Esplode la bolla aeroportuale padana?

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Vi propongo questa lettura, di cui mi interessano i vostri commenti.

Spero che non s'inneschi una delle solite diatribe sterili MXP VS LIN.





Esplode la bolla aeroportuale padana?

In una lettera aperta del presidente Uni.Co.Mal, al segretario Cisl Trasporti varesino, la mesta vicenda dell'hub Malpensa, e le tristi (?)prospettive future (f.b.)

Lettera aperta a Dario Grilanda, Segretario provinciale Fit Cisl Varese

Egregio Segretario provinciale,
leggo su “Varese news” il Suo intervento: Malpensa deve avere il ruolo per cui è stata creata e, naturalmente, non mi stupisco più: non è la prima volta che vengono scritte queste deformazioni della realtà, così come non è la prima volta che abbiamo (l’Unione dei Comitati e le altre Associazioni) l’opportunità di smentirle.
Per assurdo la Sua asserzione è, anche da noi, fortemente sostenuta, nel senso della lettera del Piano Regolatore Generale Aeroportuale (P.R.G.A.) di Malpensa, il quale definisce l’ampliamento dell’aeroporto con funzione point to point e non hub. Stabilisce inoltre la crescita di Malpensa fino al limite di traffico di 12 milioni di passeggeri/anno “senza limitare la capacità operativadell’aeroporto di Milano-Linate”.
In questo senso anche noi diciamo che Malpensa deve avere il ruolo per cui è stata creata.
In conseguenza dei Decreti Burlando e di altre manovre spregiudicate, cioè gli spostamenti di voli (oltre che da Linate) da Fiumicino e da altri aeroporti del Nord, si è tentato di attribuire a Malpensa un altro ruolo: quello dell’hub che non c’è.

Questo ruolo contro il P.R.G.A. ha costretto 87 sindaci delle province di Varese, Novara e Milano a proclamare sul giornale “Ticinia” una manifestazione “Contro i soprusi e le illegalità di Malpensa”. Questo aeroporto, non è stato sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale, malgrado fosse dovuta e tuttora non viene sottoposto a V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) malgrado venisse sbandierata (prima della pubblicazione dell’attuale Piano industriale di Alitalia) la volontà di incrementare il traffico fino a 40 milioni di passeggeri ed oltre.
Numerose pubblicazioni, studi, convegni e la V.A.S. redatta dal Parco del Ticino hanno dimostrato che un tale aeroporto non è compatibile con questo territorio e, quindi, fa danno alla salute degli abitanti e, anche, dei lavoratori di Malpensa. Questo perchè, se è vero che gli abitanti dell’intorno aeroportuale (500.000 cittadini) respirano aria inquinata, non è che invece i lavoratori, per pochi e faticati Euro, respirano altro.

Ella sa bene che l’affermazione: “ il 70 per cento dei biglietti è staccato nel Nord Italia” è un’affermazione che non corrisponde al vero in quanto si tratta, forse, dei soli biglietti businessclass, quindi qualche per cento del totale. E come mai Fiumicino muove 30 milioni di passeggeri, ottavo nella classifica europea, e Malpensa con “solo” 20 milioni, è al quattordicesimo posto?
Ora Alitalia riporta a Fiumicino 20 voli del lungo raggio, li riporta da dove sono venuti e, di conseguenza, 134 voli feeder (corto raggio), a Malpensa non servono più: Lei, che si occupa di trasporti, capisce meglio di noi che è una razionalizzazione, capisce che, con questo piano, forse, la privatizzazione avrà successo: l’alternativa, sempre pronta, è solo il fallimento.
Noi diciamo: portare il servizio dove c’è l’utenza. Nel Nord ci sono 13 aeroporti, uno ogni 50 km., che realizzano, per l’utenza, un servizio migliore del sistema malpensocentrico.

