Voli cargo ed immigrati per rilanciare lo scalo
Seaf si affida alla società di consulenza Sinloc
FORLI' - Tre sono le direttrici da seguire per il rilancio dell'aeroporto di Forlì: il mercato dei voli cargo e quello dei collegamenti nord-sud per gli studenti universitari, nonchè i collegamenti aerei esteri con l'Est Europa e l'Africa per i trasporti richiesti dagli immigrati.
Lo si legge in uno studio della società Sinloc per sostenere il piano industriale 2008-2010 della Seaf, la società pubblica del "Ridolfi". Più complesso il futuro sui low cost.
Infatti, se da un lato i voli a basso costo hanno favorito una crescita esponenziale dei passeggeri, nei prossimi anni il segmento rischia di non essere così redditizio visto l'ingresso prepotente sul mercato dei vicini aeroporti di Rimini e soprattutto Bologna.
Da non sottovalutare, poi, il peso che una compagnia come Ryanair, leader europea nel settore del low cost, ha nei confronti di Windjet, vettore di dimensioni ben più piccole del colosso irlandese (nei confronti del quale Forlì è pronta ad aprire un contenzioso giudiziario).
Per lo studio realizzato da Sinloc, un'altra incognita e' la domanda turistica: i turisti stranieri che usano il vettore aereo, infatti, saranno soprattutto i russi che si recano in Riviera, un settore che Rimini contende a Forlì.
Potenzialita' inespresse, invece, secondo l'analisi di Sinloc, ci sono sul fronte dei voli cargo per il trasporto della merce, i collegamenti nazionali nord-sud per gli studenti universitari e i voli con l'Est Europa e l'Africa per i trasporti richiesti dagli immigrati.
Altra opportunita', indiretta per Forli', e' la crisi Alitalia, secondo gli esperti della societa' di studi.
In generale, sul fronte passeggeri nel triennio 2005-2007, Forli' e' cresciuto del 12%, contro una media italiana del 9,4%, mentre il cargo e' crollato a -72%, contro una crescita nazionale del 5,3%, e questo perche' secondo Sinloc non esiste sul cargo "una strategia di sviluppo del business".
Fonte: Romagna Oggi
Seaf si affida alla società di consulenza Sinloc
FORLI' - Tre sono le direttrici da seguire per il rilancio dell'aeroporto di Forlì: il mercato dei voli cargo e quello dei collegamenti nord-sud per gli studenti universitari, nonchè i collegamenti aerei esteri con l'Est Europa e l'Africa per i trasporti richiesti dagli immigrati.
Lo si legge in uno studio della società Sinloc per sostenere il piano industriale 2008-2010 della Seaf, la società pubblica del "Ridolfi". Più complesso il futuro sui low cost.
Infatti, se da un lato i voli a basso costo hanno favorito una crescita esponenziale dei passeggeri, nei prossimi anni il segmento rischia di non essere così redditizio visto l'ingresso prepotente sul mercato dei vicini aeroporti di Rimini e soprattutto Bologna.
Da non sottovalutare, poi, il peso che una compagnia come Ryanair, leader europea nel settore del low cost, ha nei confronti di Windjet, vettore di dimensioni ben più piccole del colosso irlandese (nei confronti del quale Forlì è pronta ad aprire un contenzioso giudiziario).
Per lo studio realizzato da Sinloc, un'altra incognita e' la domanda turistica: i turisti stranieri che usano il vettore aereo, infatti, saranno soprattutto i russi che si recano in Riviera, un settore che Rimini contende a Forlì.
Potenzialita' inespresse, invece, secondo l'analisi di Sinloc, ci sono sul fronte dei voli cargo per il trasporto della merce, i collegamenti nazionali nord-sud per gli studenti universitari e i voli con l'Est Europa e l'Africa per i trasporti richiesti dagli immigrati.
Altra opportunita', indiretta per Forli', e' la crisi Alitalia, secondo gli esperti della societa' di studi.
In generale, sul fronte passeggeri nel triennio 2005-2007, Forli' e' cresciuto del 12%, contro una media italiana del 9,4%, mentre il cargo e' crollato a -72%, contro una crescita nazionale del 5,3%, e questo perche' secondo Sinloc non esiste sul cargo "una strategia di sviluppo del business".
Fonte: Romagna Oggi