Cortina "ritrova" l'aeroporto di Fiames: la struttura rivive trasformata in eliporto
BELLUNO - Cortina d'Ampezzo "recupera" l'inutilizzato aeroporto di Fiames e lo trasforma in eliporto per collegamenti veloci tra la Perla delle Dolomiti e i maggiori scali italiani, cominciando da Milano e Venezia. L'iniziativa, voluta dal Comune di Cortina, è stata messa in campo da un'associazione temporanea di imprese, "Esperia", che ha vinto una gara d'appalto in project financing. In pratica la società elicotteristica sta riattivando il vecchio aeroporto dove troveranno spazio le piazzole di atterraggio per sei elicotteri, ma anche un hangar di 1.000 metri quadrati e una struttura per servizi da 100 metri quadrati. Esperia potrà usufruire dell'area riadattata a proprie spese per 30 anni, mentre l'amministrazione cortinese, a costo zero, vedrà riqualificata l'area per un ulteriore impulso al trasporto turistico.
Il progetto, spiega Marco Rosati, Ad di Esperia, rientra in un'operazione più ampia della società che sta promuovendo l'elitrasporto, sistema pressoché assente nel mercato trasportistico italiano, nel nord del Paese. Escluso fin da ora l'utilizzo dell'area per elisky e voli in quota che aprirebbero un problema di impatto ambientale.
L'aeroporto di Fiames ha avuto una storia travagliata. Fu costruito come aeroporto dopo il boom innescato dai Giochi olimpici invernali del 1956. Aprì però solo nel 1975, dopo anni di interruzione dei lavori per l'omicidio del principale azionista della società che lo stava costruendo. Ma presto fu chiuso: l'ultimo volo fu neppure un anno dopo, nel 1976, quando un piccolo aereo che portava sei consiglieri comunali, si schiantò dopo aver tentato il decollo nonostante il vento. (IL GAZZETTINO)
BELLUNO - Cortina d'Ampezzo "recupera" l'inutilizzato aeroporto di Fiames e lo trasforma in eliporto per collegamenti veloci tra la Perla delle Dolomiti e i maggiori scali italiani, cominciando da Milano e Venezia. L'iniziativa, voluta dal Comune di Cortina, è stata messa in campo da un'associazione temporanea di imprese, "Esperia", che ha vinto una gara d'appalto in project financing. In pratica la società elicotteristica sta riattivando il vecchio aeroporto dove troveranno spazio le piazzole di atterraggio per sei elicotteri, ma anche un hangar di 1.000 metri quadrati e una struttura per servizi da 100 metri quadrati. Esperia potrà usufruire dell'area riadattata a proprie spese per 30 anni, mentre l'amministrazione cortinese, a costo zero, vedrà riqualificata l'area per un ulteriore impulso al trasporto turistico.
Il progetto, spiega Marco Rosati, Ad di Esperia, rientra in un'operazione più ampia della società che sta promuovendo l'elitrasporto, sistema pressoché assente nel mercato trasportistico italiano, nel nord del Paese. Escluso fin da ora l'utilizzo dell'area per elisky e voli in quota che aprirebbero un problema di impatto ambientale.
L'aeroporto di Fiames ha avuto una storia travagliata. Fu costruito come aeroporto dopo il boom innescato dai Giochi olimpici invernali del 1956. Aprì però solo nel 1975, dopo anni di interruzione dei lavori per l'omicidio del principale azionista della società che lo stava costruendo. Ma presto fu chiuso: l'ultimo volo fu neppure un anno dopo, nel 1976, quando un piccolo aereo che portava sei consiglieri comunali, si schiantò dopo aver tentato il decollo nonostante il vento. (IL GAZZETTINO)