Servizi a terra negli aeroporti: nuovo regolamento approvato d'urgenza
Scritto da G. Alegi in Aeronautica, 26 f 2011 @12:00
Tre anni di esperienza consolidata prima di operare sui grandi scali, disciplina del subappalto e dei consorzi
per individuare il soggetto certificato operante, rispetto del contratto collettivo nazionale e sanzioni per
inosservanza. Sono questi alcuni dei punti più importanti del nuovo regolamento ENAC per le società che
svolgono servizi di assistenza aeroportuale. Il regolamento è stato approvato e pubblicato d'urgenza dopo la
segnalazione di macroscopiche distorsioni sull'aeroporto di Fiumicino, dove il moltiplicarsi degli operatori -
giunti a sette - ha scatenato una corsa al ribasso dei prezzi con pesante impatto occupazionale.
A fare scalpore è stato il caso di Flight Care Italia, l'ex Aeroporti di Roma Handling, che nel 2010 ha messo in
cassa integrazione 85 persone e ha annunciato 250 licenziamenti. Ma si segnalano casi di aziende che, pur
operando in ambiente aeroportuale, avevano sedi e magazzini esterni privi dei requisiti di sicurezza. A
preoccupare i sindacati, al cui intervento non è forse estraneo il provvedimento urgente, è la sostanziale
disapplicazione della legge 18/1999, che garantiva al personale la conservazione del posto e del contratto in
caso di passaggio del lavoro ad altra società. La concorrenza, basata solo sul prezzo e forzata dall'ingresso
di soggetti talvolta poco esperti, spinge invece a condizioni ben diverse.
Di qui la rapida introduzione di criteri più stringenti per la certificazione e l'accesso al mercato dei prestatori di
servizi di assistenza a terra, con un più ampio coinvolgimento dei gestori aeroportuali. «Il nuovo regolamento
- spiega ENAC in una nota - contribuirà ad una maggiore selezione dell'ingresso al mercato dell'assistenza a
terra garantendo più stabilità, sicurezza e regolarità nell'espletamento dei servizi.»
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