Dichiarazioni dopo Tavolo Milano


malpensante

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6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
Martedì 15 Gennaio 2008, 14:20

Alitalia: Moratti; Prodi ha preso 3 impegni su Malpensa, li mantenga

ROMA (MF-DJ)--Il presidente del consiglio Romano Prodi "ha preso tre impegni" su Malpensa: "centralita' dello scalo nella trattativa, garantire all'aeroporto un certo numero di slot nazionali e internazionali, e garantire tutta una serie di ammortizzatori". Sono questi i punti indicati dal sindaco di Milano, Letizia Moratti, al termine del tavolo con il Governo sullo scalo milanese. La Moratti ha spiegato che solo garantendo un ruolo a Malpensa si possono tutelare gli interessi dei viaggiatori italiani, in quanto con la vendita di Alitalia ad Air France, gli interessi del Paese non saranno piu' garantiti.


Martedì 15 Gennaio 2008, 17:00

Alitalia: Formigoni, Su Malpensa Nulla Di Fatto Al Tavolo Milano

(ASCA) - Milano, 15 gen - ''Sarebbe un delitto perdere Malpensa. La riunione di oggi non ha approdato a nulla, anche per la chiusura totale da parte del ministro dell'Economia, che prospetta una soluzione senza via di uscita''. Lo ha affermato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, al termine del Tavolo Milano, riunito oggi a Palazzo Chigi e presieduto dal presidente del Consiglio, Romano Prodi. Oltre a Formigoni erano presenti gli assessori regionali alle Infrastrutture e Mobilita', Raffaele Cattaneo, al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati e il sindaco Letizia Moratti. La parte governativa, oltre al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta, era invece rappresentata dai ministri Alessandro Bianchi (Trasporti), Antonio Di Pietro (Infrastrutture), Barbara Pollastrini (Pari Opportunita') e Linda Lanzillotta (Affari regionali). ''Abbiamo proposto una moratoria - ha detto Formigoni - affinche' Air France accetti di trattare Alitalia come e' stato fatto in Olanda per Klm, concedendo cinque anni di tempo per garantire gli stessi servizi offerti da Alitalia. Noi ne chiediamo tre. Il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa, e' l'azionista di Alitalia e pretenderebbe di affidare la vendita della Compagnia alla stessa Alitalia, ma e' il Governo che deve occuparsi di questa negoziazione''. Il presidente Formigoni, insieme a Cattaneo, ha ricordato che in tre anni o forse meno, operando sulle liberalizzazioni delle rotte aeree, e' possibile portare Malpensa a dare servizi che Air France non offre: ''Air France afferma di spendere 200 milioni di euro all'anno per restare su Malpensa, un costo che potrebbe risultare notevolmente inferiore se Alitalia fosse meglio gestita. Di fatto, in assenza di novita', l'hub di Malpensa si ritroverebbe con 8 milioni di passeggeri in meno, 40 mila voli in meno, e oltre 7 mila persone senza lavoro''. Al di la' dell'apprezzamento per le aperture da parte del presidente del Consiglio Prodi e del ministro Di Pietro, Formigoni ha comunque lamentato l'incapacita' dell'esecutivo di fissare una nuova data precisa per riconvocare il Tavolo Milano (come egli stesso ha subito chiesto) e tornare ad approfondire la vicenda Malpensa.


Martedì 15 Gennaio 2008, 17:12

Alitalia: Padoa-Schioppa, Transizione Graduale Da Malpensa

ASCA) - Roma, 15 gen - Il governo si adoperera' per ''favorire una transizione graduale da Malpensa''. Lo ha detto alla Camera, il ministro del Tesoro, Tommaso Padoa-Schioppa, nella sua replica al dibattito sull'Alitalia. Per il ministro, infatti ''Alitalia non e' una azienda sana, ne' industrialmente nei finanziariamente e, finche' rimane in tale condizione, non puo' costituire una prospettiva solida neppure per Malpensa''. ''Un punto deve essere affermato con chiarezza - ha poi detto Padoa-Schioppa -: l'obiettivo di una piena realizzazione di Malpensa come hub e' stato mancato non per le recenti decisioni di Alitalia''.


Martedì 15 Gennaio 2008, 17:12

Alitalia: Padoa-Schioppa, Proposta Airone Non Idonea a Situazione

(ASCA) - Roma, 15 gen - La proposta avanzata da AirOne per la privatizzazione dell'Alitalia ''non risponde in modo concreto alle forti criticita' che caratterizzano oggi la situazione di Alitalia e appare caratterizzata da elementi eccessivamente ottimistici''. Il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, nella sua replica al dibattito alla Camera sulla situazione dell'Alitalia, ha spiegato il motivo per il quale il Governo abbia ritenuto di scegliere Air France quale soggetto con cui avviare la trattativa in esclusiva per la cessione della compagnia ex di bandiera.


