Considerazione su mercato aereo italiano


Citazione:Messaggio inserito da A319FLR
Quali sono secondo voi i veri motivi che ostacolano l'affermazione di una compagnia italiana nel mercato europeo e mondiale?

Non c'e' proprio nessun italiano, disposto a mettere insieme le finanze per creare un'azienda che possa guadagnare sul traffico turistico incoming?
Dividiamo il discorso in due parti: charter-incoming e vettori tradizionali.

Sul primo argomento l' ostacolo è dato dalla indisponibilità dei padroncini a fondere i loro micro-vettori, che rispecchia la frammentazione generale dell' offerta turistica.

I vettori tradizionali invece hanno l' handicap di un mercato meno ricco per la scarsa internazionalizzazione del sistema produttivo, la frammentazione delle aree business rilevanti (Lombardia, Veneto, Emilia etc.) e la concorrenza sleale fatta per decenni dalla sovvenzionata AZ: non si può investire seriamente se lo Stato, padrone sel tuo concorrente, ripiana per decenni ogni perdita. Al massimo puoi fare un vettore di nicchia.

Inoltre l' aviazione riesce bene nei Paesi disciplinati, non funziona dove ci si "arrangia". Grazie a dio non siamo il Brasile o l' Indonesia o l' Argentina, ma siamo lontani mille miglia, come mentalità, da Zurigo o Amsterdam o Singapore.
 
Ma basterebbe anche creare una low cost che funzioni e abbia successo ad esempio gli spagnoli in poco tempo hanno creato Vueling e Clickair, in Germania Germanwings e Airberlin per non parlare delle big low cost inglesi. Praticamente ci riescono tutti tranne noi, se faccio il paragone con le low cost nostrane o presunte tale mi cadono le braccia... ma non siamo capaci almeno di copiare quanto hanno fatto gli altri? Evidendemente no, nemmeno questo...
 
OK, sono daccordo su tutto, ma credo che sia impossibile non guadagnare sul traffico che genera l'Italia.

Accidenti, in Olanda sono due gatti e e hanno un'ottima compagnia. Che cosa ci manca per fare una cosa, gestita come si deve, con personale motivato e un piano industriale chiaro e aggressivo?

Facciamo un gioco. Abbiamo un capitale da spendere, al momento indefinito.

Che tipo di compagnia si crea? Low cost o Major? Fare prima il LC per finanziare una Major come si deve? O viceversa?

A mio modesto parere, ci vorrebero i soldi per comprare IG+AP+GJ e farne un unico vettore che abbia come unico interesse di guadagnare solo sulle rotte dove c'e' il profitto sicuro.....
 
per Ryanair aggiungerei il vantaggio competitivo di operare da un aeroporto in piena città (Ciampino) che è un unicum mondiale per lei
 
Ho scelto IG+AP+GJ perchè GJ+AP hanno o avranno una flotta molto omogenea, IG dovrebbe spremere gli 80 fino a sostituirli con i 320 e E190.

AZ ha una flotta troppo vecchia e ci sono altri problemi a prenderla full package.
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Dividiamo il discorso in due parti: charter-incoming e vettori tradizionali.

Sul primo argomento l' ostacolo è dato dalla indisponibilità dei padroncini a fondere i loro micro-vettori, che rispecchia la frammentazione generale dell' offerta turistica.

I charter incoming e i vettori leisure italiani sono due cose attualmente ben distinte.:)
 
Citazione:Messaggio inserito da gateA1
I charter incoming e i vettori leisure italiani sono due cose attualmente ben distinte.:)

E' vero la maggior parte dei turisti che arriva in Italia lo fa con compagania sia low cost che major STRANIERE. I vettori charter italiani pensano quasi esclusivamente a portare gli italiani in vacanza all'estero mentro non sfruttano per niente l'enorme mercato incoming verso l'Italia.
 
Una compagnia hub&spoke o point to point?

L'obiettivo di questo thread è quello di scoprire insieme a voi la natura del problema principe, che impedisce la nascita di una compagnia aerea italiana, che sappia confrontarsi con il mercato, fornendo il servizio che i passeggeri si aspettano.
 
