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da il Sole 24 ore

21 Agosto 2007

Meno voli a Malpensa nel futuro di Alitalia
di Gianni Dragoni

A parole, la vogliono in tanti. Così Alitalia è decollata, almeno in Borsa, con un rialzo del 5,3% a 0,8437 euro. Più difficile il decollo del piano cui sta lavorando Maurizio Prato, il nuovo presidente della compagnia al quale il Governo, dopo il flop della gara di privatizzazione, ha affidato il compito di trovare dei compratori.

Con una procedura più flessibile, ma della quale ancora non si conosce la scansione,né la tempistica. Al consiglio di amministrazione del 30 agosto Prato presenterà le linee guida di un piano triennale.Non sarà un mero pro-getto d'emergenza, per tamponare l'emorragia nell'attesa che la vendita si completi. Da quanto trapela,il piano punterà a garantire la sostenibilità nel tempo dell'azienda, indipendentemente dalla vendita.

Questo nella consapevolezza che la procedura di dismissione potrebbe di nuovo avere un esito deludente e che non ci saranno pretendenti disposti a fare ponti d'oro,ma piuttosto seduti sulla sponda del fiume, in attesa del relitto.

In parallelo con il piano, si profilano alcuni cambiamenti nella struttura di Alitalia Servizi, la società in condominio con Fintecna, guidata da Roberto Renon. Sono giudicati insoddisfacenti i risultati organizzativi e di gestione nella manutenzione flotta e nei servizi di assistenza aeroportuale. Secondo indiscrezioni, potrebbero saltare Livio Vido e Riccardo Raimondi. Il responsabile della manutenzione, Vido, è un ingegnere chiamato da Giancarlo Cimoli che alle Fs si occupava di progettazione (Italferr) e immobili (Ferrovie Real estate). L'ingegner Raimondi è l'a.d. di Az Airport, assunto nel maggio 2005, proveniente da Aeroporti di Roma. Alitalia negli ultimi mesi ha avuto molti screzi con Az Airport, lamentando disservizi in aeroporto.

Mentre tutte le principali compagnie europee fanno profitti a palate, Alitalia parte da un tendenziale di circa 470 milioni di perdita di gestione all'anno. Punto di partenza dell'analisi aziendale è che Alitalia non ha le risorse, cioè gli aerei,per coprire con un'offerta adeguata nel lungo raggio due scali, i cosidetti "hub". A meno di cambiamenti per decisioni politiche, l'azienda è orientata ad aumentare l'attività intercontinentale da Roma Fiumicino e a ridurre i voli da Milano Malpensa.

Secondo indiscrezioni, la compagnia potrebbe proporre un ruolo forte per Malpensa solo a una condizione, cioè il ridimensionamento di Milano Linate a scalo limitato alla navetta per Roma. Questa soluzione, già proposta dall'Alitalia di Domenico Cempella nel 1996, fu però bocciata dai vettori concorrenti (soprattutto Air One e gli stranieri), dalla Ue, ma anche dai politici di Milano e di molte città del Sud, che non volevano vedere aumentare tempi e costi per i trasferimenti in taxi a uno scalo più lontano dal capoluogo lombardo.

Il caso Malpensa sconta anche l'incapacità di Alitalia,per l'opposizione dei sindacati, di costituire una vera base con il personale in Lombardia. Ancora oggi, decine di equipaggi ogni giorno partono da Fiumicino per prendere servizio a Malpensa, sottraendo spazio sugli aerei ai passeggeri paganti e amplificando i disservizi operativi in caso di ritardo. Dunque, si profila un progetto che prevede più voli internazionali a Fiumicino e meno a Malpensa, essendo la flotta intercontinentale del gruppo limitata a 30 aerei. La rete verrà ridisegnata, con un incremento dei collegamenti verso il Nord e Sud America. Per compensare lo spostamento di capacità a Occidente, si taglierà a Oriente. Verranno sospesi, si dice temporaneamente,i voli verso India e Cina. Mercati in sviluppo, ma che Alitalia non riesce a presidiare con frequenze sufficienti per attrarre uomini d'affari.

Nei voli internazionali dovrebbe essere abbandonata la politica degli ultimi anni, che aveva concentrato i voli a Roma, Malpensa e Linate e ritirato l'attività dalla provincia. Questo disegno ha lasciato a Air France il ricco mercato dei voli punto- punto in Europa. Nelle sue limitate disponibilità di velivoli, 156 gli aerei a breve e medio raggio, Alitalia dovrebbe quindi riprendere collegamenti da città del Nord verso l'estero, oltre che da Roma e Milano verso nuove destinazioni.

Sull'organico sono previsti alcuni interventi di contenimento, soprattutto con lo stop ad assunzioni e contratti a termine. Poi c'è il capitolo Alitalia Servizi.Prato considera opportuno riportare la manutenzione, con circa 5mila addetti, entro il perimetro di Alitalia, che ha oltre 10mila dipendenti. Il capoazienda sarebbe invece propenso a cedere gli altri servizi, in tutto meno di 4mila addetti, che hanno costi del 30% superiori al mercato.

Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, ha confermato il sostegno a Air One per la privatizzazione. «Non sappiamo cosa intenda fare l'azionista di maggioranza in termini di proprietà. Noi abbiamo supportato e supporteremo i piani di risanamento e rilancio come quelli che ha presentato Toto.
Poi dovrà essere lui a decidere».
Tra i pretendenti, anche Air France-Klm, Tpg,Lufthansa,Aeroflot, la nuova cordata rappresentata da Antonio Baldassarre, che comprende Giancarlo Elia Valori e Giuseppe Garofano.