Lunedì 28 Luglio 2008, 10:18
Crolla il settore aereo in Uk dopo profit warning Ryanair
Le nubi si addensano sui cieli del Regno Unito dopo l' allarme utili lanciato questa mattina da Ryanair. Sul listino londinese soffre l' intero comparto aereo con British Airways , che cede circa il 4,76% a 235 pence. Profondo rosso anche per EasyJet, che accusa un calo pari al 9,31% a 304,25 pence. Continua a precipitare il titolo della compagnia low cost irlandese in flessione del 16,07% a 2,71 pence. Quest'ultima ha annunciato prima dell'apertura dei mercati un utile netto nel primo trimestre in contrazione dell'85%: la società ha inoltre ammonito per l' intero esercizio di attendersi il break even o di registrare una perdita prossima ai 60 milioni di euro.
FR sempre leader: gli altri perdono 4,76% (una major) e 9,31% (la lo.co. più concorrente), loro 16,07%. Segno che i mercati, per quanto un po' bizzarri, danno meno fiducia a FR.
Dopotutto l'aumento del carburante è più o meno uguale costante per tutti, solo che una major, in linea di principio, dovebbe aver le spalle più robuste a livello di margini, rispetto a una lo.co.
Il pax lo.co. è anche più sensibile ad un +10€ sul ticket rispetto ad un +50€ di un cliente major, dove la quota pax affari è sicuramente più rilevante, quindi bene o male, volano comunque.
Non si sa come FR decida di non introdurre il fuel surcharge, in quanto tale.
Però con la sua politica di comunicazione, nel momento in cui venissero a cadere i presupposti del fuel surcharge dovrebbe renderne conto ai pax e all'opinione pubblica, riducendolo di conseguenza.
Introducendo altri supplementi (bagaglio, check in ecc), all'apparenza scorporati, non li lega al carburante e li può tenere anche l'eventuale "dopo". Facendo pure la virtuosa sul tema carburante.