Io sono un gran aeroporto e da me partono la maggior parte dei passeggeri della regione, a 60KM c'è un piccolo aeroporto che inizia ad avere voli commerciali stabili e queti voli iniziano ad essere + numerosi portandomi via passeggeri e quindi soli, hce faccio????
Beh perchè non entrare nell'azionario (magari in maggioranza) di quel piccolo aeroporto così posso guadagnargi anche io e posso ripianare le mie di perdite?
Chiedo scusa fin da ora, perchè NON sarò breve, anzi...;-)
Come diceva bene Thommy, SAB entrò nell'azionariato di SEAF con l'intenzione di fare sistema, tant'è che si parlava anni e anni fa, fra le diverse opzioni che si vagliavano, di destinare frl interamente al cargo e blq interamente ai pax.
In ogni caso SAB entrò ben prima che FRL iniziasse ad avere voli veramente stabili (ci furono anni in cui frl rimase appena con qualche trisettimanale verso la Russia, perchè qualsiasi altro volo si tentasse falliva miseramente) e quindi c'era ben poco da guadagnarci, frl non ha MAI avuto un bilancio in attivo (a meno che non mi siano sfuggiti un paio di esercizi annuali, che cmq rappresenterebbero in ogni caso l'eccezione che conferma la regola) e SAB ci ha perso vagonate di denaro, ha portato avanti investimenti infrastrutturali (ingrandimento piazzale, assistenze strumentali, lavori al terminal) non soltanto perchè il Marconi doveva chiudere per allungare la pista e quindi necessitava di un alternato, ma perchè credeva nello sviluppo dello scalo (ricordo che la vecchia gestione SAB era idiosincratica rispetto al traffico low cost ed apprezzava l'idea di un sistema articolato su BLQ per il traffico major e FRL per il traffico L.C.) che potesse quindi portare ad un minimo di utili, e quindi ad un ritorno nell'(impegnativo)investimento profuso, fino a quel momento condito solo da perdite a raffica. Non è che ci perdesse soltanto la parte forlivese dell'azionariato di SEAF, mentre i forlivesi perdevano "quattrini" come se avessero un buco nella vasca cosa facevano gli azionisti bolognesi? forse raccoglievano il denaro sotto alla feritoia? no anche loro osservavano i loro investimenti disperdersi nel nulla.
Ora, per concludere e tornare serio.
Recentemente cosa succede? Innanzitutto in SAB viene rinnovato il consiglio di amministrazione. Il nuovo consiglio di amministrazione osserva le seguenti cose:
-Il Marconi ha registrato importanti crescite fino a quel momento, ma con una congiuntura economica sempre più negativa raggiungere gli obbiettivi del piano industriale rischia di diventare utopia;
-Il settore charter è una voce importante ma il settore è in sofferenza e la concorrenza di VRN si fa sentire, pericoloso puntare sul charter per crescere;
-BLQ è già collegata con praticamente tutti i principali HUB europei da quasi tutte le major (LH, OS, BA, AF, TP, OK, SN, AZ, KL...) da questo punto di vista i margini di crescita sono limitati, oserei dire che si è raggiunto il punto massimo (magari si può aspirare a un collegamento di TK) oltre al quale è difficile andare;
-Il cargo è da rivalutare, viene rivalutato, apre il centro logistico di DHL ed arrivano molte soddisfazioni.
-Il low cost potrebbe essere il volano per quello sviluppo di traffico ricercato dalla dirigenza che valuta le seguenti cose: a) ha un'importante partecipazione in SEAF, con cui sperava di poter creare un sistema b) in questa partecipazione ci ha rimesso tantissimo, dovendo continuamente contribuire a ripianare le perdite del suo alternato c) vari studi confermano che lo scalo così vicino a BLQ e RMI non ha prospettive per sviluppare un traffico sufficiente a generare utili d) se anche questo traffico venisse generato sarebbe tutto a danno (ulteriore) di BLQ. A questo punto, a meno che una dirigenza non sia cieca, masochista o parolaia come quella che purtroppo (mal)gestisce gli aeroporti pugliesi, non fa della beneficienza ma fa i propri interessi e quindi:
esce dalla partecipazione in una società che gli ha procurato solo perdite ingenti e rischia di iniziare a far perdere anche una parte di traffico (oltre al già accertato danno l'eventuale beffa), e lavora per portarsi in casa propria la principale l.c. europea, raggiungendo i suoi obbiettivi di crescita e ponendo fine ad un'investimento a fondo perduto.
Mi sembra che BLQ non abbia giocato particolarmente sporco, se non nell'ultimo periodo, ha semplicemente fatto i suoi interessi, una volta accertato che fare sistema (com'era nelle intenzioni originali) non era possibile, anzi era dannoso per entrambi.
La crescita di FRL è numericamente indiscutibile e inattaccabile, ma se vogliamo anche FOG sta registrando incrementi a tre cifre, ma sono cmq volumi miseri, e ciò che determina il futuro di un aeroporto sono le prospettive e non le percentuali di incremento che semmai sono un corollario. BLQ quest'anno chiude in negativo, ma ha le potenzialità per chiudere a 5 milioni di passeggeri, se non (esagero) oltre, nel 2009. FRL invece ha un socio grosso in meno che ripiani le perdite sempre più ingenti e pesanti, e in più la campagna elettorale si giocherà proprio sull'aeroporto, con alcune forze politiche che cavalcheranno l'onda delle perdite pubbliche chiedendo a gran voce la chiusura dello scalo. Bisognerà vedere se prevarrà l'orgoglio o piuttosto il buon senso.
Spero che dal messaggio non traspaiano chissà quali toni, se sono sembrato offensivo o petulante, chiedo scusa, non era mia intenzione