Martedì 15 Gennaio 2008, 17:13

Alitalia: Tps, Auspico Proposta Accettabile Da Air France

(ASCA) - Roma, 15 gen - Una proposta vincolante ''accettabile''. Questo l'auspicio espresso dal ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, per la conclusione della trattativa in esclusiva tra Alitalia e Air France per la privatizzazione della compagnia ex di bandiera. ''Alitalia - ha detto il ministro - avvia ora la trattiva in esclusiva. L'ordine naturale delle cose e anche il mio auspicio e' che essa si concluda con la presentazione di una offerta vincolante che il Governo possa giudicare accettabile perche' corrispondente alla sua valutazione dell'interesse generale del paese. Il ministero - ha aggiunto Padoa-Schioppa - esaminera' in modo compiuto l'offerta vincolante che Air France-Klm presentera' al termine della trattativa e, con l'aiuto dei propri consulenti (advisor) e del Comitato per le privatizzazione, si pronuncera' in via definitiva sulla cessione della partecipazione dello Stato italiano in Alitalia. L'offerta sara' esaminata nel suo complesso e in ogni aspetto che riguardi il governo della societa', il piano industriale e le condizioni finanziarie''. Padoa-Schioppa ha poi contestato chi ha usato la parola svendita per la privatizzazione dell'Alitalia. ''Fermo restando il parere di congruita' del prezzo che sara' rilasciato dai consulenti del ministero - ha detto il ministro -, ricordo che gia' da un anno il Governo cerca il miglior offerente. Se qualcuno avesse avuto da offrire condizioni migliori di quelle che in questo momento sono state prospettate, questo sarebbe il momento per farsi avanti. Puo' ben essere che le condizioni sembrino meno buone di quelle che speravamo. E' umano: ogni mamma, dicono a Napoli, trova stupendo il proprio bambino. Ma c'e' svendita solo se tra piu' offerte non si sceglie la piu' alta''.


Martedì 15 Gennaio 2008, 17:19

Malpensa: Di Pietro, Non Si Butti Bimbo Con Acqua Sporca. Bene Moratoria

(ASCA) - Roma, 15 gen - ''Non si puo' buttare via il bambino con l'acqua sporca. Perche' se la condizione di Alitalia e' disastrosa, al punto che deve essere venduta, non vuol dire che deve trascinare con se' Malpensa, divenuta oramai una realta' infrastrutturale, intermodale, che serve l'Italia, il Nord e anche parte dell'Europa''. Il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, uscendo da Palazzo Chigi dopo aver partecipato ad una riunione tecnica, interviene cosi' sulla vicenda Malpensa. E rispondendo ai cronisti, aggiunge che ''sarebbe un controsenso rendere inservibile'' l'hub lombardo, alla luce anche degli interventi infrastrutturali gia' fatti per 15 milardi di euro. ''Ecco perche' mi sono permesso di sostenere alcune delle buone ragioni delle realta' locali - aggiunge il leader dell'Italia dei Valori - affinche' nella trattativa con Air France si tenga conto non soltanto del miglior prezzo ma anche degli effetti sul territorio''. In quest'ottica, ''sarebbe difficile, per la societa' Sea - continua il ministro - riallocare le risorse se non gli si da' il tempo necessario. Quindi, ben venga un periodo di moratoria, con interventi progressivi''. Infine Di Pietro commenta favorevolmente la decisione di ''non chiudere il rapporto e tenere aperto il Tavolo'' Milano tra esecutivo ed enti locali, riconvocandolo per la settimana prossima: ''E' un atto di responsabilita' del governo''.
 
Alla sindachessa la Medaglia d' oro per i luoghi comuni e le frasi vuote, medaglia doppia perché è la proprietaria di SEA, dal 2009 smetterà di percepire dividendi, il valore dell' azienda è gravemente svalutato e non osa nemmeno pronunciare la parola Linate. Ma tanto bastano i successi dell' Ecopass. Medaglia tripla perché è sposata con un riccone e dovrebbe aver imparato qualcosa sull' economia di mercato e sulla gestione aziendale. Purtroppo a Milano abbiamo ormai una tradizione di sindaci pseudo-imprenditori, perché figli di papà o mogli di marito, che all' atto pratico dimostrano di non avere nemmeno le competenze di un amministratore di condominio.