Certo il piano di Alitalia crea un pesante problema occupazionale ma, secondo noi, conoscendone e condividendone le ragioni, per il Sindacato questo sarebbe il momento di indicare finalmente al Paese i responsabili di questa situazione: tutti quelli che hanno sostenuto le strategie pro-Malpensa degli anni recenti, strategie contrarie all’interesse nazionale.
L’alta concentrazione sia di voli che di lavoratori di Malpensa ha gonfiato una bolla destinata a scoppiare.
Siamo ora al punto in cui la bolla scoppia facendo pagare ai più deboli o, nella migliore delle ipotesi, ai contribuenti, gli errori di politici e amministratori.

Nel salutarLa, Le propongo la visita di:
http://www.unicomal.blogspot.com/
il blog per la decrescita felice di Malpensa
Gallarate, 4 dicembre 2007
UNI.CO.MAL. Lombardia

Il Presidente
Beppe Balzarini


Fonte:
http://eddyburg.it/article/articleview/10241/0/117/



PS: spero non se ne sia già discusso in precedenza.. in tal caso non me ne vogliate.

[:306]
 
Articoli-spazzatura. Gente che capisce nulla di aviazione e che normalmente fa fatica a comprendere i passaggi più logici continua a "vomitare" cavolate. Malpensa è stata costruita perché ci si è accorti (all'alba degli anni '80-'90) che Milano aveva bisogno di un aeroporto decisamente più grande e dignitoso, con possibilità di sviluppo (cosa che Linate ormai non ha più), per spostare gran parte del traffico gestito da LIN. Sappiamo poi tutti com'è andata a finire.

Secondo punto: I confronti in milioni di passeggeri tra MXP ed FCO si potranno fare nel momento in cui Air One, Meridiana, WindJet e altre si trasferiranno a MXP.
 
Io dico solo che mi sembra un grande spreco per una struttura come malpensa dover finire a giocare il ruolo di grande aeroporto cittadino piuttosto che di hub europeo.
Se malpensa deve ricoprire il ruolo per il quale è stata creata, allora che si pensi seriamente una volta tanto quali sono stati gli errori del passato, quali sono le potenzialità, e ci si muova in un'ottica di sviluppo, non di diminuzione!
A che servono aeroporti nel nord italia ogni 50 km se alla fine non c'è un hub di riferimento nelle vicinanze?
 
Citazione:Messaggio inserito da goaT2

Io dico solo che mi sembra un grande spreco per una struttura come malpensa dover finire a giocare il ruolo di grande aeroporto cittadino piuttosto che di hub europeo.
Se malpensa deve ricoprire il ruolo per il quale è stata creata, allora che si pensi seriamente una volta tanto quali sono stati gli errori del passato, quali sono le potenzialità, e ci si muova in un'ottica di sviluppo, non di diminuzione!
A che servono aeroporti nel nord italia ogni 50 km se alla fine non c'è un hub di riferimento nelle vicinanze?

Secondo me il grosso problema è che, mancando un hub di riferimento in una zona dove effettivamente c'era la necessità, il territtorio si è attrezzato diversamente e così si sono affermati e consolidati tutti i vari scali intorno a MXP. Questo A differenza di FCO, dove l'hub è molto più vecchio ed infatti c'è praticamente terra bruciata nell'arco di 200 km. Poi quando l'hub di MXP è nato non è che si siano fatti grandi sforzi per cercare di invertire una situazione ormai consolidata, la stessa Milano ha dato il buon esempio. Quindi i vari aeroporti da X milioni di pax/anno sono solo la conseguenza di tutti gli errori che si sono fatti in passato e della non volontà di rimediarvi.
 
Basta con questi attacchi a Malpensa.
La politica si impegni per lo sviluppo dell'Hub che è indispensabile per la parte produttiva del paese.
Linate va limitato al ruolo di city airport così malpensa potrà finalmente diventare un vero Hub in barba a tutti i suoi denigratori!