http://www.lavoce.info/articoli/pagina1000204.html
Ne riporto la prima parte
DOVE VOLANO LE TASSE DI ALITALIA
di Marco Greggi 14.01.2008
Nella vicenda Alitalia e della sua possibile cessione ad Air France bisogna tener conto anche degli aspetti fiscali. Perché dopo la ristrutturazione la compagnia tornerà probabilmente a creare valore. La convenzione Ocse contro le doppie imposizioni dispone che la tassazione avvenga solo nel luogo in cui è localizzata la sede di direzione effettiva. Oggi è ovviamente l'Italia, ma domani? Il ministero dell'Economia deve pretendere adeguate garanzie in merito. Magari prendendo esempio dal governo olandese, che ha fatto bene i conti prima dell'accordo per Klm.
Della vicenda Alitalia si sono occupati, anche su lavoce.info, esperti di finanza, d’azienda e giuristi. Ma molti sono gli investitori stranieri che si fanno avanti con progetti più o meno condivisibili, più o meno convenienti. E allora è importante considerare anche un altro aspetto della questione, quello relativo alla fiscalità internazionale, le tasse.
Perché se è vero che oggi la compagnia di bandiera sembra più che altro un pozzo senza fondo, che macina perdite giorno dopo giorno, è opinione comune che Alitalia (o per i pessimisti, almeno una sua porzione) possa essere rilanciata sul mercato dopo una ristrutturazione, o una sensibile riduzione del personale unitamente ad altri correttivi, che sarà onere del prossimo proprietario configurare in modo conveniente.
Insomma, tornerà a creare valore.
E se questo accadrà, bisogna fin dalle trattative di cessione tenere conto anche delle regole fiscali per evitare che la cessione di Alitalia (oggi) determini anche la cessione della redditività che la compagnia produrrà (domani). [...]
Beata illusione
Ne riporto la prima parte
DOVE VOLANO LE TASSE DI ALITALIA
di Marco Greggi 14.01.2008
Nella vicenda Alitalia e della sua possibile cessione ad Air France bisogna tener conto anche degli aspetti fiscali. Perché dopo la ristrutturazione la compagnia tornerà probabilmente a creare valore. La convenzione Ocse contro le doppie imposizioni dispone che la tassazione avvenga solo nel luogo in cui è localizzata la sede di direzione effettiva. Oggi è ovviamente l'Italia, ma domani? Il ministero dell'Economia deve pretendere adeguate garanzie in merito. Magari prendendo esempio dal governo olandese, che ha fatto bene i conti prima dell'accordo per Klm.
Della vicenda Alitalia si sono occupati, anche su lavoce.info, esperti di finanza, d’azienda e giuristi. Ma molti sono gli investitori stranieri che si fanno avanti con progetti più o meno condivisibili, più o meno convenienti. E allora è importante considerare anche un altro aspetto della questione, quello relativo alla fiscalità internazionale, le tasse.
Perché se è vero che oggi la compagnia di bandiera sembra più che altro un pozzo senza fondo, che macina perdite giorno dopo giorno, è opinione comune che Alitalia (o per i pessimisti, almeno una sua porzione) possa essere rilanciata sul mercato dopo una ristrutturazione, o una sensibile riduzione del personale unitamente ad altri correttivi, che sarà onere del prossimo proprietario configurare in modo conveniente.
Insomma, tornerà a creare valore.
E se questo accadrà, bisogna fin dalle trattative di cessione tenere conto anche delle regole fiscali per evitare che la cessione di Alitalia (oggi) determini anche la cessione della redditività che la compagnia produrrà (domani). [...]
Beata illusione