Personalmente, all' algida alto-borghese preferisco l' approccio no nonsense di Di Pietro.
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Alla sindachessa la Medaglia d' oro per i luoghi comuni e le frasi vuote, medaglia doppia perché è la proprietaria di SEA, dal 2009 smetterà di percepire dividendi, il valore dell' azienda è gravemente svalutato e non osa nemmeno pronunciare la parola Linate. Ma tanto bastano i successi dell' Ecopass. Medaglia tripla perché è sposata con un riccone e dovrebbe aver imparato qualcosa sull' economia di mercato e sulla gestione aziendale. Purtroppo a Milano abbiamo ormai una tradizione di sindaci pseudo-imprenditori, perché figli di papà o mogli di marito, che all' atto pratico dimostrano di non avere nemmeno le competenze di un amministratore di condominio.

Quoto.
Anche se da un membro appartenente ad una famiglia di tali menti (deve essere l'aria di via della spiga) era oggettivamente difficile attendersi di più...
 
aggiungo da Corriere.it

I sindacati: «Alla Sea primi 200 licenziamenti a fine mese» Malpensa, scontro tra governo e Regione Prodi: «Scalo centrale per il Paese anche dopo la vendita di Alitalia».
Formigoni: «Da Padoa-Schioppa chiusura totale»

MILANO - Il governo si impegna a puntare sulla «centralità di Malpensa per il sistema Paese», completando le «infrastrutture previste», cogliendo «le opportunità che deriveranno dalla liberalizzazione del traffico aereo» e prendendo in considerazione «l'impiego di ammortizzatori sociali che eventualmente dovessero rendersi necessari». Sono i quattro punti elencati dal premier, Romano Prodi, durante l'incontro che si è svolto a Palazzo Chigi sul futuro dello scalo lombardo. Impegni che però non bastano a Roberto Formigoni. Il presidente della Regione Lombardia non è per niente soddisfatto dell'esito dell'incontro e afferma anzi che «dal ministro Padoa-Schioppa è arrivata una chiusura irrazionale e totale».

MORATORIA - «Ridimensionare Malpensa sarebbe un delitto - aggiunge Formigoni - ma le notizie che vi porto non sono buone. Lo dico soprattutto per la posizione di chiusura del ministro Padoa-Schioppa che ha usato anche toni sgradevoli. Ha parlato di una situazione senza via d'uscita sostenendo che o si fa così oppure Alitalia muore». Il presidente della Regione Lombardia ha quindi spiegato di aver presentato a Prodi la sua soluzione, «una sorta di moratoria su Malpensa: chiedere ad Air France più tempo come fu fatto dalla compagnia francese con KLM». Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, afferma dal canto suo che «l'aeroporto di Malpensa deve essere messo in grado di poter continuare a svolgere il suo ruolo di hub. È chiaro ed evidente che questa garanzia non può essere affidata ad Air France. L'unica istituzione che può farlo è appunto Malpensa».

SCINDERE I DESTINI - La strada indicata dal ministro dell'Attuazione del programma, Giulio Santagata, è quella di «scindere i destini di Malpensa da quelli di Alitalia con una liberalizzazione del mercato dei voli, in linea con quanto sta facendo la Ue; ritrattare su Malpensa una serie di slot; completare la sua dotazione infrastrutturale».

TAGLI - Intanto la Filt-Cgil Lombardia fa sapere che al 31 gennaio a quasi 200 lavoratori di Sea non verrà confermato il rapporto di lavoro: in molti casi si tratta di "finti precari" (tempi determinati) che operano «in modo continuativo a Malpensa, nella stragrande maggioranza, e a Linate da circa 4 anni». Contemporaneamente, aggiunge la Cgil in una nota, analoghi provvedimenti di riduzione del personale sono in atto in altre imprese del settore catering. «Ne seguiranno altri nei mesi di febbraio e marzo per un totale di circa 700. Sono la conseguenza del taglio dei voli del Piano di sopravvivenza di Alitalia e che sono stati confermati integralmente da Air France». Mentre si discute di cosa avverrà a Malpensa e Linate, prosegue la nota, i posti di lavoro «non sono solo a rischio, ma vengono perduti senza che nessuno se ne faccia carico. Con l'ulteriore rischio che da 1 aprile questi tagli riguardino altri lavoratori, magari a tempo indeterminato, in Sea e nelle altre imprese presenti in aeroporto. Chiediamo a Sea di mantenere in atto i rapporti di lavoro ed al governo di rendere immediatamente possibile l’utilizzo di strumenti di tutela dell’occupazione».