Francia: Ryanair viola norme lavoro


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14 Luglio 2013
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(ANSA) - PARIGI, 2 OTT - La compagnia aerea low cost Ryanair è stata condannata a 200 mila euro di multa e a 10 milioni di euro danni ed interessi per non aver rispettato il diritto del lavoro francese all'aeroporto di Marsiglia-Marignane. E' quanto ha deciso oggi il tribunale di Aix-en-Provence, nel sud della Francia. La compagnia irlandese ha già fatto sapere che farà appello.
 
Ryanair, contratto di lavoro irlandese in Francia: condanna da 10 milioni di euro

Il tribunale di Aix-en-Provence: «Non ha versato i contributi dovuti» e la compagnia low cost annuncia che farà appello


Non bastavano i conti, il tonfo in Borsa, le scuse di Michael O’Leary nei confronti dei passeggeri, trattati in modo «ruvido». Per Ryanair ora arriva una sentenza del tribunale di Aix-en-Provence, sud della Francia. La compagnia irlandese è stata condannata a 200 mila euro di multa e a 10 milioni di euro danni ed interessi per non aver rispettato il diritto del lavoro francese all’aeroporto di Marsiglia-Marignane.

LA DECISIONE -
È una vecchia questione, dibattuta anche in Italia. Il vettore low cost è accusato da ex dipendenti e dall’Ursaff, l’ente che raccoglie i contributi sul lavoro in Francia, di non aver rispettato il diritto del lavoro francese e di non aver versato i contributi dovuti. Secondo le autorità francesi dal 2007, e fino al 2011, Ryanair ha utilizzato la base di Marsiglia-Marignane senza aver mai dichiarato la sua attività al registro del commercio e all’Ursaff. I 127 dipendenti dello scalo marsigliese erano assunti, secondo le accuse, con un contratto di lavoro irlandese e che consente, com’è noto, di poter contare su una fiscalità più leggera. Questione che in Francia è stata risolta nel 2006 con un decreto che prevede che le compagnie estere basate oltralpe siano sottoposte al diritto del lavoro locale.

LA CONDANNA - Per questo Ryanair è stata condannata dal tribunale di Aix-en-Provence. Non saranno confiscati invece, ha fatto sapere il tribunale, i «beni serviti a commettere l’infrazione», tra cui quattro Boeing 737 stazionati a Marignane tra il 2007 e il 2011. La compagnia ha annunciato in un comunicato che ricorrerà contro una «decisione negativa e contro ogni tentativo delle autorità francesi di esigere il rimborso dei contributi già interamente versati in Irlanda». I 10 milioni di euro di danni ed interessi dovranno essere versati alle parti civili, tra cui l’Ursaff e il Pole Emploi, il centro per l’impiego francese.

http://www.corriere.it/economia/13_...ro_b9502276-2b6b-11e3-b898-f13adc0c04f6.shtml
 
Alitalia, Air France e Ryanair: cosa accade nei cieli europei


Giornate ricche di novità per le principali compagnie aeree europee. Prima del recente voto di fiducia al governo Letta, infatti, il presidente del Consiglio, il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi e quello dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, hanno incontrato il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno, e l’amministratore delegato, Gabriele Del Torchio, cercando di fare il punto sullo stato evolutivo dell’operatore nazionale.

Le notizie emerse sono particolarmente interessanti. La prima è che Intesa Sanpaolo, uno dei soci fondamentali, si è detto pronto a fare la propria parte per favorire il rafforzamento patrimoniale di Alitalia. Una conferma giunta per voce dello stesso presidente del Consiglio di Gestione della banca, Gian Maria Gros-Pietro, che tuttavia ha voluto precisare come l’erogazione di nuovi soldi potrà avvenire solamente se “Alitalia si dimostrerà tale faremo il nostro dovere anche verso questa società“.

La seconda novità riguarda invece Air France – Klm, che si è detta pronta ad aiutare Alitalia, purchè siano soddisfatte le condizioni poste. Condizioni che il presidente del gruppo franco-olandese Alexander de Juniac ha definito “molto stringenti”, pur senza specificare quali siano, nè di cosa si tratti.