Caro a 319 ti saluto sono francesco fondo pista.
Cosa manca ,manca quello che hai tè nel fare si che la tua azienda vada bene.
La voglia ,volonta' ,il fare le cose seriamente,e uno stato che ti permetta.
di lavorare senza mangiarti tutto.Banali regole di mercato , ghe qui' non esistono.
Saluti ancora .[:306][:306][:306]
 
il riassunto della mentalita`e delle abitudini di noi italiani puo` essere visto nell esempio eclatante dei dirigenti myair che hanno saccheggiato volareweb (che aveva potenzialita`) x creare myair. Si pensa a rubare,a cercare di essere "furbi" a profitti di breve periodo invece che fidelizzare i propri clienti. Ad esempio come continuo a ripetere a me myair mi puo`offrire pure un posto a 1 centesimo tasse incluse, io nn lo comprerei x paura (giustificatissima) di ritardi e disavventure.
Hub & spoke puro su tratte a basso medio raggio e`x me un modello obsoleto. Funziona bene solo su tratte intercontinentali... vi e`poi da dire che il point to point puro nn esiste visto che varie basi delle low cost fungono un po `da Mozzo x le varie rotte
 
Citazione:Messaggio inserito da marcotiloca

Finchè in Italia chi di dovere seguirà a far prevalere i propri interessi a scàpito di quelli della Comunità, la vedo moooolto difficile...[xx(]

Marco;)

scusami se ti quoto, ma è proprio il discorso come il tuo che fa si che le cose non funzionino, chi investe in un'azienda vuole che isuoi siano guadagni, e non gliene frega niente della comunità. Il servizio ereo sociale è una "castroneria"...

inoltre in Italia andrebbero banditi per legge i sindacati, è vero che hanno fatto tantissimo e che il "padrone" deve fronteggiarsi, ma il livello di sindacalizzazione italiano è l'eccesso dall'altra parte, e non solo da noi, le grandi Major sindacalizzate sono fallite TUTTE, iniziamo con le USA da PanAm a TWA passando per Eastern, poi le europee Sabena, Swissair... mentre alcune hanno saputo tenere testa e si sono salvete con piani industriali che ai sindacati non sono piaciuti, vedi AF e IB ma che sono stati realizzati e che hanno permesso il vero salvataggio.

In Italia chi vuoi che investa i suoi soldini in un mercato dove ti trovi la concorrenza SLEALE di AZ che usa i soldi di tutti (compresi i tuoi che stai investendo) per farti concorrenza. Dove trovi, campanilismi, contratti sindacalizzati, etc, etc che nulla hanno a che vedere con il reale mercato, e quindi è ovvio che nessuno investa in Italia per una compagnia seria!

Prima bisogna riscrivere le regole del mercato e poi qualcuno potrebbe davvero aprire il portafoglio e far girare i soldini e anche gli utili. Ma questa è fantascienza, ricordiamoci che da noi nessuno investe in maniera seria, ma tutti cercano di prendere società senza pagarle (anzi pagandole con i soldi dell'acquisizione). Vogliamo vedere i vari casi italiani? da Fondiaria-Sai, dove Sai ha comprato fondiaria pagandola con le porprietà immobiliari di SAI, la Banca di Lodi che voleva comprare Antonveneta, come se io mi volessi comprare Mediaworld, etc etc etc. Banche che finanziano 15miliardi di euro a Parmalat con le fatture scannerizzate??? e poi ci si stupisce che qui da noi nessuno tira fuori i soldini, ma voi lo fareste???

io no!!!

Comprerei Iberia.... hehehehe
 
Citazione:Messaggio inserito da Cesare.Caldi

Ma basterebbe anche creare una low cost che funzioni e abbia successo ad esempio gli spagnoli in poco tempo hanno creato Vueling e Clickair, in Germania Germanwings e Airberlin per non parlare delle big low cost inglesi. Praticamente ci riescono tutti tranne noi, se faccio il paragone con le low cost nostrane o presunte tale mi cadono le braccia... ma non siamo capaci almeno di copiare quanto hanno fatto gli altri? Evidendemente no, nemmeno questo...
Cesare mi dispiace ma credo che il problema non sia nella capacità o meno di copiare gli altri.
Con il costo del lavoro altissimo, la scarsa flessibilità contrattuale, la burocrazia, la scarsa predisposizione degli italiani a rispettare le regole, ecc ecc replicare i modelli low cost di successo diventa difficile.

