Biglietti gratis online per errore, scatta la corsa all'acquisto e United Airlines lascia correre
NEW YORK – Troppo bello per essere vero! Biglietti andata e ritorno fra le principali città americane a costo zero. Ai passeggeri si chiedeva di sborsare solamente le tasse aeroportuali, quindi una cifra al massimo di dieci dollari. L’offerta della United è comparsa sul sito della linea aerea giovedì pomeriggio, e moltissimi si sono buttati a capofitto: un cliente ha comprato ben dieci biglietti andata e ritorno da Washington per le Hawaii per un totale di soli cento dollari. Un altro si è accaparrato un Boston-San Jose (California) a dieci dollari, e un altro ancora un Minneapolis-Washington a sette dollari e mezzo.
La linea aerea ha chiuso le prenotazioni on-line non appena si è accorta di quel che stava succedendo. E ha confermato che si è trattato di “un errore umano”. Non vorremmo essere nei panni dell’umano che ha commesso l’errore, considerato che ora centinaia di passeggeri stanno facendo pressioni sulla United perché mantenga l’impegno preso con la prenotazione on-line. I clienti hanno tanto di ricevuta di carta di credito a riprova che l’acquisto - anche se a zero guadagno per la United - è effettivamente avvenuto. E stanno esprimendo il loro pensiero attraverso una pioggia di messaggini Tweet: “Non capisco perché è costato così poco, ma ora dovrete onorare l’impegno” twitta un passeggero che ha comprato un volo Washington-Austin (Texas) a 2 dollari e mezzo.
In genere, l’esperienza ha provato che rifiutare di accettare i biglietti venduti per errore a costi stracciati causa proteste e malumore che per la linea aerea risultano molto dannose. Evidentemente la United ha fatto esattamente questo ragionamento, tant’è che ieri sera – tramite un tweet – ha confermato che onorerà gli impegni: “Abbiamo studiato l’errore di ieri, e abbiamo deciso di onorare i biglietti relativi a questa speciale circostanza” ha annunciato la linea aerea, fiduciosa che la pubblicità positiva che ricaverà da questo gesto coprirà la perdita.