Colossi sull'Atlantico


billypaul

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Continental, United, Lufthansa e Air Canada – già associate in Star Alliance - hanno chiesto al Department of Transportation degli USA l’approvazione per costituire una joint venture dedicata all’operativo transatlantico. Sospinto energicamente dalla ricerca di sinergie ed economie di scala procede il consolidamento operativo dei grandi vettori sui segmenti a maggior rischio e ad alto tasso di competitività. Il nuovo sodalizio affronterà sull’Atlantico anche quello in via di costituzione tra American Airlines, British Airways e Iberia, già alleate in oneworld.
Nel contempo Continental Airlines – attualmente in SkyTeam - ha richiesto formalmente al DOT l’autorizzazione all’ingresso in Star Alliance (dopo il primo annuncio in giugno) oltre all’immunità antitrust su operativo, tariffe e servizio. L’ingresso del vettore rinforzerebbe la rete di Star Alliance soprattutto sulla East Coast degli Usa, dove US Airways già vola su Philadelphia, Washington Reagan National, e Charlotte; United su Washington Dulles, e Continental aggiungerebbe New York-Newark. (L'agenziadiviaggi.it - 25/7/2008)
 
Iinteressante, anche alla luce dell' opinione del guru di AA - in pensione - Bob Crandall, che chiede di tornare alla regulation. Si puo' ipotizzare, in un futuro non troppo vicino, che un fornitore di voli gestisca un 380 allungato fra due hub importanti e che le compagnie, relegate a programmi di fidelizzazione e marketing, affittino "blocchi" dell' aereo per i loro clienti?
 
Iinteressante, anche alla luce dell' opinione del guru di AA - in pensione - Bob Crandall, che chiede di tornare alla regulation. Si puo' ipotizzare, in un futuro non troppo vicino, che un fornitore di voli gestisca un 380 allungato fra due hub importanti e che le compagnie, relegate a programmi di fidelizzazione e marketing, affittino "blocchi" dell' aereo per i loro clienti?
..forse solo dopo qualche anno di operativotà ed esperienza con il 380...
oggi non soslo rappresenta un aereo importante per il traffico e capacità, ma è anche l'ammiraglia di chi lo ha preso o riceverà.
Non credo che vogliano farne uno spezzatino o farene volare alcunni in livrea bianca neutra con all'interno delle sezioni personalizzate a seconda della compagnia o dell'alleanza.
Ammesso e non concesso che dia difficoltà, dovranno prima essersi scornati con un'operatività negativa o passiva. Ma ce ne vorrà di tempo ed umiltà a riconoscere l'eventuale errore)...piuttosto faranno come per il Concorde...
E' una proposta però molto suggestiva, la tua!
 
Iinteressante, anche alla luce dell' opinione del guru di AA - in pensione - Bob Crandall, che chiede di tornare alla regulation. Si puo' ipotizzare, in un futuro non troppo vicino, che un fornitore di voli gestisca un 380 allungato fra due hub importanti e che le compagnie, relegate a programmi di fidelizzazione e marketing, affittino "blocchi" dell' aereo per i loro clienti?

Non credo che il futuro sia questo. Gli aeroporti sono già saturi oggi e i passeggeri sempre meno disposti a fare scali. Penso che il futuro sia il point-to-point.