Sembra una domanda stupida, ma trovandomi per lavoro a lavorare con puristi di te e tisane mi sono trovato a dover analizzare il problema di fare un te ad alta quota.
Essendo la pressurizzazione di cabina corrispondente a circa 2000 metri di quota, temperatura a cui l'acqua evapora a 93° circa, come è possibile fare del te a bordo? In particolare per alcune miscele di te è possibile eseguire una buona estrazione solamente al raggiungimento dei 95° di temperatura.
Nel nostro caso andiamo a compensare il tutto mettendo in leggera pressione l'impianto. Mi chiedevo se è la stessa tecnica utilizzata a bordo degli aerei o se esistono tecniche alternative più sicure o semplicemente le miscele usate in aereo sono come quelle spaziali, cioè gia leggermente pre-estratte.
Il mate ad esempio è un valido alternativo ad alta quota, in quando prevede un infusione a temperature più basse ma per tempi più lunghi
Essendo la pressurizzazione di cabina corrispondente a circa 2000 metri di quota, temperatura a cui l'acqua evapora a 93° circa, come è possibile fare del te a bordo? In particolare per alcune miscele di te è possibile eseguire una buona estrazione solamente al raggiungimento dei 95° di temperatura.
Nel nostro caso andiamo a compensare il tutto mettendo in leggera pressione l'impianto. Mi chiedevo se è la stessa tecnica utilizzata a bordo degli aerei o se esistono tecniche alternative più sicure o semplicemente le miscele usate in aereo sono come quelle spaziali, cioè gia leggermente pre-estratte.
Il mate ad esempio è un valido alternativo ad alta quota, in quando prevede un infusione a temperature più basse ma per tempi più lunghi