Per non dover pensare "ho letto di meglio", oppure "ho letto di peggio", mi sono fermato alla premessa, quella che dovrebbe invogliare un lettore ad approfondire, leggendo l'intero articolo. Ed ho fatto le mie considerazioni.
I più buoni lo chiamano «Lada dei cieli», un modo per dire che il suo grado di affidabilità è davvero basso, proprio come le auto russe. I più maligni lo etichettano come «bara volante». Numeri alla mano il Tupolev Tu-154 – lo stesso modello di jet precipitato il giorno di Natale sul Mar Nero uccidendo 93 persone – è uno dei velivoli con le statistiche peggiori al mondo. Ruote che si staccano in volo, sistema elettrico che si spegne sopra l’Artico, fusoliera che si spezza durante un fuoripista, motori che esplodono ancora prima di raggiungere la pista di decollo, finestrini della cabina di pilotaggio che si rompono (in almeno due occasioni). I database internazionali dell’aviazione sono pieni di episodi del genere. Tutti riguardano proprio il Tupolev Tu-154.
La Lada credo sia una delle vetture più robuste mai prodotta: si mette in moto al primo colpo pure con -35 in Siberia.
Queste statistiche così negative sul TU154 non le ricordo, anzi direi che per il numero di esemplari prodotti e per il numero di passeggeri trasportati è da ritenersi decisamente un velivolo affidabile. Gli esempi citati sono per lo più imputabili alla manutenzione degli stessi, allo scarseggiare dei pezzi di ricambio e alla longevità del modello.
L'ing. Andrej Tupolev si sta rivoltando nella tomba...