Da "La Stampa"
IL CASO SOCIETA’ DI GESTIONE RISCHIA IL FALLIMENTO
Aereo Levaldigi-Romania dopo otto mesi senza voli
LEVALDIGI
Dopo otto mesi di inattività domani, da Levaldigi, decollerà il primo volo del collegamento Torino-Bucarest. Il 1° maggio 2005 Levaldigi aveva assistito al decollo dell’ultimo aereo di linea, destinazione Roma, sospeso per la crisi economica della «Geac», la società di gestione dello scalo: da allora sono arrivati solo charter, aeromobili privati o di emergenza. La nuova linea, «low cost» della compagnia Blue Air, prevede tre voli questa settimana (domani, giovedì e domenica), quindi due (martedì e domenica) fino a marzo, quando dovrebbe riprendere il servizio trisettimanale. Nel frattempo la pista sarà utilizzata in affiancamento a Torino Caselle per le Olimpiadi: 42 gli aerei «vip» prenotati (da Stati Uniti, Brasile, Islanda, Olanda e Germania), e 32 chartes (da Olanda e Germania). Il collegamento per Bucarest domani partirà alle 10,45: l’arrivo in Romania è fissato alle 14,05. Si ripartirà giovedì alle 8,30 da Bucarest, per atterrare a Cuneo alle 10. Con l’attivazione dei voli s’inaugurerà anche il collegamento di bus da Torino allo scalo cuneese, in coincidenza con arrivi e decolli. La partenza è stabilita alle 7,45 dal Lingotto, con fermata a Carmagnola alle 8,05 (uscita dell’autostrada) e capolinea a Levaldigi alle 8,45. Per chi atterra, il pullman lascerà l’aeroporto di Cuneo alle 11, giungendo al Lingotto alle 12. I biglietti si potranno acquistare sul mezzo (9,50 euro tutta la tratta, 7 da Carmagnola). Per l’aeroporto si tratta di settimane decisive. Gli azionisti «Geac» (Provincia, Regione, Comuni, Camera di Commercio) devono decidere se aderire all’aumento di capitale indispensabile per salvare la società dal fallimento (13 milioni di debito): servono 8 milioni di euro entro il 10 febbraio. La Provincia, socio di riferimento con il 30% delle quote, non ha ancora deliberato. Favorevole l’opposizione di centrosinistra, mentre nella maggioranza il «sì» arriva dall’Udc, il «no» dalla Lega nord e da una parte di Forza Italia. Il presidente (Fi) Raffaele Costa: «Siamo decisi a salvare l’aeroporto, il piano industriale è convincente, ma prima di versare altri capitali, vogliamo precise garanzie.». In caso di fallimento, dopo un complesso iter burocratico, la concessione che è proprietà dell’Enac verrebbe affidata con una gara d’appalto europea. Indiscrezioni vogliono interessato a gestire lo scalo per l’aviazione civile, Flavio Briatore, che opererebbe per conto di Benetton.
IL CASO SOCIETA’ DI GESTIONE RISCHIA IL FALLIMENTO
Aereo Levaldigi-Romania dopo otto mesi senza voli
LEVALDIGI
Dopo otto mesi di inattività domani, da Levaldigi, decollerà il primo volo del collegamento Torino-Bucarest. Il 1° maggio 2005 Levaldigi aveva assistito al decollo dell’ultimo aereo di linea, destinazione Roma, sospeso per la crisi economica della «Geac», la società di gestione dello scalo: da allora sono arrivati solo charter, aeromobili privati o di emergenza. La nuova linea, «low cost» della compagnia Blue Air, prevede tre voli questa settimana (domani, giovedì e domenica), quindi due (martedì e domenica) fino a marzo, quando dovrebbe riprendere il servizio trisettimanale. Nel frattempo la pista sarà utilizzata in affiancamento a Torino Caselle per le Olimpiadi: 42 gli aerei «vip» prenotati (da Stati Uniti, Brasile, Islanda, Olanda e Germania), e 32 chartes (da Olanda e Germania). Il collegamento per Bucarest domani partirà alle 10,45: l’arrivo in Romania è fissato alle 14,05. Si ripartirà giovedì alle 8,30 da Bucarest, per atterrare a Cuneo alle 10. Con l’attivazione dei voli s’inaugurerà anche il collegamento di bus da Torino allo scalo cuneese, in coincidenza con arrivi e decolli. La partenza è stabilita alle 7,45 dal Lingotto, con fermata a Carmagnola alle 8,05 (uscita dell’autostrada) e capolinea a Levaldigi alle 8,45. Per chi atterra, il pullman lascerà l’aeroporto di Cuneo alle 11, giungendo al Lingotto alle 12. I biglietti si potranno acquistare sul mezzo (9,50 euro tutta la tratta, 7 da Carmagnola). Per l’aeroporto si tratta di settimane decisive. Gli azionisti «Geac» (Provincia, Regione, Comuni, Camera di Commercio) devono decidere se aderire all’aumento di capitale indispensabile per salvare la società dal fallimento (13 milioni di debito): servono 8 milioni di euro entro il 10 febbraio. La Provincia, socio di riferimento con il 30% delle quote, non ha ancora deliberato. Favorevole l’opposizione di centrosinistra, mentre nella maggioranza il «sì» arriva dall’Udc, il «no» dalla Lega nord e da una parte di Forza Italia. Il presidente (Fi) Raffaele Costa: «Siamo decisi a salvare l’aeroporto, il piano industriale è convincente, ma prima di versare altri capitali, vogliamo precise garanzie.». In caso di fallimento, dopo un complesso iter burocratico, la concessione che è proprietà dell’Enac verrebbe affidata con una gara d’appalto europea. Indiscrezioni vogliono interessato a gestire lo scalo per l’aviazione civile, Flavio Briatore, che opererebbe per conto di Benetton.