Un esempio OT? Anni fa ho partecipato allo startup della filiale italiana di una multinazionale svedese. Il primo anno si sono assunti tutti i lavoratori a tempo indeterminato, perchè per scelta aziendale si volevano motivare i dipendenti. L'azienda opera nel business dei call center. Aveva una squadra di operatori chiamata QI (quality improvement) che passavano le loro giornate ad ascoltare le telefonate per poi andare ad effettuare feadback (assolutamente non punitivi ma solo migliorativi) agli operatori. L'azienda era dotata di dress-code che gli impiegati di qualunque livello dovevano rispettare (vietati i jeans sopratutto se strappati, cravatta obbligatoria per gli impiegati uomini a contatto con i clienti ecc.).
Questo sistema funzionava e funziona tuttora perfettamente in ogni paese d'Europa. Nel nostro invece si sono formate le rappresentanze sindacali che hanno ottenuto l'abolizione del dress code e del team QI perchè contrari alle norme dello statuto del lavoratore. Due anni dopo l'azienda a causa degli alti costi cominciava ad assumere solo a progetto e a delocalizzare la presenza italiana nei paesi dell'est europa. Morale la filiale di milano dai quasi 1000 impiegati che aveva raggiunto oggi ne ha circa la metà....

Purtroppo finchè nel nostro paese non cambieranno radicalmente tante cose (a cominciare da alcune fastidiose forze politiche che con meno del 4% possono sedere in parlamento ed occupare poltrone di Governo e ricattare il governo stesso) credo che sia impossibile pensare iniziative imprenditoriali di successo, sopratutto in un campo difficile come quello aeronautico.
 
Citazione:Messaggio inserito da sky3boy
scusami se ti quoto, ma è proprio il discorso come il tuo che fa si che le cose non funzionino, chi investe in un'azienda vuole che isuoi siano guadagni, e non gliene frega niente della comunità. Il servizio ereo sociale è una "castroneria"...

inoltre in Italia andrebbero banditi per legge i sindacati, è vero che hanno fatto tantissimo e che il "padrone" deve fronteggiarsi, ma il livello di sindacalizzazione italiano è l'eccesso dall'altra parte, e non solo da noi, le grandi Major sindacalizzate sono fallite TUTTE, iniziamo con le USA da PanAm a TWA passando per Eastern, poi le europee Sabena, Swissair... mentre alcune hanno saputo tenere testa e si sono salvete con piani industriali che ai sindacati non sono piaciuti, vedi AF e IB ma che sono stati realizzati e che hanno permesso il vero salvataggio.

In Italia chi vuoi che investa i suoi soldini in un mercato dove ti trovi la concorrenza SLEALE di AZ che usa i soldi di tutti (compresi i tuoi che stai investendo) per farti concorrenza. Dove trovi, campanilismi, contratti sindacalizzati, etc, etc che nulla hanno a che vedere con il reale mercato, e quindi è ovvio che nessuno investa in Italia per una compagnia seria!

Prima bisogna riscrivere le regole del mercato e poi qualcuno potrebbe davvero aprire il portafoglio e far girare i soldini e anche gli utili. Ma questa è fantascienza, ricordiamoci che da noi nessuno investe in maniera seria, ma tutti cercano di prendere società senza pagarle (anzi pagandole con i soldi dell'acquisizione). Vogliamo vedere i vari casi italiani? da Fondiaria-Sai, dove Sai ha comprato fondiaria pagandola con le porprietà immobiliari di SAI, la Banca di Lodi che voleva comprare Antonveneta, come se io mi volessi comprare Mediaworld, etc etc etc. Banche che finanziano 15miliardi di euro a Parmalat con le fatture scannerizzate??? e poi ci si stupisce che qui da noi nessuno tira fuori i soldini, ma voi lo fareste???

io no!!!

Comprerei Iberia.... hehehehe
Sono assolutamente d'accordo ...
 
Citazione:Messaggio inserito da I-VALE
Nel nostro invece si sono formate le rappresentanze sindacali che hanno ottenuto l'abolizione del dress code e del team QI perchè contrari alle norme dello statuto del lavoratore.

credimi, i motivi per cui le multinazionali scappano sono ben altri
 
Citazione:Messaggio inserito da almetano

credimi, i motivi per cui le multinazionali scappano sono ben altri
So benissimo quali sono i motivi per cui scappano. La mia voleva essere un esempio di come un stupenda realtà lavorativa è stata rovinata da teste di caXXo che hanno dovuto assolutamente far valere i loro diritti di lavoratori....[:307]
 
Citazione:Messaggio inserito da sky3boy

Citazione:Messaggio inserito da marcotiloca

Finchè in Italia chi di dovere seguirà a far prevalere i propri interessi a scàpito di quelli della Comunità, la vedo moooolto difficile...[xx(]

Marco;)

scusami se ti quoto, ma è proprio il discorso come il tuo che fa si che le cose non funzionino, chi investe in un'azienda vuole che isuoi siano guadagni, e non gliene frega niente della comunità. Il servizio ereo sociale è una "castroneria"...

