FILT, CIGL e ANPAC: nasce Associazione Piloti


Cadozzo

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18 Novembre 2008
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AEREI: FILT CGIL E ANPAC, NASCE ASSOCIAZIONE PILOTI

(AGI) - Roma, 28 lug. - Grandi manovre nel panorama della rappresentanza sindacale del trasporto aereo: e' nata oggi la nuova associazione dei piloti italiani Ipa (Italian Pilots Association) sostenuta dalla Filt Cgil e l'Anpac: le due organizzazioni sindacali invivitano tutti i loro iscritti (1600 piloti Anpac e i 100 della Cgil) ad iscriversi alla nuova associazione che punta a diventare la grande associazione professionale dei piloti. Associazione che sara' federata con la Filt-Cgil mente l'Anpac e' destinata a sciogliersi facendo confluire i propri iscrtitti nella nuova organizzazione che e' aperta a tutti i 'comandanti' e piloti come alle altre organizzazioni professionali e sindacati. A presentare l'iniziativa sono stati il segretario generale della Filt-Cgil, Franco Nasso, e il presidente dell'Anpac, Fabio Berti. L'associazione Ipa, promossa da un gruppo di comandanti e piloti delle principali compagnie aeree italiane, si pone l'obiettivo di riunificare la rappresentanza professionale e sindacale della categoria in tutte le aziende di trasporto aereo italiano, sia dell'aviazione civile sia dei servizi aerei di pubblica utilita'.

28/07/2009 - 14:22
 
:D
AEREI: FILT CGIL E ANPAC, NASCE ASSOCIAZIONE PILOTI

(AGI) - Roma, 28 lug. - Grandi manovre nel panorama della rappresentanza sindacale del trasporto aereo: e' nata oggi la nuova associazione dei piloti italiani Ipa (Italian Pilots Association) sostenuta dalla Filt Cgil e l'Anpac: le due organizzazioni sindacali invivitano tutti i loro iscritti (1600 piloti Anpac e i 100 della Cgil) ad iscriversi alla nuova associazione che punta a diventare la grande associazione professionale dei piloti. Associazione che sara' federata con la Filt-Cgil mente l'Anpac e' destinata a sciogliersi facendo confluire i propri iscrtitti nella nuova organizzazione che e' aperta a tutti i 'comandanti' e piloti come alle altre organizzazioni professionali e sindacati. A presentare l'iniziativa sono stati il segretario generale della Filt-Cgil, Franco Nasso, e il presidente dell'Anpac, Fabio Berti. L'associazione Ipa, promossa da un gruppo di comandanti e piloti delle principali compagnie aeree italiane, si pone l'obiettivo di riunificare la rappresentanza professionale e sindacale della categoria in tutte le aziende di trasporto aereo italiano, sia dell'aviazione civile sia dei servizi aerei di pubblica utilita'.

28/07/2009 - 14:22


Sono felice per loro... l'importante è che costringono Alitalia a farla funzionare.. per bene.. visto che al momento funziona malissimo...
 
Io ero rimasto all'unione ANPAC-UP. Ora, visto che ANPAC ha molto più seguito della CGIL (basti confrontare il numero dei piloti iscritti), perché questo avvicinamento alla CGIL che insieme agli altri confederali era stata tanto criticata da parte di ANPAC e UP? E' una conseguenza della maggiore attenzione data dal governo e dal management AZ ai confederali rispetto agli autonomi?
 
