Era uno dei proprietari dell'Excalibur di Belluno. R.I.P.
TREVISO - È stata individuata da un elicottero dei vigili del fuoco la carcassa dell'ultraleggero scomparso dopo il decollo da San Marino e caduto in Veneto. Si trova ad est del monte Torresel, nel Trevigiano, nella zona del passo San Boldo, a circa 1.100 metri di quota. Si tratta di una zona particolarmente impervia con una fitta vegetazione. Fra i rottami anche il cadavere del pilota, il 57enne bellunese Bruno De Dea.
L'ultraleggero è spezzato in due tronconi e il cadavere del pilota risulta incastrato tra le lamiere. Per raggiungere i resti, i carabinieri e i vigili del fuoco sono dovuti ricorrere all'uso di un verricello per calare dall'alto le squadre impegnate nelle ricerche sul luogo del ritrovamento.
Bruno De Dea, titolare di un disco-pub a Belluno, si era recato a San Marino per perfezionare l'acquisto dell'ultraleggero, lo stesso che negli ultimi anni aveva noleggiato per soddisfare la sua passione per il volo. La tragedia è avvenuta durante il viaggio di ritorno a casa.