Genova: dossier con ENAC per promuovere lo scalo da "primario" a "strategico"
Ieri riunione tecnica all´Enac. Il d.g. Sirigu: "Possibili anche finanziamenti Ue"
Il "Colombo" punta in alto per diventare uno scalo europeo
Da "primario" a "strategico": ecco il dossier
MASSIMO MINELLA
Può in virtù di un´operazione che punta radicalmente a trasformare il volto dello scalo di Sestri, destinato a diventare una "piattaforma multimodale", un punto cioè in cui si arriva e da cui si parte, ovviamente, con l´aereo, ma che dà l´accesso diretto ai collegamenti con il centro città e con le Riviere attraverso le altre modalità di trasporto: il treno, raggiunto con un tapis-roulant fino alla nuova stazione di Sestri Aeroporto; il bus, attraverso un servizio più efficiente e continuo di quello attuale; l´auto, sfruttando un grande parcheggio di interscambio, da realizzare possibilmente in project financing, coinvolgendo i privati; il battello, in partenza dalla banchina alle spalle dell´aeroporto per il Porto Antico. Tutto questo, e altro ancora, fa parte di un dossier che l´aeroporto di Genova sottoporrà fra breve all´Enac per chiedere il cambio di "denominazione", appunto da scalo "primario" a scalo "strategico". Il confronto va avanti da tempo, molto riservatamente, e anche ieri se n´è discusso a Roma durante un incontro tecnico con l´Enac.
«Siamo ben consapevoli dei volumi attuali dello scalo - spiega Sirigu - Non sono certo questi che ci inducono a ipotizzare una simile richiesta, quanto un progetto più articolato e agevolmente alla nostra portata che si può concludere nell´arco di un paio d´anni». Fondamentale, spiega il direttore generale al vertice di uno scalo che viaggia attorno al milione e trecentomila passeggeri l´anno, il sostegno delle istituzioni per far uscire, una volta per tutte, il "Colombo" dal suo isolamento, nemmeno troppo dorato. «Noi siamo un city airport - spiega - e per dirla tutta siamo quasi spropositati per una città che è passata da ottocentomila a seicentomila abitanti e ha perso una fetta importante di industria. La novità per noi più interessante è che sta emergendo una vocazione turistica che dev´essere adeguatamente sostenuta dalle istituzioni, come peraltro sta avvenendo sia da parte del Comune che della Regione». La sfida, per Sirigu, inizia proprio da qui: con il "Colombo" che deve diventare punto di accoglienza turistica, attraverso un´adeguata rete di collegamenti. «Il nostro bacino non è solo ligure, ma arriva al Basso Piemonte, che mette in campo l´outlet e i suoi presidi dell´enogastronomia - spiega - la Liguria offre il suo turismo d´eccellenza e a tutto questo bisogna offrire un sistema intermodale che vuol dire treni, pullman, battelli. Siamo solo a 500 metri in linea d´aria dalla ferrovia, basta un piccolo sforzo per connetterci alla stazione, passando anche dal nuovo borgo di Marina Aeroporto, che sta per nascere con le nuove case in consegna».
Ieri i tecnici del "Colombo" hanno approfondito a Roma queste tematiche, ragionando anche sulle possibili soluzioni, con l´Enac, pronto a sostenere le tesi genovesi. «La chiave resta quella delle interconnessioni - dice Sirigu - ed è questo l´elemento che ci induce a proporre il nostro passaggio da aeroporto primario ad aeroporto strategico. Lo riteniamo un progetto valido, ma ha necessità di essere sostenuto dalle istituzioni. Oltretutto, questa interconnessione ferroviaria ci consentirebbe di legarci alla grande partita europea delle infrastrutture, quella legata al terzo valico e alla Genova-Rotterdam, per intenderci. Si tratta delle reti transeuropee che ci consentirebbero anche di usufruire di finanziamenti comunitari. Per questo pensiamo anche a un grande parcheggio auto di interscambio, proprio per favorire la modalità ferroviaria. In questo modo diamo risposte precise al turismo e contribuiamo a risolvere i problemi del traffico. E tutto si può risolvere in tempi brevissimi».
