Farmaco salvavita vietato sull´aereo donna a terra


maddoc

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13 Gennaio 2006
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Napoli, Campania.
www.euroflyvirtual.com
Citazione:Messaggio inserito da goafan

La denuncia di una signora non ammessa su un jet Air One

Farmaco salvavita vietato sull´aereo donna bloccata dall´antiterrorismo

"La sua medicina è liquida potrebbe essere esplosivo"

È in possesso di un regolare biglietto ma le disposizioni antiterrorismo le fanno perdere l´aereo dell´Air One. Solo dopo tre ore le viene accordato l´imbarco sul volo successivo. È accaduto ieri a Ilaria Giglio, un avvocato napoletano che, pur avendo un posto assegnato su un vettore in partenza da Capodichino per Genova alle 19.05, si è vista rifiutare l´accesso a bordo a causa di un flacone di medicinale. A contenuto liquido e quindi nel mirino dei controlli antiterrorismo contro gli esplosivi a bordo, ma regolarmente dichiarato alle autorità e custodito in una borsa-frigo. Per lei, affetta da una rara malattia congenita - l´angioedema ereditario da carenza di C1 inibitore (un enzima) - è un farmaco insostituibile che la mette al riparo da un´imprevedibile, improvvisa e letale reazione.
«Salvavita, perché la mancanza dell´enzima», riferisce, «potrebbe causarmi un gonfiore alla gola che potrebbe soffocarmi». Ma la spiegazione e la diagnosi certificata dal Nuovo Policlinico non sono bastate a convincere i funzionari della compagnia aerea. «Ho ribadito che la medicina», continua la donna, «mi viene erogata dal distretto sanitario senza prescrizione e dietro consegna di un modulo redatto dal mio medico curante. Nulla, volevano una ricetta che non ho mai avuto». Alla fine, quando la Giglio si avvia al posto di polizia, interviene un funzionario dell´Air One che le offre un posto sul volo delle 22 (per Torino, ma dirottato a Genova per nebbia). «Sul biglietto che avevo comprato», conclude, «la norma che vieta il trasporto di un farmaco salvavita non c´era. Ecco perché ho deciso di sporgere denuncia».
(giuseppe del bello.)

(La Repubblica - Napoli)

CIAO
_goa


ha fatto proprio bene a denunciarli; l'ignoranza è una brutta bestia[:307][:307][:307][:307][:307][:307]
 
i risultati non tardano a farsi vedere ( http://www.aviazionecivile.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=19386 )
... peccato che la stessa ENAC dice che è possibile COMUNQUE portare liquidi a bordo nel caso che: "trasportare, all’interno del bagaglio a mano, possibilmente limitandoli a quanto necessario per il viaggio aereo, medicinali e prodotti dietetici, come gli alimenti per bambini. Potrebbe essere necessario fornire prova dell’effettiva necessità ed autenticità di tali articoli;" cosa doveva fare la signora per convincerli? farsi venire una crisi sul momento e rischiare di morire?
 
Le regole sono regole..se occorre la ricetta per portare la medicina liquida, bisogna farsela fare prima.
Ma quanta fiscalità !!! Potevano risparmiarsi la brutta figura.

[V][V]

[:306]
 
la normativa parla di "prova dell'effettiva necessità" il che non vuol dire per forza che sia una ricetta di un medico
 
...questa mi sa di discussione degenerata, probabilmente dovuta all'eccesso di zelo di chi controlla e alla fretta, ma non vedo perché arrivare a tanto...mi scuso per l'ignoranza, ma in un aeroporto non c'è una posto di pronto soccorso che potrebbe in questi casi aiutare sia i controllori che i controllati?
 