In attesa di comprendere quale sarà la fine, o la nuova vita, di Alitalia, le novità delle ultime ore riguardano anche Ryanair, condannata dalla giustizia francese a pagare 10 milioni di euro di danni e una multa di 200 mila euro per avere violato il diritto del lavoro francese allo scalo aeroportuale di Marsiglia. In particolare, i giudici sostengono che la compagnia low cost irlandese avrebbe assunto 127 dipendenti con un contratto non locale, e di non avere versato dei contributi tra il 2006 e il 2007.

I risarcimenti stabiliti dal tribunale francese sono pressochè in linea con quanto preteso dalle parti civili, con la sola eccezione della richiesta di sequestro dei beni che sarebbero “serviti a commettere la violazione” (“pacchetto” che avrebbe compreso quattro Boeing 737 parcheggiati da quattro anni nell’aeroporto), per i quali il tribunale ha preferito la già ricordata multa di 200 mila euro.

Ryanair non sembra comunque volersi arrendere. La compagnia di Michael O’Leary ha infatti annunciato di voler ricorrere contro una decisione definita “negativa” e “contro ogni tentativo delle autorità francesi di esigere il rimborso dei contributi già interamente versati in Irlanda“.



fonte: WebEconomia
 
Una domanda: se la sentenza fosse applicata x ogni base FR spalmata in Europa a quanto ammonterebbe la multa e che peso avrebbe nell andamento economico di Ryanair?
 
Certo che FR ha strutture snelle sotto tanti profili ma, tra cause intentate e cause subite, di soldi per avvocati ne spende una cifra. :D
 
Avevamo parlato dell'attuale gestione della NON base Marsiglia qui:
http://www.aviazionecivile.org/vb/s...-funzionano-gli-overnight-Ryanair-a-Marsiglia

Ad oggi ci sono ancora 4 aeromobili in overnight, pur non essendo contrassegnata dal colore rosso (base), nella mappa riportata sul sito Ryanair.


Queste le partenze di domani mattina (3 voli nazionali, 1 internazionale):


  • 4/10 - 06h35
  • NANTES
  • FR 6772
  • RYANAIR



  • 04/10 - 06h35
  • ZADAR
  • FR 5177
  • RYANAIR



  • 04/10 - 06h40
  • LILLE
  • FR 6005
  • RYANAIR



  • 04/10 - 07h50
  • BREST
  • FR 6003
  • RYANAIR
 
Ryanair fined by French court, will appeal

Irish low-cost carrier (LCC) Ryanair said it will appeal a French court’s decision to impose fines and damages totaling €8 million ($10.8 million) for alleged nonpayment of French social security and state pension contributions.
The case stems from the period 2007-10 when Ryanair operated a base in Marseille. French authorities claim that a 2006 decree essentially meant that anyone working in France had to pay taxes in France.
Ryanair argued that as its crews were employed on Irish contracts, operating on Irish-registered aircraft that were de facto Irish territory—and had already paid their taxes, social taxes and state pension contributions in Ireland in compliance with Irish and EU regulations—they should not have to pay those charges twice.
However, the LCC said Friday it had been aware that two other UK- and Ireland-registered airlines—easyJet and CityJet—had been fined on similar grounds some years ago and had expected to lose what it said would be just the first round in a potentially lengthy bout of litigation.
Ryanair believes the court in Aix-en-Provence breached European Union (EU) employment regulations (which generally supersede national regulations) and intends to appeal the ruling.
In a statement, it said it believed the clash between EU and French law could ultimately only be resolved by the EU courts upholding EU regulations on the employment of mobile transport workers.
“Ryanair will study [the] ruling in detail, and will be lodging an early appeal,” spokesman Robin Kiely said. “Since all of our people operating to/from Marseille between 2007 and 2010 have already paid their social taxes and pension contributions in Ireland, in full compliance with Irish and EU employment regulations, we do not believe that either Ryanair or our people can be forced to double-pay these contributions a second time in France.
“Should Ryanair be ultimately forced to pay these social taxes and pension contributions in France, then the vast majority of these contributions will be reclaimable from the Irish government,” Kiely said.
http://atwonline.com/regulation/ryanair-fined-french-court-will-appeal