Al check-in il personale di ausilio non c´era. E hanno perso l´aereo
Fiumicino, odissea di 2 disabili "Sette ore prima di partire"
Arrivati con un´ora e mezzo di anticipo sono stati lasciati soli in attesa al molo d´imbarco
CARLO PICOZZA
Roma-Alghero, "un biglietto chiamato desiderio" per due disabili sardi che ieri hanno aspettato sette ore nello scalo di Fiumicino prima di essere aiutati a imbarcarsi alla volta della loro isola. Nel frattempo, però, carta e penna alla mano e, negli uffici della polizia giudiziaria dell´aeroporto, hanno raccontato in una denuncia circostanziata la loro disavventura con annessi disservizi.
I due, Luca Puggioni e Luigi Beniamino Scarpa, che viaggiavano con altrettanti accompagnatori, hanno atteso a lungo l´arrivo dei dipendenti della società Eas, addetti ai servizi di ausilio al trasbordo dei portatori di handicap dal terminal all´aeromobile. Ignoti per ora i motivi del ritardo degli operatori Eas. Sta di fatto che quando sono arrivati, l´aereo, rimasto sulla pista un quarto d´ora di troppo rispetto all´orario di partenza, aveva ormai preso il volo.
«Alle 15.14», è il racconto di Puggioni e Scarpa, «eravamo agli sportelli per il check-in». Che i due fanno «con largo anticipo», visto che la partenza dell´aereo - per il volo Air One, l´AP 5520 - sul quale si sarebbero dovuti imbarcare, era prevista per le 16.45. Aspettano. «Dopo i controlli di routine per la sicurezza, con la carta d´imbarco alla mano, ci siamo recati con i nostri accompagnatori, dal check in al molo d´imbarco Alfa 1. Abbiamo seguito, insomma, le indicazioni del personale dell´Air One». Aspettano ancora. I minuti passano. Anche i quarti d´ora. Fino a sfondare l´orario di partenza previsto.
«Solo alle 17 e 5 si è presentato il personale della società Eas», continuano Puggioni e Scarpa. «Siamo, quindi, stati "presi in carico" per essere accompagnati sul carrello elevatore». Ma proprio sulla rotta per l´aeromobile arriva la notizia dell´avvenuto decollo che, questa volta tempestivamente, viene comunicato ai quattro sardi.
«Quanto ci è accaduto è inverosimile», commenta Luigi Beniamino Scarpa. «Chiediamo sia fatta piena luce sulla vicenda: vanno chiarite le cause all´origine del disservizio accertandone le colpe. Vogliamo che venga verificata l´esistenza di altre eventuali responsabilità che hanno prodotto disagi notevoli all´organizzazione del nostro tempo». Puggioni e Scarpa, con i loro accompagnatori, sono stati quindi indirizzati su un altro volo della stessa compagnia diretto ad Alghero. «Contro la nostra volontà e i nostri programmi», concludono i due, «siamo rimasti almeno sette ore in aeroporto ad aspettare di tornarcene a casa». (La Repubblica - Roma)
CIAO
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Fiumicino, odissea di 2 disabili "Sette ore prima di partire"
Arrivati con un´ora e mezzo di anticipo sono stati lasciati soli in attesa al molo d´imbarco
CARLO PICOZZA
Roma-Alghero, "un biglietto chiamato desiderio" per due disabili sardi che ieri hanno aspettato sette ore nello scalo di Fiumicino prima di essere aiutati a imbarcarsi alla volta della loro isola. Nel frattempo, però, carta e penna alla mano e, negli uffici della polizia giudiziaria dell´aeroporto, hanno raccontato in una denuncia circostanziata la loro disavventura con annessi disservizi.
I due, Luca Puggioni e Luigi Beniamino Scarpa, che viaggiavano con altrettanti accompagnatori, hanno atteso a lungo l´arrivo dei dipendenti della società Eas, addetti ai servizi di ausilio al trasbordo dei portatori di handicap dal terminal all´aeromobile. Ignoti per ora i motivi del ritardo degli operatori Eas. Sta di fatto che quando sono arrivati, l´aereo, rimasto sulla pista un quarto d´ora di troppo rispetto all´orario di partenza, aveva ormai preso il volo.
«Alle 15.14», è il racconto di Puggioni e Scarpa, «eravamo agli sportelli per il check-in». Che i due fanno «con largo anticipo», visto che la partenza dell´aereo - per il volo Air One, l´AP 5520 - sul quale si sarebbero dovuti imbarcare, era prevista per le 16.45. Aspettano. «Dopo i controlli di routine per la sicurezza, con la carta d´imbarco alla mano, ci siamo recati con i nostri accompagnatori, dal check in al molo d´imbarco Alfa 1. Abbiamo seguito, insomma, le indicazioni del personale dell´Air One». Aspettano ancora. I minuti passano. Anche i quarti d´ora. Fino a sfondare l´orario di partenza previsto.
«Solo alle 17 e 5 si è presentato il personale della società Eas», continuano Puggioni e Scarpa. «Siamo, quindi, stati "presi in carico" per essere accompagnati sul carrello elevatore». Ma proprio sulla rotta per l´aeromobile arriva la notizia dell´avvenuto decollo che, questa volta tempestivamente, viene comunicato ai quattro sardi.
«Quanto ci è accaduto è inverosimile», commenta Luigi Beniamino Scarpa. «Chiediamo sia fatta piena luce sulla vicenda: vanno chiarite le cause all´origine del disservizio accertandone le colpe. Vogliamo che venga verificata l´esistenza di altre eventuali responsabilità che hanno prodotto disagi notevoli all´organizzazione del nostro tempo». Puggioni e Scarpa, con i loro accompagnatori, sono stati quindi indirizzati su un altro volo della stessa compagnia diretto ad Alghero. «Contro la nostra volontà e i nostri programmi», concludono i due, «siamo rimasti almeno sette ore in aeroporto ad aspettare di tornarcene a casa». (La Repubblica - Roma)
CIAO
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