Io ero rimasto all'unione ANPAC-UP. Ora, visto che ANPAC ha molto più seguito della CGIL (basti confrontare il numero dei piloti iscritti), perché questo avvicinamento alla CGIL che insieme agli altri confederali era stata tanto criticata da parte di ANPAC e UP? E' una conseguenza della maggiore attenzione data dal governo e dal management AZ ai confederali rispetto agli autonomi?
Forse perchè l'azienda parla con i confederali,e non con l'anpac(da sola)?
La confluenza delle ass. profess. in CGIL era nell'aria da un pò e all'azienda la cosa non piace perchè improvvisamente i numeri cambierebbero,e il peso dei piloti in CGIL,finora nullo,aumenterebbe rapidamente
 
Da Dedalonews:

28 Luglio 2009 - 5:29 pm | di: G. AlegiAeronautica
A sorpresa nasce Italian Pilots Association, federata alla CGIL. Sparirà ANPAC.
«L’operazione è stata tenuta riservata per non creare polveroni che in questa fase non aiutano.» Così il presidente ANPAC Fabio Berti ha spiegato l’inedita alleanza con la FILT-CGIL per dare vita alla Italian Pilots Association (IPA), legata alla FILT da un patto federativo simboleggiato dalla presenza alla sua destra del segretario generale Franco Nasso. Una mossa a sorpresa che ribalta la tradizionale identità di ANPAC e ne seppellisce di fatto le prospettive di fusione con Unione Piloti e l’inserimento nella Confederazione Italiana dei Dirigenti e delle Alte Professionalità (CIDA). Berti conta ugualmente di traghettare nella nuova sigla tutti gli attuali iscritti di ANPAC, pari secondo il vice presidente Stefano De Carlo a 1.600 piloti. «I numeri verranno dalla validità dell’operazione. Se l’operazione è valida i piloti arriveranno», risponde Berti.
«ANPAC coglie in questo modo i vantaggi di una grande confederazione e FILT coglie i vantaggi di una associazione tecnico-professionale», dice più volte Berti per spiegare la logica dell’operazione. «Riteniamo che questa riunificazione aiuti anche un progetto generale per la rappresentanza che farebbe bene all’intero settore», chiosa Nasso. «Patto federativo vuol dire una cosa precisa: stare insieme e condividere.»
A confluenza finita «ANPAC non ci sarà più», specifica il suo presidente. La storica associazione professionale dei piloti nata nel 1952 e protagonista vent’anni dopo di una fiera lotta contro la FULAT confederale dovrebbe infatti sciogliersi secondo un percorso che Berti illustrerà al Consiglio Generale ed agli organi associativi, sostanzialmente esclusi dai contatti con FILT così come le altre sigle dei piloti. «Se avessimo coinvolto tutti l’operazione non sarebbe riuscita. Né mi risulta che gli altri ci abbiano informati di altre operazioni», spiega Berti. «Ma non è che non ho coinvolto nessuno. Ho informato le persone che so che hanno a cuore il futuro della categoria.» Qualsiasi sia la loro associazione di provenienza i piloti potranno comunque iscriversi individualmente a IPA.
Alla base della nuova strategia sta, sottolinea Nasso, la «valutazione comune delle condizioni di crisi del settore e dell’unificazione per dare maggiore capacità complessiva di rappresentanza a questo settore. Il patto federativo è frutto di una riflessione molto attenta». «Abbiamo voluto creare qualcosa da dove non è più possibile uscire», gli fa eco Berti per sottolineare la differenza rispetto alle precedenti federazioni regolarmente naufragate. «Non aver fatto subito l’unità ANPAC-UP è un fatto certamente negativo, ma non siamo stati noi a tirarci indietro», prosegue Berti. E aggiunge di trovare comunque «qualcosa di positivo» in quel fallimento, perchè ne è nata «l’integrazione tra una grande associazione professionale e un sindacato che ha grande esperienza e forza».
Nasso e Berti ripetono più volte che IPA non è una fusione ma un nuovo soggetto al quale ANPAC e FILT inviteranno i propri soci piloti ad aderire individualmente. La norma sarà la doppia tessera IPA/CGIL, ma sarà possibile avere solo quella professionale. Non ci saranno doppi contributi, ma in compenso IPA - in quanto legata ad un sindacato confederale firmatario del contrastatissimo contratto CAI - avrà diritto alle trattenute sindacali. Ancora più importante sarà il ritorno al tavolo delle trattative di una rappresentanza significativa dei piloti, sia pure inserita in una più ampia delegazione FILT. Questo, secondo i fondatori, dovrebbe garantire che vi arrivino gli obbiettivi della categoria, a partire dal contratto nazionale per superare la frammentazione frutto di una liberalizzazione sbagliata. «La competizione si svolge spesso sul terreno del costo del lavoro», aggiunge Nasso. «Oggi molti piloti sono delusi di non essere riusciti ad avere una rappresentanza unica», conclude Berti. «Un presidente forte, veramente forte, dei piloti deve parlare con la controparte avendo dietro mille voti».
Per la cronaca IPA è stata costituita stamattina in uno studio notarile a pochi metri dalla FILT. A fondarla sono stati sei piloti, equamente divisi tra ANPAC (per la cronaca: Francesco Bucca e Giampaolo Meotti, pensionati Alitalia, e Roberto Casotto, di Meridiana) e FILT (Paolo Carpenteri, Federico Leotta, di Alitalia, e Fabrizio Cuscito, di Air One). A questi si sono aggiunte subito le prime iscrizioni a titolo personale di alcuni altri piloti. Lo statuto, non disponibile durante la conferenza stampa, dovrebbe essere pubblicato sul sito IPA, non attivo ma già registrato con indirizzo e server dell’ANPAC. Da oggi scatta quindi la raccolta delle iscrizioni alla nuova associazione, mentre il 15 ottobre sarà avviata la procedura elettorale. Sino al termine delle elezioni IPA sarà gestita da un comitato di gestione, i cui nomi al momento non sono noti.
 
