LA CRISI
Aeroporti, in 44 a casa
Proteste a Bari e Brindisi
Scaduto il rapporto tra Aeroporti di Puglia e la Oasis
Uil e Ugl: «Necessario intervenire subito sulle leve»
Sarà una protesta ad oltranza, con presìdi negli aeroporti di Bari e Brindisi, quella che parte questa mattina organizzata dai 44 dipendenti della società Oasis che, proprio da oggi, restano senza lavoro. Il contratto che legava Aeroporti di Puglia con la società che gestiva carico e scarico dei bagagli e la pulizia degli aerei è scaduto ieri e, a fronte delle unità lavorative del precedente accordo, il nuovo prevede l’impiego di 5 dipendenti per scalo (a Foggia opera soltanto personale di Aeroporti di Puglia). I lavoratori sono decisi a protestare senza limiti contro AdP ma anche contro l’assessore regionale ai Trasporti Guglielmo Minervini. La sua colpa, secondo i dipendenti di Oasis, è quella di non obbligare la società che gestisce gli scali aeroportuali a rispettare gli accordi presi in occasione del primo incontro sulla vertenza, lo scorso 29 marzo. All’assessore regionale spetta infatti anche il compito di garantire buoni servizi e di vigilare. «È incomprensibile - dicono infatti i sindacati Ugl e Uil - come possa una società che ogni mese registra incrementi di traffico aereo, allontanare dei lavoratori che operano negli aeroporti da oltre un decennio per assumerne altri. Ma soprattutto, come può garantire che il lavoro venga svolto con la medesima qualità se è svolto con pochissime unità rispetto al precedente contratto?».
Una domanda a cui i dipendenti della Oasis chiederanno risposte a partire da oggi e su cui non intendono cedere. Il loro sit in di protesta si svolgerà in concomitanza nell’Aeroporto del Salento di Brindisi e al Wojtyla di Bari: 14 dei dipendenti sono brindisini, 30 baresi. «Stiamo chiedendo all’assessore Minervini - spiegano i rappresentanti sindacali - di riconvocare con necessaria tempestività le parti interessate alla vertenza in atto, così come si richiede ad Aeroporti di Puglia di ripristinare gli orari e l’organico dei lavoratori Oasis presenti su Bari e Brindisi, sino a quando non si sarà fatta chiarezza su quanto si sta verificando all’interno degli stessi aeroporti e sino a quando non si avrà un affidamento definitivo del servizio che salvaguardi tutti i lavoratori presenti presso gli Aeroporti di Puglia, impegnati nel servizio di assistenza agli aerei».
In sostanza i lavoratori vorrebbero la garanzia che, nel nuovo bando, la società assegnataria sia obbligata ad assumere questo personale. La cessazione dei servizi di handling e di pulizia non potrà che comportare disagi per i passeggeri e, alla base delle lamentele, ci sono soprattutto i risultati raggiunti. «Se nell’ultimo anno uno scalo come quello di Brindisi ha fatto registrare il 40 per cento di incremento - spiega Cosimo Greco, segretario provinciale di Uil trasporti - non si può spiegare né la necessità economica di tagliare personale né la scelta di ridurre così drasticamente il numero di dipendenti. Non ci aspettavamo che Aeroporti di Puglia assumesse, anche se sarebbe necessario, ma addirittura prendere una decisione come questa è davvero rischioso».
A pagare insomma saranno i passeggeri, non solo perché i tempi di carico e scarico bagagli si allungheranno inevitabilmente, ma anche perché la pulizia sugli aerei non potrà essere effettuata con la medesima cura dal poco personale a disposizione. Resta, infine - sempre secondo i sindacati - l’accordo preso a marzo e ignorato dalla società gestita da Domenico Di Paola. In difesa dei lavoratori si è schierato ieri il capogruppo del Pd in consiglio regionale Antonio Decaro. «Per tutti questi lavoratori - precisa il consigliere in una nota - pare non sia prevista la clausola di salvaguardia nel disciplinare della gara per l’affidamento del servizio». A Minervini e al governatore Nichi Vendola, Decaro ha chiesto un impegno per questi (ormai) disoccupati. «In una regione che si è battuta per internalizzare anche il personale addetto alle pulizie nelle Asl - concude Decaro - sembra assurdo possano perdere il lavoro quanti si occupano del funzionamento degli scali pugliesi, svolgendo un servizio legato alla sicurezza dei passeggeri e dei voli a bordo dei quali viaggiano».
