FCO: mobilità per 242 addetti Flight Care e 3 voli LH cancellati


credo che la sostituzione dei lavoratori in sciopero sia leggerissimamente un comportamento antisindacale

Sarebbe antisindacale se Flightcare si affidasse a risorse alternative, ma LH (che di Flightcare è solo un cliente) avrebbe tutto il diritto di rivolgersi a un altro fornitore: difficile, tuttavia, organizzare un cambiamento del genere in poco tempo.
 
La vera vergogna di FCO è l'esistenza di sette società di handling!
 
zero fratto zero = zero

A mio giudizio il vero problema è la costante mancata applicazione della clausola presente sul contratto (Clausola Sociale) che prevede un riassorbimento ,almeno parziale, delle risorse di un Handler quando un altro gli porta via un Cliente.
Questo accade perchè non c'è la minima sorveglianza da Enac ed i sindacati sono probabilmente girati altrove.
Ora(ieri) dopo questo pandemonio Enac Roma emana un nuovo regolamento che ha il valore del primo e cioè zero se nessuno (Enac Roma stessa) non lo fa rispettare.
Oggi Enac DG emana il nuovo regolamento per i nuovi entranti della APT 2B : vale per i nuovi entranti ed ha lo stesso valore dei precedenti se nessuno lo controlla e ciè zero fratto zero.
 
mettere un limite a massimo 3 operatori sarebbe saggio per garantire dei servizi decenti.

Prima era cosi, c'erano ADR, EAS e Alitalia Airport che garantivano servizi di full handling. Ora è un disastro e spesso il personale non viene neanche adeguatamente formato e nei casi peggiori ci si affida all'improvvisazione!
 
Prima era cosi, c'erano ADR, EAS e Alitalia Airport che garantivano servizi di full handling. Ora è un disastro e spesso il personale non viene neanche adeguatamente formato e nei casi peggiori ci si affida all'improvvisazione!

Ma no, ma che dici... è così conveniente esternalizzare!
 
Potrebbe creare un oligopolio e comunque l'antitrust non credo vedrebbe bene una qualsiasi forma di voluta limitazione della concorenza.

non è un limite alla concorrenza, è un limite dettato dagli spazi aeroportuali per garantire l'erogazione di un servizio decente. Non a caso in altre nazioni Europee un limite simile c'è già su molti scali.
 
non è un limite alla concorrenza, è un limite dettato dagli spazi aeroportuali per garantire l'erogazione di un servizio decente. Non a caso in altre nazioni Europee un limite simile c'è già su molti scali.

Come fai a stabilire tra le 7 compagnie attualmente presenti quali cacciare? Ci saranno dei contratti da rispettare...
 
IO credo che il problema sia negli scarsi controlli sulla qualità dei servizi che vengono fatti dalle autorità competenti.
Se gli handlers aeroportuali fossero veramente soggetti a controlli sulla qualità del servizio prestato, non potrebbero fare a meno di avere mezzi e uomini sufficienti per il servizio stesso.
Purtroppo la mancanza di controlli e vere sanzioni, permetono agli operatori di tagliare sui costi.
Si dirà che purtroppo i costi bisogna tagliarli per far quadrare i conti, ma io dico che se una società decide di iniziare un servizio come quello di handler aeroportuale deve avere ben chiari quali debbano essere i costi ed i ricavi e soprattutto come garanatire un servizio minimo di qualità accettabile.
Purtroppo chi dovrebbe controllare e sanzionare, spesso chiude un occhio...:sconfortato:
 
Servizi a terra negli aeroporti: nuovo regolamento approvato d'urgenza
Scritto da G. Alegi in Aeronautica, 26 f 2011 @12:00
Tre anni di esperienza consolidata prima di operare sui grandi scali, disciplina del subappalto e dei consorzi
per individuare il soggetto certificato operante, rispetto del contratto collettivo nazionale e sanzioni per
inosservanza. Sono questi alcuni dei punti più importanti del nuovo regolamento ENAC per le società che
svolgono servizi di assistenza aeroportuale. Il regolamento è stato approvato e pubblicato d'urgenza dopo la
segnalazione di macroscopiche distorsioni sull'aeroporto di Fiumicino, dove il moltiplicarsi degli operatori -
giunti a sette - ha scatenato una corsa al ribasso dei prezzi con pesante impatto occupazionale.
A fare scalpore è stato il caso di Flight Care Italia, l'ex Aeroporti di Roma Handling, che nel 2010 ha messo in
cassa integrazione 85 persone e ha annunciato 250 licenziamenti. Ma si segnalano casi di aziende che, pur
operando in ambiente aeroportuale, avevano sedi e magazzini esterni privi dei requisiti di sicurezza. A
preoccupare i sindacati, al cui intervento non è forse estraneo il provvedimento urgente, è la sostanziale
disapplicazione della legge 18/1999, che garantiva al personale la conservazione del posto e del contratto in
caso di passaggio del lavoro ad altra società. La concorrenza, basata solo sul prezzo e forzata dall'ingresso
di soggetti talvolta poco esperti, spinge invece a condizioni ben diverse.
Di qui la rapida introduzione di criteri più stringenti per la certificazione e l'accesso al mercato dei prestatori di
servizi di assistenza a terra, con un più ampio coinvolgimento dei gestori aeroportuali. «Il nuovo regolamento
- spiega ENAC in una nota - contribuirà ad una maggiore selezione dell'ingresso al mercato dell'assistenza a
terra garantendo più stabilità, sicurezza e regolarità nell'espletamento dei servizi.»

http://www.dedalonews.it/it/index.p...roporti-nuovo-regolamento-approvato-durgenza/