E' nato come PVT a Chiello, vediamo se interessa come thread. Sabato scorso, attorno alle 1100Z, il vento ha iniziato a soffiare da sud-ovest, e FLR ha vissuto diversi dirottamenti..
1) A FLR si fa il check-in: il personale è già a conoscenza della probabilità di dirottamento, e non prende in carico i bagagli da imbarcare, ai quali vengono solo attaccate le etichette col routing.
2) Il volo in arrivo da CDG viene dirottato a PSA - non a GOA (tiè!).
3) I passeggeri vengono informati - in modo molto approssimativo - della situazione e invitati ad andare al pullman fuori dell'aerostazione.
4) Fuori dell'aerostazione ci sono 10 pullman: PSA, BLQ, FCO, ecc. C'è l'imbarazzo della scelta. E anche un gran bordello.
5) Un intelligente addetto AdF invita tutti a non occupare la sede stradale nell'attesa: intelligente, ma anche cieco - 'ndo cazzo si devono nascondere 200 persone che ci sono un metro e un quarto di marciapiedi?
6) Durante l'attesa un volenteroso appassionato di aviazione ricorda a tutti i passeggeri - soprattutto a quelli con voli in coincidenza - quali siano i loro diritti. L'unico responsabile di scalo interrogato al riguardo si lamenta col volenteroso passeggero che ha esaurito tutta la scorta di volantini dell'ENAC: esagerata! Il volenteroso passeggero "sfancula" implicitamente la responsabile ricordandole che quei volantini non sono stati stampati per motivi ornamentali - ma che lei avrebbe potuto ben esercitare un mestiere in posizione orizzontale (be', la seconda parte l'avevo in mente ma non l'ho mai pronunciata).
7) Individuati i pullman, gli agenti di AdF prendono generalità ed estremi della patente degli autisti, poi procedono all'imbarco. Ai passeggeri di un pullman vengono "strappate" le carte d'imbarco (e lasciato il talloncino), agli altri viene lasciata la carta d'imbarco integra.
8) Fatto l'appello mancano i soliti tre che sono: uno al bar, uno al gate, e uno a casa. Trovati i primi due (l'affamato e l'assonnato), e maledetto il terzo, si parte per Pisa.
9) Arrivati a Pisa nessuno dà indicazioni di alcun genere. Si capisce solo che i bagagli da stiva opportunamente muniti di etichetta saranno ritirati e spostati direttamente dal personale (bravi!). Tocca di nuovo al volenteroso appassionato di aviazione civile, che vola sempre da FLR e qualche dirottamento l'ha già vissuto (mai a GOA: ritiè!), trascinare tutti verso i controlli di sicurezza. Niente check-in, vale l'accettazione fatta a FLR.
10) Ai varchi di sicurezza il personale decide di non accettare i talloncini di carta d'imbarco già strappati. Puntare il dito verso il monitor per il riscontro del numero e dell'ora del volo AF5041 è inutile. Ci vogliono un paio di minuti affinché alla volpe arrivi la conferma che i 40 passeggeri circa (di 80 circa) in possesso di boarding pass mutilato non sono impostori e sono autorizzati a proseguire verso il gate.
11) 30 minuti di attesa inspiegabile e il volo è pronto all'imbarco.
12) Durante l'imbarco, il volenteroso appassionato di aviazione civile può godersi dal tarmac - mentre sulla scaletta c'è la fila - la splendida manovra di atterraggio di un 738 FR per pista 22L: downwind, poi base e finale cortissimi. Se Parigi val bene una messa, un primo piano così vale bene un dirottamento.
13) Ottimo lavoro del purser City Jet che informa tutti i passeggeri con voli in coincidenza dell'alternativa di viaggio più probabile.
1) A FLR si fa il check-in: il personale è già a conoscenza della probabilità di dirottamento, e non prende in carico i bagagli da imbarcare, ai quali vengono solo attaccate le etichette col routing.
2) Il volo in arrivo da CDG viene dirottato a PSA - non a GOA (tiè!).
3) I passeggeri vengono informati - in modo molto approssimativo - della situazione e invitati ad andare al pullman fuori dell'aerostazione.
4) Fuori dell'aerostazione ci sono 10 pullman: PSA, BLQ, FCO, ecc. C'è l'imbarazzo della scelta. E anche un gran bordello.
5) Un intelligente addetto AdF invita tutti a non occupare la sede stradale nell'attesa: intelligente, ma anche cieco - 'ndo cazzo si devono nascondere 200 persone che ci sono un metro e un quarto di marciapiedi?
6) Durante l'attesa un volenteroso appassionato di aviazione ricorda a tutti i passeggeri - soprattutto a quelli con voli in coincidenza - quali siano i loro diritti. L'unico responsabile di scalo interrogato al riguardo si lamenta col volenteroso passeggero che ha esaurito tutta la scorta di volantini dell'ENAC: esagerata! Il volenteroso passeggero "sfancula" implicitamente la responsabile ricordandole che quei volantini non sono stati stampati per motivi ornamentali - ma che lei avrebbe potuto ben esercitare un mestiere in posizione orizzontale (be', la seconda parte l'avevo in mente ma non l'ho mai pronunciata).
7) Individuati i pullman, gli agenti di AdF prendono generalità ed estremi della patente degli autisti, poi procedono all'imbarco. Ai passeggeri di un pullman vengono "strappate" le carte d'imbarco (e lasciato il talloncino), agli altri viene lasciata la carta d'imbarco integra.
8) Fatto l'appello mancano i soliti tre che sono: uno al bar, uno al gate, e uno a casa. Trovati i primi due (l'affamato e l'assonnato), e maledetto il terzo, si parte per Pisa.
9) Arrivati a Pisa nessuno dà indicazioni di alcun genere. Si capisce solo che i bagagli da stiva opportunamente muniti di etichetta saranno ritirati e spostati direttamente dal personale (bravi!). Tocca di nuovo al volenteroso appassionato di aviazione civile, che vola sempre da FLR e qualche dirottamento l'ha già vissuto (mai a GOA: ritiè!), trascinare tutti verso i controlli di sicurezza. Niente check-in, vale l'accettazione fatta a FLR.
10) Ai varchi di sicurezza il personale decide di non accettare i talloncini di carta d'imbarco già strappati. Puntare il dito verso il monitor per il riscontro del numero e dell'ora del volo AF5041 è inutile. Ci vogliono un paio di minuti affinché alla volpe arrivi la conferma che i 40 passeggeri circa (di 80 circa) in possesso di boarding pass mutilato non sono impostori e sono autorizzati a proseguire verso il gate.
11) 30 minuti di attesa inspiegabile e il volo è pronto all'imbarco.
12) Durante l'imbarco, il volenteroso appassionato di aviazione civile può godersi dal tarmac - mentre sulla scaletta c'è la fila - la splendida manovra di atterraggio di un 738 FR per pista 22L: downwind, poi base e finale cortissimi. Se Parigi val bene una messa, un primo piano così vale bene un dirottamento.
13) Ottimo lavoro del purser City Jet che informa tutti i passeggeri con voli in coincidenza dell'alternativa di viaggio più probabile.