La Repubblica - Genova
CIAO
_goa
Ieri riunione tecnica all´Enac. Il d.g. Sirigu: "Possibili anche finanziamenti Ue"
Il "Colombo" punta in alto per diventare uno scalo europeo
Da "primario" a "strategico": ecco il dossier
MASSIMO MINELLA
Può in virtù di un´operazione che punta radicalmente a trasformare il volto dello scalo di Sestri, destinato a diventare una "piattaforma multimodale", un punto cioè in cui si arriva e da cui si parte, ovviamente, con l´aereo, ma che dà l´accesso diretto ai collegamenti con il centro città e con le Riviere attraverso le altre modalità di trasporto: il treno, raggiunto con un tapis-roulant fino alla nuova stazione di Sestri Aeroporto; il bus, attraverso un servizio più efficiente e continuo di quello attuale; l´auto, sfruttando un grande parcheggio di interscambio, da realizzare possibilmente in project financing, coinvolgendo i privati; il battello, in partenza dalla banchina alle spalle dell´aeroporto per il Porto Antico. Tutto questo, e altro ancora, fa parte di un dossier che l´aeroporto di Genova sottoporrà fra breve all´Enac per chiedere il cambio di "denominazione", appunto da scalo "primario" a scalo "strategico". Il confronto va avanti da tempo, molto riservatamente, e anche ieri se n´è discusso a Roma durante un incontro tecnico con l´Enac.
«Siamo ben consapevoli dei volumi attuali dello scalo - spiega Sirigu - Non sono certo questi che ci inducono a ipotizzare una simile richiesta, quanto un progetto più articolato e agevolmente alla nostra portata che si può concludere nell´arco di un paio d´anni». Fondamentale, spiega il direttore generale al vertice di uno scalo che viaggia attorno al milione e trecentomila passeggeri l´anno, il sostegno delle istituzioni per far uscire, una volta per tutte, il "Colombo" dal suo isolamento, nemmeno troppo dorato. «Noi siamo un city airport - spiega - e per dirla tutta siamo quasi spropositati per una città che è passata da ottocentomila a seicentomila abitanti e ha perso una fetta importante di industria. La novità per noi più interessante è che sta emergendo una vocazione turistica che dev´essere adeguatamente sostenuta dalle istituzioni, come peraltro sta avvenendo sia da parte del Comune che della Regione». La sfida, per Sirigu, inizia proprio da qui: con il "Colombo" che deve diventare punto di accoglienza turistica, attraverso un´adeguata rete di collegamenti. «Il nostro bacino non è solo ligure, ma arriva al Basso Piemonte, che mette in campo l´outlet e i suoi presidi dell´enogastronomia - spiega - la Liguria offre il suo turismo d´eccellenza e a tutto questo bisogna offrire un sistema intermodale che vuol dire treni, pullman, battelli. Siamo solo a 500 metri in linea d´aria dalla ferrovia, basta un piccolo sforzo per connetterci alla stazione, passando anche dal nuovo borgo di Marina Aeroporto, che sta per nascere con le nuove case in consegna».
Ieri i tecnici del "Colombo" hanno approfondito a Roma queste tematiche, ragionando anche sulle possibili soluzioni, con l´Enac, pronto a sostenere le tesi genovesi. «La chiave resta quella delle interconnessioni - dice Sirigu - ed è questo l´elemento che ci induce a proporre il nostro passaggio da aeroporto primario ad aeroporto strategico. Lo riteniamo un progetto valido, ma ha necessità di essere sostenuto dalle istituzioni. Oltretutto, questa interconnessione ferroviaria ci consentirebbe di legarci alla grande partita europea delle infrastrutture, quella legata al terzo valico e alla Genova-Rotterdam, per intenderci. Si tratta delle reti transeuropee che ci consentirebbero anche di usufruire di finanziamenti comunitari. Per questo pensiamo anche a un grande parcheggio auto di interscambio, proprio per favorire la modalità ferroviaria. In questo modo diamo risposte precise al turismo e contribuiamo a risolvere i problemi del traffico. E tutto si può risolvere in tempi brevissimi».
La Repubblica - Genova
CIAO
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