Francesca Cuomo
02 novembre 2011
fonte : http://corrieredelmezzogiorno.corri...asaproteste-bari-brindisi-1902023331786.shtml
Aeroporti, in 44 a casa
Proteste a Bari e Brindisi
Scaduto il rapporto tra Aeroporti di Puglia e la Oasis
Uil e Ugl: «Necessario intervenire subito sulle leve»
Sarà una protesta ad oltranza, con presìdi negli aeroporti di Bari e Brindisi, quella che parte questa mattina organizzata dai 44 dipendenti della società Oasis che, proprio da oggi, restano senza lavoro. Il contratto che legava Aeroporti di Puglia con la società che gestiva carico e scarico dei bagagli e la pulizia degli aerei è scaduto ieri e, a fronte delle unità lavorative del precedente accordo, il nuovo prevede l’impiego di 5 dipendenti per scalo (a Foggia opera soltanto personale di Aeroporti di Puglia). I lavoratori sono decisi a protestare senza limiti contro AdP ma anche contro l’assessore regionale ai Trasporti Guglielmo Minervini. La sua colpa, secondo i dipendenti di Oasis, è quella di non obbligare la società che gestisce gli scali aeroportuali a rispettare gli accordi presi in occasione del primo incontro sulla vertenza, lo scorso 29 marzo. All’assessore regionale spetta infatti anche il compito di garantire buoni servizi e di vigilare. «È incomprensibile - dicono infatti i sindacati Ugl e Uil - come possa una società che ogni mese registra incrementi di traffico aereo, allontanare dei lavoratori che operano negli aeroporti da oltre un decennio per assumerne altri. Ma soprattutto, come può garantire che il lavoro venga svolto con la medesima qualità se è svolto con pochissime unità rispetto al precedente contratto?».
Una domanda a cui i dipendenti della Oasis chiederanno risposte a partire da oggi e su cui non intendono cedere. Il loro sit in di protesta si svolgerà in concomitanza nell’Aeroporto del Salento di Brindisi e al Wojtyla di Bari: 14 dei dipendenti sono brindisini, 30 baresi. «Stiamo chiedendo all’assessore Minervini - spiegano i rappresentanti sindacali - di riconvocare con necessaria tempestività le parti interessate alla vertenza in atto, così come si richiede ad Aeroporti di Puglia di ripristinare gli orari e l’organico dei lavoratori Oasis presenti su Bari e Brindisi, sino a quando non si sarà fatta chiarezza su quanto si sta verificando all’interno degli stessi aeroporti e sino a quando non si avrà un affidamento definitivo del servizio che salvaguardi tutti i lavoratori presenti presso gli Aeroporti di Puglia, impegnati nel servizio di assistenza agli aerei».
In sostanza i lavoratori vorrebbero la garanzia che, nel nuovo bando, la società assegnataria sia obbligata ad assumere questo personale. La cessazione dei servizi di handling e di pulizia non potrà che comportare disagi per i passeggeri e, alla base delle lamentele, ci sono soprattutto i risultati raggiunti. «Se nell’ultimo anno uno scalo come quello di Brindisi ha fatto registrare il 40 per cento di incremento - spiega Cosimo Greco, segretario provinciale di Uil trasporti - non si può spiegare né la necessità economica di tagliare personale né la scelta di ridurre così drasticamente il numero di dipendenti. Non ci aspettavamo che Aeroporti di Puglia assumesse, anche se sarebbe necessario, ma addirittura prendere una decisione come questa è davvero rischioso».
A pagare insomma saranno i passeggeri, non solo perché i tempi di carico e scarico bagagli si allungheranno inevitabilmente, ma anche perché la pulizia sugli aerei non potrà essere effettuata con la medesima cura dal poco personale a disposizione. Resta, infine - sempre secondo i sindacati - l’accordo preso a marzo e ignorato dalla società gestita da Domenico Di Paola. In difesa dei lavoratori si è schierato ieri il capogruppo del Pd in consiglio regionale Antonio Decaro. «Per tutti questi lavoratori - precisa il consigliere in una nota - pare non sia prevista la clausola di salvaguardia nel disciplinare della gara per l’affidamento del servizio». A Minervini e al governatore Nichi Vendola, Decaro ha chiesto un impegno per questi (ormai) disoccupati. «In una regione che si è battuta per internalizzare anche il personale addetto alle pulizie nelle Asl - concude Decaro - sembra assurdo possano perdere il lavoro quanti si occupano del funzionamento degli scali pugliesi, svolgendo un servizio legato alla sicurezza dei passeggeri e dei voli a bordo dei quali viaggiano».
Francesca Cuomo
02 novembre 2011
fonte : http://corrieredelmezzogiorno.corri...asaproteste-bari-brindisi-1902023331786.shtml