Citazione:Messaggio inserito da mariopicone

...questa mi sa di discussione degenerata, probabilmente dovuta all'eccesso di zelo di chi controlla e alla fretta, ma non vedo perché arrivare a tanto...mi scuso per l'ignoranza, ma in un aeroporto non c'è una posto di pronto soccorso che potrebbe in questi casi aiutare sia i controllori che i controllati?

non so... dubito che il personale presente in aeroporto abbia le conoscenze adatte ( a Bologna spesso ci sono dei volontari della Croce Rossa che, con tutto il mio rispetto, certe cose non possono saperle)

siccome hanno inventato i fax e i telefoni... una telefonata al medico curante o al presidio sanitario del policlinico e una dichiarazione via fax....
 
Essendo parte in causa devo fare alcune precisazioni.
In primis a Bologna c'è personale professionista con 2 medici sempre in servizio; l'apporto del personale volontario è minimo e comunque sempre in affiancamento a professionisti.
E' stato il primo aeroporto a dotarsi di DAE, defibrillatori semiautomatici e tra le altre cose proprio lì c'è stato il primo caso di rinimazione con successo nell'ambito del progetto pronto blu della città di Bologna che prevede la disclocazione di DAE in vari punti sensibili della città.
Per la vocazione sanitaria della città di Bologna e il frequente via vai di pazienti anche in condizioni critiche via aerea, non vi sono stati mai problemi e l'appoggio del personale medico e paramedico è sempre costante come nel caso di farmaci salvavita da portare a bordo, siano essi sotto forma liquida, siringhe o altro.
A Genova qualcuno ha sicuramente "toppato", bastavano poche verifiche e interessare il personale medico del pronto soccorso, soprattutto nel caso di una farmaco salvavita.
 
Citazione:Messaggio inserito da kingair28

Essendo parte in causa devo fare alcune precisazioni.
In primis a Bologna c'è personale professionista con 2 medici sempre in servizio; l'apporto del personale volontario è minimo e comunque sempre in affiancamento a professionisti.
E' stato il primo aeroporto a dotarsi di DAE, defibrillatori semiautomatici e tra le altre cose proprio lì c'è stato il primo caso di rinimazione con successo nell'ambito del progetto pronto blu della città di Bologna che prevede la disclocazione di DAE in vari punti sensibili della città.
Per la vocazione sanitaria della città di Bologna e il frequente via vai di pazienti anche in condizioni critiche via aerea, non vi sono stati mai problemi e l'appoggio del personale medico e paramedico è sempre costante come nel caso di farmaci salvavita da portare a bordo, siano essi sotto forma liquida, siringhe o altro.
A Genova qualcuno ha sicuramente "toppato", bastavano poche verifiche e interessare il personale medico del pronto soccorso, soprattutto nel caso di una farmaco salvavita.

scusate per l'imprecisione... pensavo che fosse diverso... mi sono basato sui racconti di un'amica della CRI che spesso è proprio in Aeroporto ma si vede che ho capito male


Chiedo venia... e sono contento di essere stato corretto
 
Citazione:Messaggio inserito da kingair28

Essendo parte in causa devo fare alcune precisazioni.
In primis a Bologna c'è personale professionista con 2 medici sempre in servizio; l'apporto del personale volontario è minimo e comunque sempre in affiancamento a professionisti.
E' stato il primo aeroporto a dotarsi di DAE, defibrillatori semiautomatici e tra le altre cose proprio lì c'è stato il primo caso di rinimazione con successo nell'ambito del progetto pronto blu della città di Bologna che prevede la disclocazione di DAE in vari punti sensibili della città.
Per la vocazione sanitaria della città di Bologna e il frequente via vai di pazienti anche in condizioni critiche via aerea, non vi sono stati mai problemi e l'appoggio del personale medico e paramedico è sempre costante come nel caso di farmaci salvavita da portare a bordo, siano essi sotto forma liquida, siringhe o altro.
A Genova qualcuno ha sicuramente "toppato", bastavano poche verifiche e interessare il personale medico del pronto soccorso, soprattutto nel caso di una farmaco salvavita.

grazie kingair, allora non mi sbagliavo nel mio post precedente: anche io prendo farmaci e non vorrei trovarmi in una situazione di questo tipo. non sempre è possibile portarsi dietro la prescrizione medica, che peraltro sarebbe facilissima da contraffare.
oltre a ciò non capisco che liquido altamente pericoloso si potrebbe portare a bordo in una boccetta di pochi ml. di farmaco...

siamo sempre lì, il terrorismo purtroppo danneggia tutti, e crea disagi oltre che tragedie. ma non si dovrebbero in qualche modo rivedere le norme sui farmaci a bordo?

