FLYVLM


Altro crac: chiude Fly VLM

ROMA - Il prezzo sempre più alto del carburante avio sta mettendo all'angolo diverse compagnie più deboli. Nel giro di pochissimi giorni hanno chiuso due piccole realtà regionali, la svizzera Sky Work e dal 31 agosto la belga FlyVlm.


Quest'ultimo vettore partecipato da un gruppo olandese al 60% e uno cinese al 40%, ha dovuto cedere alla concorrenza spietata delle low cost più forti mandando la società in liquidazione e non è la prima volta: Vlm era già fallita in precedenza ed era stata "resuscitata" nel 2017. Chiudono quindi le tratte di linea dal Belgio ad Aberdeen, Birmingham, Colonia-Bonn, Londra, Maribor, Monaco di Baviera, Rostock e Zurigo. Resteranno in piedi solo dei collegamenti business effettuati con charter dall'aeroporto di Antwerp verso Londra e Zurigo. Ora per gli 85 dipendenti si apre la strada dei tagli così come per i sei aerei della piccola flotta.

Il tema dei crac nel settore aeronautico comincia a preoccupare sempre più le compagnie che operano senza il supporto societario e industriale di gruppi più forti. In particolare Alitalia che sta entrando nella stagione più temuta dai manager del settore, quella autunnale e invernale. Il governo al momento non sembra intenzionato a muoversi sul tema, o almeno non prima che si chiuda la partita Ilva, e la crisi Alitalia rischia di avvitarsi ogni giorno di più anche se ufficialmente i conti reggono. Il 31 ottobre scadono i termini per la presentazione di proposte di acquisto e il mese successivo si tornerà a parlare del prestito ponte pubblico da un miliardo (interessi inclusi) che va in scadenza.