"Navette sprint o pista parallela"
Mantellassi: Peretola-Pisa ogni 30 minuti, altrimenti si cambia strategia
Martini: spiragli importanti Renzi: facciamo progetti per i prossimi 20 anni
ILARIA CIUTI
«L´aeroporto di Peretola può anche andare bene così com´è. Ma allora ci vuole una navetta di collegamento con l´aeroporto di Pisa ogni mezz´ora come in tutte le normali città tra il centro e gli scali fuori città», è la tesi del presidente della Camera di commercio Luca Mantellassi che parla di futuro di Firenze, di cose fatte e di altre da fare, di memoria storica coniugata a modernità, di progetti già avanzati da «non fermare in nessun caso», di «classe dirigente che deve avere una visione» e di collaborazione istituzioni-università-categorie economiche. Ne parla dopo avere tenuto la relazione economica sull´economia provinciale nel 2007 che ha qualche incertezza per il futuro ma è sostanzialmente di buona tenuta, nell´aula magna dell´università, per la consueta, annuale «giornata dell´economia» della Camera di commercio. Accanto a lui, il rettore Marinelli, il sindaco Domenici, il presidente della Provincia Renzi, il presidente di Unioncamere toscana Pierfrancesco Pacini.
Ecco, una delle infrastrutture destinate a aggiungere competitivià a Firenze è l´aeroporto. «Peccato che Firenze, Pisa, Grosseto, Ampugnano vadano ognuno per conto suo». rimpiange Mantellassi. E invece bisogna unire le forze. Prima di tutto il collegamento rapido. E, poi, «noi siamo disponibili a studiare l´integrazione societaria tra gli aeroporti di Pisa e Firenze, con pari dignità, senza che nessuno mangi l´altro. Ma se continua la serie dei no, allora bisogna pensare qualcosa di diverso per Firenze». Insomma o si fanno collegamenti e integrazione o, se deve restare da solo, si sviluppa lo scalo di Peretola. «Se la cosa migliore - conclude Mantellassi - è la pista parallela all´autostrada, i tecnici ci studino e facciamola».
Appena nominata, l´integrazione Peretola-Pisa scatena i commenti. «Adesso ci sono spiragli importanti», dice presidente della Regione Martini. «Disponibili a parlare con tutti», si autodefinisce il presidente di Adf Legnaioli. Ma quanto a collegamenti rapidi Firenze-aeroporto di Pisa sono più le polemiche che altro. Respinge l´idea che non ci siano l´assessore regionale Riccardo Conti: «Stiamo lavorando per migliorarli, presto alla stazione di Pisa ci sarà una banchina per le navette verso l´aeroporto». Ma si dovrà sempre cambiare. E Renzi, che interviene in aula magna dopo Mantellassi: «Ci illudiamo di poter dirigere i passeggeri dove vogliamo noi. Ma se vorranno andare a Bologna ci andranno». Renzi continua a puntare sullo sviluppo di Peretola e la pista parallela. Dice in generale: «Smettiamo di parlare solo della realizzazione di progetti pensati 20 anni fa, facciamone di nuovi per i prossimi 20 anni». Ma da un altro convegno, «Un piano per la Piana», organizzato sempre ieri da Quadrifoglio, il sindaco di Sesto Gianassi ribadisce il suo no alla nuova pista: «Alle nostre città serve ossigeno anche se c´è spazio non è detto lo si debba riempire». (La Repubblica - Firenze)
CIAO
_goa
Mantellassi: Peretola-Pisa ogni 30 minuti, altrimenti si cambia strategia
Martini: spiragli importanti Renzi: facciamo progetti per i prossimi 20 anni
ILARIA CIUTI
«L´aeroporto di Peretola può anche andare bene così com´è. Ma allora ci vuole una navetta di collegamento con l´aeroporto di Pisa ogni mezz´ora come in tutte le normali città tra il centro e gli scali fuori città», è la tesi del presidente della Camera di commercio Luca Mantellassi che parla di futuro di Firenze, di cose fatte e di altre da fare, di memoria storica coniugata a modernità, di progetti già avanzati da «non fermare in nessun caso», di «classe dirigente che deve avere una visione» e di collaborazione istituzioni-università-categorie economiche. Ne parla dopo avere tenuto la relazione economica sull´economia provinciale nel 2007 che ha qualche incertezza per il futuro ma è sostanzialmente di buona tenuta, nell´aula magna dell´università, per la consueta, annuale «giornata dell´economia» della Camera di commercio. Accanto a lui, il rettore Marinelli, il sindaco Domenici, il presidente della Provincia Renzi, il presidente di Unioncamere toscana Pierfrancesco Pacini.
Ecco, una delle infrastrutture destinate a aggiungere competitivià a Firenze è l´aeroporto. «Peccato che Firenze, Pisa, Grosseto, Ampugnano vadano ognuno per conto suo». rimpiange Mantellassi. E invece bisogna unire le forze. Prima di tutto il collegamento rapido. E, poi, «noi siamo disponibili a studiare l´integrazione societaria tra gli aeroporti di Pisa e Firenze, con pari dignità, senza che nessuno mangi l´altro. Ma se continua la serie dei no, allora bisogna pensare qualcosa di diverso per Firenze». Insomma o si fanno collegamenti e integrazione o, se deve restare da solo, si sviluppa lo scalo di Peretola. «Se la cosa migliore - conclude Mantellassi - è la pista parallela all´autostrada, i tecnici ci studino e facciamola».
Appena nominata, l´integrazione Peretola-Pisa scatena i commenti. «Adesso ci sono spiragli importanti», dice presidente della Regione Martini. «Disponibili a parlare con tutti», si autodefinisce il presidente di Adf Legnaioli. Ma quanto a collegamenti rapidi Firenze-aeroporto di Pisa sono più le polemiche che altro. Respinge l´idea che non ci siano l´assessore regionale Riccardo Conti: «Stiamo lavorando per migliorarli, presto alla stazione di Pisa ci sarà una banchina per le navette verso l´aeroporto». Ma si dovrà sempre cambiare. E Renzi, che interviene in aula magna dopo Mantellassi: «Ci illudiamo di poter dirigere i passeggeri dove vogliamo noi. Ma se vorranno andare a Bologna ci andranno». Renzi continua a puntare sullo sviluppo di Peretola e la pista parallela. Dice in generale: «Smettiamo di parlare solo della realizzazione di progetti pensati 20 anni fa, facciamone di nuovi per i prossimi 20 anni». Ma da un altro convegno, «Un piano per la Piana», organizzato sempre ieri da Quadrifoglio, il sindaco di Sesto Gianassi ribadisce il suo no alla nuova pista: «Alle nostre città serve ossigeno anche se c´è spazio non è detto lo si debba riempire». (La Repubblica - Firenze)
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