è chiaro che tutte queste regole tendono a impedire fatti gravi, e sono d'accordo, ma è pur vero che il malintenzionato terrorista si adeguerà e sperimenterà altri metodi per colpire, purtroppo.
 
Confermo che la situazione a Forlì è diversa.
Ricapitolando, in primis occorre presentarsi con la maggior documentazione medica possibile, magari contattando la compagnia in precedenza.
Nel dubbio verifiche di ordine medico in prima battuta, associate a polizia e security. C'è anche la possibilità di affidare all'equipaggio i farmaci, con le siringhe la cosa avviene spesso.
Insomma con informazione e anche un briciolo di professionalità sono problemi risolvibili, d'altro canto ci sono anche molti casi di passeggeri distratti (che magari ti lasciano le medicine in valigia.....col volo in ritardo) e disinformati. Resta il problema su che piano mettere la salute e la security, senza voler fare una scala gerarchica sono convinto che possano coesitere.
 
Il problema è che - giustamente - spesso i medici del punto di Pronto Soccorso si rifiutano di rilasciare dichiarazioni di abilità al volo o di necessità di medicinali perchè non sono in grado di valutare l'anamnesi del paziente con una visita fatta in pochi minuti.
 
Vero anche quello dell'idoneità, ma se c'è una valida documentazione e con opportune verifiche si può fare, ma va da se che se un passeggero ha di questi problemi, il certificato lo deve avere prima.
Non avendo supporti validi è chiaro che si preferisce non concedere idoneità, ma d'altra parte è anche abbastanza semplice via telafono, fax o quant'altro fare le opportune verifiche.
 
Citazione:Messaggio inserito da mariopicone

è chiaro che tutte queste regole tendono a impedire fatti gravi, e sono d'accordo, ma è pur vero che il malintenzionato terrorista si adeguerà e sperimenterà altri metodi per colpire, purtroppo.
Ma infatti!
Dipende tutto da chi fa i controlli. Per esempio in Germania mi hanno fatto passare una bottiglia d'acqua da mezzo litro, perchè serviva per mia figlia di un anno e mezzo. Ma mi hanno fatto passare il passeggino sotto i raggi x.
A CTA mi hanno fatto storie per la bottiglia e per una confezione di cannoli (poi fatta passare) ma il passeggino me lo hanno fatto passare sotto il metal detector, che ovviamente ha suonato, senza controllarlo. Potevo tranquillamente averci nascosto un coltello...
 
quoto I-Ford, questa mi sa tanto di trappola. Onde evitare malintesi... sfortunatamente inevitabili quando si e' ignoranti in materia, la signora poteva procurarsi della documentazione. Certamente non sarebbe stata emessa dal medico curante dopo una visita di 5 minuti. Si presuppone che sia una condizione congenita controllata da anni.
 
Sarebbe curioso sapere chi ha autorizzato Repubblica a divulgare la malattia della signora, in quanto si tratta di un dato strettamente personale.
 
Citazione:Messaggio inserito da Nicola_LIMF

Sarebbe curioso sapere chi ha autorizzato Repubblica a divulgare la malattia della signora, in quanto si tratta di un dato strettamente personale.
Se è stata lei stessa a dichiararla è diritto di cronaca.
 
Si certo, in tale caso ci mancherebbe. Non ne ero sicurissimo leggendo l'articolo, ma in effetti riguardandolo le cose potrebbero essere andate come dici tu.

Ciao!

Nicola