Emirates: in arrivo nuovi ordini per espandere la flotta


Procede che io sappia. Se non ricordo male la Emirates però rimarrà al vecchio aeroporto, che dovrebbe diventare ad uso esclusivo suo, visto che comunque è più vicino al centro.
Se pensiamo che a un centinaio di km da DXB c'è Sharjah che fa un 5 mil di pax, che AUH è a 120km circa... non c'è che dire: fregherà poco che l'Australia faccia il doppio degli abitanti della Lombardia, che..che.. ma di fatto gli UAE (con EK e EY, più altre minori) sono una testa di ponte incredibile verso l'Australasia.
Senza contare le potenzialità ancora inespresse da QR che mira ad affiancarsi alle "cugine". E mi sa che anche Turkish si muove sulla stessa strategia.
Segnale evidente che il baricentro si è spostato verso Est.
 
a quanti ordini porterenno il 380...a 200:D
OT rik puoi vedere a chi è stato intitolato il nuovo 330 alitalia, visto che si vede in una foto che lo hanno già scritto? grazie

Lo siento:

Sorry, non ho la possibilita' di andarlo a vedere da vicino...! A parte che in questi giorni c'e' un'ondata di scioperi e non so neanche se riusciro' ad entrare in ufficio, qui bloccano tutto!
 
Il governo di Dubai ha avuto dei problemi finanziari durante la crisi economica e ha chiesto dei prestiti alla molto piu' ricca Abu Dhabi per continuare i mega progetti in corso. Emirates non è stata toccata dalla crisi di Dubai e i fondamentali e le prospettive di crescita della compagnia aerea sono buoni

Che azioni mi suggerisci di acquistare?
Come sarà il tasso di cambio euro/dollaro tra 5 anni?
E il barile di petrolio?

Scusate l'OT ma un guru finanziario che spara sentenze simili con una sicurezza tale non me lo posso lasciare sfuggire...
 
Non intendo loro direttamente, ma chi gli permette di fare tutto ciò che vogliono....
Io credo che a volte le colpe siano invece di chi non fa nulla...per contrastare la concorrenza sul loro stesso terreno, cioè chi poi si atteggia a vittima anzichè tirarsi su le maniche.
Altrimenti diventa, in senso lato, assistenzialismo e mercato drogato.
Cosa dovrebbero fare (e chi) per NON permettere loro di portare avanti i propri piani di sviluppo?
 
Io credo che a volte le colpe siano invece di chi non fa nulla...per contrastare la concorrenza sul loro stesso terreno, cioè chi poi si atteggia a vittima anzichè tirarsi su le maniche.
Altrimenti diventa, in senso lato, assistenzialismo e mercato drogato.
Cosa dovrebbero fare (e chi) per NON permettere loro di portare avanti i propri piani di sviluppo?
per capire se sono o meno la rovina dell' aviazione, bisognerebbe conoscere i bilanci delle varie EK etc; non sono un esperto, ma mi pare che Ek non sia ua compagnia quotata, e non so dove si potrebbero reperire indicatori di bilancio per valutare se queste compagnie si reggono da sole sulle loro gambe, o se funzionano grazie ai petrodollari soltanto, con un orizzonte di break-even all' infinito....
 
Per capire ho bisogno di un aiuto, sono come ho già scritto appassionato ma sommamente ignorante di questioni di aeronautica. Ho davanti agli occhi esempi di compagnie, non solo europee, spazzate via dal mercato in quanto esempi di gestione che ineluttabilmente avrebbe portato al fallimento, e magari riesumate ma con organizzazioni e processi totalmente diversi .Non sarà che invece EK, in ragione di ottimizzazione di flussi finanziari ed economici, particolare attenzione al core business senza deviazioni, bilanciamento tra risorse umane ed effettive necessità, in altre parole in ragione di una gestione oculata, riesca a raggiungere dei risultati particolarmente lusinghieri? Certo, il tutto non prescindendo da aiuti e finanziamenti. Ma anche sotto questo aspetto, i finanziamenti, soprattutto privati, si trovano più facilmente se il business plan dimostra una gestione redditizia. La mia non è polemica, sia chiaro, è solo voglia di capire.

Hai sunteggiato meglio i miei concetti...
Abbiamo visto tutti le varie distrazioni di tante compagnie europee, con tentativi di fare sottocompagnia low-cost o low-fare, pensare alla grande essendo piccoli, inventarsi fantasie commerciali, improbabili collegamenti clientelari, fondersi, dividersi, allearsi, dipingere le code degli aerei secondo discutibili velleità artistiche e culturali, acquistare flotte di aerei secondo i pareri di qualche illuminato consulente, magari pure interessato.
Chi più ne ha, più ne metta. Non ho volutamente fatto nomi, perchè questi esempi abbracciano un ampio spettro di compagnie del nostro continente.
EK non mi sembra aver fatto tutto ciò. Stanno inziando a prendere piede anche nel Golfo le low-cost, ma in modo autonomo.