Forse perchè l'azienda parla con i confederali,e non con l'anpac(da sola)?

Appunto, mi ero risposto da solo :D :

ìE' una conseguenza della maggiore attenzione data dal governo e dal management AZ ai confederali rispetto agli autonomi?

Dopo tutte le critiche mosse da ANPAC ai confederali vedere questo avvicinamento fa un certo effetto. Personalmente, un po' mi spiace vedere sparire ANPAC, dopo tutti questi anni.
 
Perchè il nome in inglese?
capisco che sia la lingua internazionale standard del lavoro, ma in italiano non andava bene?

Ciao
Massimo
 
Rumors
La prima reazione dell'azienda è stata convocare ieri UP per un incontro informale pare che in cambio della firma di tutti gli accordi gli sia stata offerta una figurina dell'album panini.
Golabek il presidente di tutti eletto con meno di 300 voti su circa 1400 iscritti dichiarati ci sta pensando....
 
Spero vivamante che al centro della nuova sigla sindacale ci sia l'interesse di TUTTI i piloti Italiani, magari andando verso una piattaforma comune per chi svolge questo lavoro in Italia... Evitando damping e situazioni quali IG-GJ o AZ- AP.
 
Nuovo Sindacato Piloti

........................Non ho parole !! ............questi vendono anche la mamma pur di fare i comodi loro .



