EasyJet in aiuto di Malpensa
La compagnia low cost britannica annuncia: «Copriremo i buchi lasciati dagli italiani sulle rotte europee». In arrivo otto nuovi aerei.
Al posto dell’Alitalia, da Malpensa si volerà low cost. «Abbiamo intenzione di prenderne il posto sui voli a breve raggio. E copriremo tutti i vuoti lasciati dalla compagnia italiana» annuncia Andrew Harrison, amministratore delegato della britannica EasyJet, che con otto aerei di base nello scalo lombardo è già la seconda compagnia operante su Malpensa: 2 milioni di passeggeri nel 2007. «Entro gennaio 2009 arriveremo a 16 aerei e raddoppieremo anche i passeggeri, superando 4 milioni di transiti a Malpensa» aggiunge Harrison.
L’EasyJet copre già 20 rotte dal terminal 2 di Malpensa (14 internazionali e 6 italiane) e la compagnia guidata dal cinquantenne manager inglese anticipa che ci sarà «un nuovo aereo in più da marzo e altri due da giugno: quindi avremo nuove rotte da Malpensa».
Anche intercontinentali? «No, EasyJet si concentrerà sempre sui voli europei. Per rimanere una compagnia low cost occorre fare solo una cosa ma farla bene, oltre che acquistare velivoli con bassi costi di carburante e di manutenzione» sostiene Harrison. Che non svela le nuove destinazioni «per non dare informazioni alla concorrenza», ma polemizza proprio con la rivale Ryanair che ha proposto senza successo una partnership con l’aeroporto di Malpensa: «Fanno solo affermazioni per avere titoli sui giornali. Quanti aerei ha Ryanair a Malpensa? Nessuno. Mentre noi ci siamo già, con ingenti investimenti: 650 milioni di euro per i nostri 16 aerei nell’aeroporto lombardo, la stessa cifra che spenderebbe l’Air France per comprare l’Alitalia».
L’EasyJet vanta ottimi rapporti con la Sea, la società che gestisce Malpensa e Linate, ma Harrison sottolinea che «l’aeroporto deve dare lo stesso trattamento alla Ryanair e all’EasyJet, lo impone la legge e vale per tutte le compagnie».
Insomma, niente sconti aeroportuali per lo sviluppo di quella che il manager definisce «già la quarta compagnia aerea come numero di passeggeri in Europa, pur avendo solo 12 anni di vita» e che entro il 2012 punta quasi a raddoppiare la flotta avendo «in ordine altri 120 aerei, tutti Airbus A 319, oltre agli attuali 137». La scelta di avere tutti aerei dello stesso tipo consente ulteriori risparmi: «Abbiamo ancora 30 Boeing 737 ma li sostituiremo entro 5 anni con gli Airbus A 319. E soprattutto l’età media dei nostri aerei è di 2,5 anni: la flotta più giovane d’Europa».
In sintesi, la ricetta dell’EasyJet sembra semplice: «Ogni nostro aereo vola tanto, in media 11,5 ore al giorno, ed è pieno all’85 per cento; realizziamo tramite internet il 98 per cento delle vendite; e ci impegniamo a fondo per avere i migliori rapporti con i nostri 6 mila dipendenti. Un circolo virtuoso che ci consente di abbassare le tariffe».
Un giorno farete il Milano-Roma? «Per questo volo avremmo bisogno di una presenza su Linate, aeroporto al momento congestionato. Ma la concorrenza fa bene a tutti, e noi non annunciamo in anticipo quando una nostra nuova rotta sarà operativa». Insomma, i voli low cost Milano-Roma li scopriremo solo volando. Panorama
La compagnia low cost britannica annuncia: «Copriremo i buchi lasciati dagli italiani sulle rotte europee». In arrivo otto nuovi aerei.
Al posto dell’Alitalia, da Malpensa si volerà low cost. «Abbiamo intenzione di prenderne il posto sui voli a breve raggio. E copriremo tutti i vuoti lasciati dalla compagnia italiana» annuncia Andrew Harrison, amministratore delegato della britannica EasyJet, che con otto aerei di base nello scalo lombardo è già la seconda compagnia operante su Malpensa: 2 milioni di passeggeri nel 2007. «Entro gennaio 2009 arriveremo a 16 aerei e raddoppieremo anche i passeggeri, superando 4 milioni di transiti a Malpensa» aggiunge Harrison.
L’EasyJet copre già 20 rotte dal terminal 2 di Malpensa (14 internazionali e 6 italiane) e la compagnia guidata dal cinquantenne manager inglese anticipa che ci sarà «un nuovo aereo in più da marzo e altri due da giugno: quindi avremo nuove rotte da Malpensa».
Anche intercontinentali? «No, EasyJet si concentrerà sempre sui voli europei. Per rimanere una compagnia low cost occorre fare solo una cosa ma farla bene, oltre che acquistare velivoli con bassi costi di carburante e di manutenzione» sostiene Harrison. Che non svela le nuove destinazioni «per non dare informazioni alla concorrenza», ma polemizza proprio con la rivale Ryanair che ha proposto senza successo una partnership con l’aeroporto di Malpensa: «Fanno solo affermazioni per avere titoli sui giornali. Quanti aerei ha Ryanair a Malpensa? Nessuno. Mentre noi ci siamo già, con ingenti investimenti: 650 milioni di euro per i nostri 16 aerei nell’aeroporto lombardo, la stessa cifra che spenderebbe l’Air France per comprare l’Alitalia».
L’EasyJet vanta ottimi rapporti con la Sea, la società che gestisce Malpensa e Linate, ma Harrison sottolinea che «l’aeroporto deve dare lo stesso trattamento alla Ryanair e all’EasyJet, lo impone la legge e vale per tutte le compagnie».
Insomma, niente sconti aeroportuali per lo sviluppo di quella che il manager definisce «già la quarta compagnia aerea come numero di passeggeri in Europa, pur avendo solo 12 anni di vita» e che entro il 2012 punta quasi a raddoppiare la flotta avendo «in ordine altri 120 aerei, tutti Airbus A 319, oltre agli attuali 137». La scelta di avere tutti aerei dello stesso tipo consente ulteriori risparmi: «Abbiamo ancora 30 Boeing 737 ma li sostituiremo entro 5 anni con gli Airbus A 319. E soprattutto l’età media dei nostri aerei è di 2,5 anni: la flotta più giovane d’Europa».
In sintesi, la ricetta dell’EasyJet sembra semplice: «Ogni nostro aereo vola tanto, in media 11,5 ore al giorno, ed è pieno all’85 per cento; realizziamo tramite internet il 98 per cento delle vendite; e ci impegniamo a fondo per avere i migliori rapporti con i nostri 6 mila dipendenti. Un circolo virtuoso che ci consente di abbassare le tariffe».
Un giorno farete il Milano-Roma? «Per questo volo avremmo bisogno di una presenza su Linate, aeroporto al momento congestionato. Ma la concorrenza fa bene a tutti, e noi non annunciamo in anticipo quando una nostra nuova rotta sarà operativa». Insomma, i voli low cost Milano-Roma li scopriremo solo volando. Panorama