeggeri in imbarco.
Barcellona resta comunque una cartolina da favola, scoppiettante e probabilmente irraggiungibile. Ma la scelta di Genova come home-port per la maggior parte della flotta di Msc Crociere, rappresenta il riconoscimento delle reali potenzialità della Lanterna che, malgrado il trasferimento di Costa Crociere a Savona, riuscirà forse a raggiungere nello spazio di un paio d’anni il traguardo di 1 milione di crocieristi l’anno. Un obiettivo che una politica portuale meno miope avrebbe consentito di raggiungere già da tempo. La speranza resta comunque Splendida. Come la nuova ammiraglia. Come la mezza rivoluzione certamente favorita dal clima di assoluto rinnovamento nei rapporti tra l’Autorità portuale di Luigi Merlo e i vertici del gruppo guidato da Gianluigi Aponte.
GIORGIO CAROZZI
CIAO
_goa
GENOVA-BARCELLONA
Barcellona. Splendida come la complessa mescolanza di amore del passato e di fuga nel futuro che caratterizza lo spirito di Barcellona. Splendida, come la scelta innovativa di Msc Crociere di varare le sue navi in Paesi diversi, una tradizione inaugurata con il battesimo di Poesia a Dover nell’aprile 2008, che proseguirà con Magnifica il prossimo anno ad Amburgo. Splendida, come la cavalcata trionfale dei blaugrana di Pep Guardiola: un solo anno per vincere tutti i tituli. È lo stesso, identico traguardo che insegue la squadra fondata da Gianluigi Aponte e guidata dal quarantasettenne mister Pierfrancesco Vago. Una sfida decisiva, quella della compagnia ginevrina, soprattutto per Genova. E non solo perché le performance di Msc possono riconsegnare identità e sostanza al più smarrito degli antichi business della Lanterna, le crociere. Sul versante dei traffici container, della logistica, dei centri direzionali, dell’aeroporto e - si spera - della navalmeccanica, le strategie di sviluppo di Aponte coincidono con le aspettative della Lanterna.
Si insedierà prestissimo anche a Genova, del resto, anche Msc Splendida (138.000 tonnellate di stazza), la nuova ammiraglia del gruppo che Sophia Loren battezza questa sera nel cuore del porto storico di Barcellona. Costata 600 milioni di euro, insieme alla gemella Fantasia è la nave più grande mai costruita da un armatore europeo, un concentrato di tecnologie e design lungo 333 metri e alto 67, una città galleggiante che può trasportare fino a 3.959 passeggeri.
«È un nuovo e straordinario obiettivo raggiunto grazie al piano di investimenti di 5,5 miliardi lanciato nel 2003 - commenta soddisfatto l’amministratore delegato di Msc Crociere, Pier Francesco Vago -. Con Splendida, la nostra flotta schiera ora dieci navi, un traguardo importante che non avremmo potuto raggiungere senza le qualità, sempre dimostrate, dalla squadra Msc Crociere: energia, passione e professionalità. Caratteristiche che possono attribuirsi anche a Barcellona, città eclettica e dinamica, importante per la nostra Compagnia con 82 scali e 304.000 passeggeri nel 2009».
Genova resta alla finestra, con un bel po’ di invidia per questa capitale marittima straordinaria, eccentrica, fieramente indipendente, capace di trasformare in oro colato la scommessa sul porto. Genova insegue con il cuore in gola ma anche con tenacia. Per la prima volta, la Stazione Marittima della Lanterna batte la capitale della Catalogna : 380.000 crocieristi Msc e 152 scali a fine 2009. «La valenza del terminal genovese è assolutamente preminente per Msc», conferma Vago.
Nel 2008, la compagnia ha portato a bordo delle sue nove navi oltre 800.000 passeggeri e prevede di arrivare a 1 milione e 200.000 entro il 2010. Con un giro d’affari totale del gruppo di 850 milioni di euro (+ 25% rispetto al 2007) Msc ha generato lo scorso anno un indotto di 462 milioni di euro su 2056 imprese italiane fornitrici di beni e servizi legati all’esercizio dell’attività crocieristica. «Le imprese interessate hanno sede in tutte e venti le regioni italiane – sottolinea Pierfrancesco Vago –. Ma faccio notare con grande soddisfazione che oltre 500 si trovano in Liguria, 391 in Lombardia, 358 in Campania e 160 in Veneto. Il nostro impegno e la nostra scommessa su Genova sono testimoniati dai fatti».
Non solo. Centomila sono i passeggeri delle crociere Msc che utilizzano l’aereo per raggiungere il porto d’imbarco. Di questi, 50.000 transitano per l’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova, 25.000 per quello di Venezia e 25.000 per Bari. Da segnalare, infine, che se il settore crocieristico impiega 55.000 cittadini europei negli uffici e a bordo (di cui 4.700 solo in Gran Bretagna, Italia, Germania, Spagna e Francia), Msc Crociere conta un personale italiano di 1090 impiegati nei suoi uffici italiani a terra e 5500 membri dell’equipaggio a bordo delle navi della flotta. Rilevante anche l’impatto del settore crocieristico sull’economia europea, con 32,2 miliardi di euro di indotto nel 2008 (di cui 14,2 miliardi di spese dirette), 311.512 posti di lavoro, 21,7 milioni di passeggeri in transito nei porti, 4,7 milioni di passeggeri in imbarco e un totale di 4,4 milioni di crocieristi. In Italia lo stesso settore registra 4,3 miliardi di euro di spese dirette (+9% rispetto al 2007), confermando il nostro Paese come quello che trae i maggiori benefici economici dall’industria delle crociere. L’Italia si conferma centro di gravità e destinazione preferita (23% dei transiti complessivi europei). I porti italiani sono al primo posto in Europa con un traffico di 1,7 milioni di passeggeri in imbarco.
Barcellona resta comunque una cartolina da favola, scoppiettante e probabilmente irraggiungibile. Ma la scelta di Genova come home-port per la maggior parte della flotta di Msc Crociere, rappresenta il riconoscimento delle reali potenzialità della Lanterna che, malgrado il trasferimento di Costa Crociere a Savona, riuscirà forse a raggiungere nello spazio di un paio d’anni il traguardo di 1 milione di crocieristi l’anno. Un obiettivo che una politica portuale meno miope avrebbe consentito di raggiungere già da tempo. La speranza resta comunque Splendida. Come la nuova ammiraglia. Come la mezza rivoluzione certamente favorita dal clima di assoluto rinnovamento nei rapporti tra l’Autorità portuale di Luigi Merlo e i vertici del gruppo guidato da Gianluigi Aponte.
GIORGIO CAROZZI
CIAO
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