«L'operazione è stata tenuta riservata per non creare polveroni che in questa fase non aiutano.» Così il
presidente ANPAC Fabio Berti ha spiegato l'inedita alleanza con la FILT-CGIL per dare vita alla Italian Pilots
Association (IPA), legata alla FILT da un patto federativo simboleggiato dalla presenza alla sua destra del
segretario generale Franco Nasso. Una mossa a sorpresa che ribalta la tradizionale identità di ANPAC e ne
seppellisce di fatto le prospettive di fusione con Unione Piloti e l'inserimento nella Confederazione Italiana dei
Dirigenti e delle Alte Professionalità (CIDA). Berti conta ugualmente di traghettare nella nuova sigla tutti gli
attuali iscritti di ANPAC, pari secondo il vice presidente Stefano De Carlo a 1.600 piloti. «I numeri verranno
dalla validità dell'operazione. Se l'operazione è valida i piloti arriveranno», risponde Berti.
«ANPAC coglie in questo modo i vantaggi di una grande confederazione e FILT coglie i vantaggi di una
associazione tecnico-professionale», dice più volte Berti per spiegare la logica dell'operazione. «Riteniamo
che questa riunificazione aiuti anche un progetto generale per la rappresentanza che farebbe bene all'intero
settore», chiosa Nasso. «Patto federativo vuol dire una cosa precisa: stare insieme e condividere.»
A confluenza finita «ANPAC non ci sarà più», specifica il suo presidente. La storica associazione
professionale dei piloti nata nel 1952 e protagonista vent'anni dopo di una fiera lotta contro la FULAT
confederale dovrebbe infatti sciogliersi secondo un percorso che Berti illustrerà al Consiglio Generale ed agli
organi associativi, sostanzialmente esclusi dai contatti con FILT così come le altre sigle dei piloti. «Se
avessimo coinvolto tutti l'operazione non sarebbe riuscita. Né mi risulta che gli altri ci abbiano informati di
altre operazioni», spiega Berti. «Ma non è che non ho coinvolto nessuno. Ho informato le persone che so che
hanno a cuore il futuro della categoria.» Qualsiasi sia la loro associazione di provenienza i piloti potranno
comunque iscriversi individualmente a IPA.
Alla base della nuova strategia sta, sottolinea Nasso, la «valutazione comune delle condizioni di crisi del
settore e dell'unificazione per dare maggiore capacità complessiva di rappresentanza a questo settore. Il
patto federativo è frutto di una riflessione molto attenta». «Abbiamo voluto creare qualcosa da dove non è più
possibile uscire», gli fa eco Berti per sottolineare la differenza rispetto alle precedenti federazioni
regolarmente naufragate. «Non aver fatto subito l'unità ANPAC-UP è un fatto certamente negativo, ma non
siamo stati noi a tirarci indietro», prosegue Berti. E aggiunge di trovare comunque «qualcosa di positivo» in
quel fallimento, perchè ne è nata «l'integrazione tra una grande associazione professionale e un sindacato
che ha grande esperienza e forza».
Nasso e Berti ripetono più volte che IPA non è una fusione ma un nuovo soggetto al quale ANPAC e FILT
inviteranno i propri soci piloti ad aderire individualmente. La norma sarà la doppia tessera IPA/CGIL, ma sarà
possibile avere solo quella professionale. Non ci saranno doppi contributi, ma in compenso IPA - in quanto
legata ad un sindacato confederale firmatario del contrastatissimo contratto CAI - avrà diritto alle trattenute
sindacali. Ancora più importante sarà il ritorno al tavolo delle trattative di una rappresentanza significativa dei
piloti, sia pure inserita in una più ampia delegazione FILT. Questo, secondo i fondatori, dovrebbe garantire
che vi arrivino gli obbiettivi della categoria, a partire dal contratto nazionale per superare la frammentazione
frutto di una liberalizzazione sbagliata. «La competizione si svolge spesso sul terreno del costo del lavoro»,
aggiunge Nasso. «Oggi molti piloti sono delusi di non essere riusciti ad avere una rappresentanza unica»,
conclude Berti. «Un presidente forte, veramente forte, dei piloti deve parlare con la controparte avendo dietro
mille voti».
Per la cronaca IPA è stata costituita stamattina in uno studio notarile a pochi metri dalla FILT. A fondarla
sono stati sei piloti, equamente divisi tra ANPAC (per la cronaca: Francesco Bucca e Giampaolo Meotti,
pensionati Alitalia, e Roberto Casotto, di Meridiana) e FILT (Paolo Carpentieri, Francesco Leotta,
cassintegrati Alitalia, e Fabrizio Cuscito, di Air One). A questi si sono aggiunte subito le prime iscrizioni a
titolo personale di alcuni altri piloti. Lo statuto, non disponibile durante la conferenza stampa, dovrebbe
essere pubblicato sul sito IPA, non attivo ma già registrato con indirizzo e server dell'ANPAC. Da oggi scatta
quindi la raccolta delle iscrizioni alla nuova associazione, mentre il 15 ottobre sarà avviata la procedura
elettorale. Sino al termine delle elezioni IPA sarà gestita da un comitato di gestione, i cui nomi al momento
non sono noti.