Taglio del nastro. Sono passati più di otto anni dalla posa della prima pietra di un'infrastruttura costata 40 milioni
Entro fine mese Comiso sarà operativo : all'inizio il terminal ospiterà solo i charter, poi dopo l'estate scatteranno i voli di linea: contatti in corso con Ryanair e AirOne. La data è stata fissata e questa volta, a meno di sorprese dell'ultimo momento, dovrebbe essere rispettata. L'aeroporto di Comiso sarà aperto al pubblico alla fine di maggio: sono passati intanto più di otto anni dalla posa della prima pietra di uno scalo costato 40 milioni di cui 20 milioni provenienti dalla Ue. Un aeroporto legato per destino, oggi, a quello di Catania visto che la Soaco (Società aeroporto Comiso) è partecipata al 65% dalla Intersac (il 35% è del Comune di Comiso) di cui la Sac di Catania detiene il 75% mentre il resto appartiene a Mario Ciancio Sanfilippo che lo ha rilevato da Interbanca. Con l'apertura dello scalo di Comiso, che pure rientra negli aeroporti di rilevanza regionale, si costituirebbe il famoso polo aeroportuale del sud Est della Sicilia di cui si parla da anni: con l'apertura di giugno già questa estate si potrà misurare la vera portata di questo scalo che per i primi mesi vedrà solo voli charter. Mentre da settembre cominceranno i voli di linea: con Ryanair è stato raggiunto un accordo mentre sono in corso contatti con AirOne. Sul fronte occidentale della Sicilia, invece, c'è un aeroporto che il piano varato dall'Enac classifica di rilevanza regionale come il Vincenzo Florio di Trapani il quale grazie soprattutto alla presenza di Ryanair è riuscito a salvarsi da inevitabile chiusura e ha contribuito a rilanciare l'area: nei primi tre mesi di quest'anno la situazione è questa: i movimenti sono già 2.531 con una flessione del 5,4% sullo stesso periodo del 2012 e i passeggeri in transito crescono del 3% posizionandosi a 251.932 (in pratica meno voli ma più pieni) mentre comincia anche il traffico cargo i cui numeri sono ancora troppo bassi per essere significativi (sono stati io con un incremento ovvio di oltre il 161%. Airgest, la società che gestisce l'aeroporto è composta per il 51% da soci pubblici (la Provincia di Trapani e la Camera di commercio) mentre il resto è nelle mani dei privati che esprimono l'amministratore delegato: c'è Corporacion America del gruppo del magnate armeno-argentino Eduardo Eurnekian, il quale tramite "Infrastrutture Sicilia srl" di cui detiene il 75% controlla il 39% della Airgest mentre l'8% della socie-tàdi gestione è del gruppo di Cesare Dessena Quercioli. Non si hanno notizie di eventuiali vendite di quote da parte degli enti territoriali.
Entro fine mese Comiso sarà operativo : all'inizio il terminal ospiterà solo i charter, poi dopo l'estate scatteranno i voli di linea: contatti in corso con Ryanair e AirOne. La data è stata fissata e questa volta, a meno di sorprese dell'ultimo momento, dovrebbe essere rispettata. L'aeroporto di Comiso sarà aperto al pubblico alla fine di maggio: sono passati intanto più di otto anni dalla posa della prima pietra di uno scalo costato 40 milioni di cui 20 milioni provenienti dalla Ue. Un aeroporto legato per destino, oggi, a quello di Catania visto che la Soaco (Società aeroporto Comiso) è partecipata al 65% dalla Intersac (il 35% è del Comune di Comiso) di cui la Sac di Catania detiene il 75% mentre il resto appartiene a Mario Ciancio Sanfilippo che lo ha rilevato da Interbanca. Con l'apertura dello scalo di Comiso, che pure rientra negli aeroporti di rilevanza regionale, si costituirebbe il famoso polo aeroportuale del sud Est della Sicilia di cui si parla da anni: con l'apertura di giugno già questa estate si potrà misurare la vera portata di questo scalo che per i primi mesi vedrà solo voli charter. Mentre da settembre cominceranno i voli di linea: con Ryanair è stato raggiunto un accordo mentre sono in corso contatti con AirOne. Sul fronte occidentale della Sicilia, invece, c'è un aeroporto che il piano varato dall'Enac classifica di rilevanza regionale come il Vincenzo Florio di Trapani il quale grazie soprattutto alla presenza di Ryanair è riuscito a salvarsi da inevitabile chiusura e ha contribuito a rilanciare l'area: nei primi tre mesi di quest'anno la situazione è questa: i movimenti sono già 2.531 con una flessione del 5,4% sullo stesso periodo del 2012 e i passeggeri in transito crescono del 3% posizionandosi a 251.932 (in pratica meno voli ma più pieni) mentre comincia anche il traffico cargo i cui numeri sono ancora troppo bassi per essere significativi (sono stati io con un incremento ovvio di oltre il 161%. Airgest, la società che gestisce l'aeroporto è composta per il 51% da soci pubblici (la Provincia di Trapani e la Camera di commercio) mentre il resto è nelle mani dei privati che esprimono l'amministratore delegato: c'è Corporacion America del gruppo del magnate armeno-argentino Eduardo Eurnekian, il quale tramite "Infrastrutture Sicilia srl" di cui detiene il 75% controlla il 39% della Airgest mentre l'8% della socie-tàdi gestione è del gruppo di Cesare Dessena Quercioli. Non si hanno notizie di eventuiali vendite di quote da parte degli enti territoriali.