inoltre in Italia andrebbero banditi per legge i sindacati, è vero che hanno fatto tantissimo e che il "padrone" deve fronteggiarsi, ma il livello di sindacalizzazione italiano è l'eccesso dall'altra parte, e non solo da noi, le grandi Major sindacalizzate sono fallite TUTTE, iniziamo con le USA da PanAm a TWA passando per Eastern, poi le europee Sabena, Swissair... mentre alcune hanno saputo tenere testa e si sono salvete con piani industriali che ai sindacati non sono piaciuti, vedi AF e IB ma che sono stati realizzati e che hanno permesso il vero salvataggio.

In Italia chi vuoi che investa i suoi soldini in un mercato dove ti trovi la concorrenza SLEALE di AZ che usa i soldi di tutti (compresi i tuoi che stai investendo) per farti concorrenza. Dove trovi, campanilismi, contratti sindacalizzati, etc, etc che nulla hanno a che vedere con il reale mercato, e quindi è ovvio che nessuno investa in Italia per una compagnia seria!

Prima bisogna riscrivere le regole del mercato e poi qualcuno potrebbe davvero aprire il portafoglio e far girare i soldini e anche gli utili. Ma questa è fantascienza, ricordiamoci che da noi nessuno investe in maniera seria, ma tutti cercano di prendere società senza pagarle (anzi pagandole con i soldi dell'acquisizione). Vogliamo vedere i vari casi italiani? da Fondiaria-Sai, dove Sai ha comprato fondiaria pagandola con le porprietà immobiliari di SAI, la Banca di Lodi che voleva comprare Antonveneta, come se io mi volessi comprare Mediaworld, etc etc etc. Banche che finanziano 15miliardi di euro a Parmalat con le fatture scannerizzate??? e poi ci si stupisce che qui da noi nessuno tira fuori i soldini, ma voi lo fareste???

io no!!!

Comprerei Iberia.... hehehehe
No, non ti scuso, perchè hai fatto benissimo, così posso sviluppare il mio discorso che ho forse eccessivamente semplificato sintetizzandolo: "chi di dovere" è inteso proprio a stigmatizzare il fatto che ormai in Italia, soprattutto nel mondo del lavoro dipendente, c'è evidentemente uno squilibrio nella distribuzione tra diritti e doveri, per farti un esempio attinente soprattuto al post di I-VALE, anche una piccola pulce, secondo le attuali norme, metaforicamente parlando, avrebbe il diritto di vivere e riprodursi, anche se poi alla fine il risultato sarebbe di ammazzare il cane, questi sono i principali motivi per cui in Italia non possono sopravvivere le grandi aziende, comprese quelle aeronautiche, soprattutto senza altri sotterfugi clientelistico-politici e/o campanilistici, in alternativa, si creano soltanto monopòli e "cartelli" vari, questo è sotto gli occhi di tutti e ne subiamo le conseguenze tutti i giorni...

Altri motìvi, che si spera scompariranno grazie all'opera di "convincimento" dell'Unione Europea, sono quelli che hai giustamente citato tu quando parli della situazione di AZ, ma è solo un esempio eclatante, ce ne sarebbero a centinaia di migliaia, meno eclatanti se presi singolarmente, per esempio nelle "gare d'appalto" o nei concorsi per l'assunzione del personale indetti dalle amministrazioni pubbliche, magari "costruendole" in base alle specifiche dell'"amico" di turno...[:o)][:I]

Quindi, se pare che anche la mafia stìa spostando all'estero i propri investimenti, mi sa che del pollo da spennare non è rimasto nemmeno il becco o le zampe...[:302][:301]

almetano: i motivi sono anche quelli per cui se all'inizio fai il grave errore di assumerti dei dipendenti "per fidelizzarli" alla fine ti ritrovi senza poter produrre in maniera efficiente e muori tu assieme ai dipendenti, perchè non puoi nemmeno licenziarli, spesse volte...

Il modo per uscirne esiste, spesso però non si conosce o non si vuole utilizzarlo per mancanza di fiducia nel sistema, o per inesperienza (è roba molto complessa, da premio Nobel) oppure alla fine è solo che pagare i diritti del "format" sarebbe troppo caro per le modeste finanze degli investitori italiani, per questo qui non si può crescere più di tanto, se non tranne qualche rara eccezione, quindi, tuttalpiù, si tira a campàre...

Marco;)