Tratto da corriere.it
sondaggio in occasione del Business Travel and Meetings
Voli liberi (dai ragazzini)
Fastidiosi e disturbanti li considera il 74% dei viaggiatori in business. Le compagnie: è discriminazione
MILANO - A quanti di voi è capitato di viaggiare in aereo, magari in business o in prima classe, e di ritrovarsi accanto un bambino insopportabile, che ha trasformato il vostro volo in un incubo? Stando al sondaggio commissionato su 1000 viaggiatori regolari in business class, in occasione del Business Travel and Meetings che andrà in scena a Londra la prossima settimana, questo scenario è purtroppo piuttosto comune. Non a caso, i ragazzini sono considerati fastidiosi e disturbanti dal 74% dei passeggeri intervistati, mentre fra le altre lamentele segnalate, il 18% non sopporta l’upgrade gratuito dall’economy alle classi superiori e il 15% vorrebbe una maggiore privacy per chi viaggia in business, mentre solo il 12% si è lamentato per i disservizi di bordo. Da qui, il suggerimento alle compagnie aeree di istituire voli «child free», ovvero senza bambini, seguendo l’esempio delle compagnie ferroviarie che hanno varato già da tempo le carrozze «per soli adult».
ZONE QUIETE - «Mi sembra davvero una bella idea quella di avere voli per soli adulti – ha raccontato lo scrittore di viaggi Dave Richardson al Daily Express, o comunque di vietare una parte dell’aereo ai bambini. Credo che compagnie come Virgin Atlantic, Emirates o Etihad dovrebbero prendere in considerazione questa proposta per le tratte a lungo raggio: del resto, si continueranno ad usare i Boeing 747 ancora per un bel pezzo, di conseguenza destinare il ponte superiore solo agli adulti non dovrebbe essere un grosso problema logistico». Una soluzione che trova d’accordo anche David Chapple, direttore dello show in programma ad Earls Court. «È comprensibilmente frustrante per un viaggiatore in business, che ha pagato una quota maggiore per poter lavorare e dormire in tutta tranquillità, vedersi il viaggio rovinato dai bambini. Non a caso, un certo numero di operatori ferroviari ha già introdotto le cosiddette “quiet zone”, ovvero zone del silenzio. Ecco perché l’idea di bandire i ragazzini dai voli è certamente interessante e sarei davvero curioso di vedere come reagirebbero le compagnie».
DISCRIMINATORIO -Detto fatto, la risposta è arrivata ed è decisamente freddina. «La nostra compagnia trasporta 32 milioni di passeggeri l’anno – spiega un portavoce della British Airways – e siamo quindi sempre alla ricerca di nuovi modi per rendere il viaggio dei nostri clienti il più confortevole e piacevole possibile». «I bambini viaggiano nella nostra cabina Upper Class – gli fanno eco dalla Virgin Atlantic – e al momento non abbiamo in programma di introdurre aree solo per adulti». «Sarebbe davvero una pessima idea quella di vietare i voli ai bambini – rincara la dose Paul Charles, ex direttore della compagnia di Sir Richard Branson e attuale consulente della “Lewis PR Travel” – e mi viene da pensare che una volta fatta una cosa del genere, cominceranno a bandire anche altri tipi di viaggiatori». A sorpresa, le parole più favorevoli alla proposta sono arrivate dall’Air Transport Users Council che tutela i passeggeri britannici. «Siamo in un regime di mercato, dove le compagnie fanno di tutto per scoprire cosa vogliono i passeggeri – spiega il portavoce dell’associazione – e se riterranno che le aree “solo adulti” potrebbero aiutare il loro tornaconto, allora le introdurranno, stando attenti a non violare alcuna legge discriminatoria. Del resto, se uno paga tanti soldi per volare, il minimo che pretende è tranquillità e un buon servizio. Forse la soluzione migliore sarebbe che il personale di volo chiedesse ai genitori di tenere i bambini sotto controllo. In genere, comunque, riceviamo denunce su passeggeri pericolosi, ma generalmente non su bambini».
http://www.corriere.it/cronache/11_...ni_a4b6e656-2ed4-11e0-ac59-00144f02aabc.shtml
sondaggio in occasione del Business Travel and Meetings
Voli liberi (dai ragazzini)
Fastidiosi e disturbanti li considera il 74% dei viaggiatori in business. Le compagnie: è discriminazione
MILANO - A quanti di voi è capitato di viaggiare in aereo, magari in business o in prima classe, e di ritrovarsi accanto un bambino insopportabile, che ha trasformato il vostro volo in un incubo? Stando al sondaggio commissionato su 1000 viaggiatori regolari in business class, in occasione del Business Travel and Meetings che andrà in scena a Londra la prossima settimana, questo scenario è purtroppo piuttosto comune. Non a caso, i ragazzini sono considerati fastidiosi e disturbanti dal 74% dei passeggeri intervistati, mentre fra le altre lamentele segnalate, il 18% non sopporta l’upgrade gratuito dall’economy alle classi superiori e il 15% vorrebbe una maggiore privacy per chi viaggia in business, mentre solo il 12% si è lamentato per i disservizi di bordo. Da qui, il suggerimento alle compagnie aeree di istituire voli «child free», ovvero senza bambini, seguendo l’esempio delle compagnie ferroviarie che hanno varato già da tempo le carrozze «per soli adult».
ZONE QUIETE - «Mi sembra davvero una bella idea quella di avere voli per soli adulti – ha raccontato lo scrittore di viaggi Dave Richardson al Daily Express, o comunque di vietare una parte dell’aereo ai bambini. Credo che compagnie come Virgin Atlantic, Emirates o Etihad dovrebbero prendere in considerazione questa proposta per le tratte a lungo raggio: del resto, si continueranno ad usare i Boeing 747 ancora per un bel pezzo, di conseguenza destinare il ponte superiore solo agli adulti non dovrebbe essere un grosso problema logistico». Una soluzione che trova d’accordo anche David Chapple, direttore dello show in programma ad Earls Court. «È comprensibilmente frustrante per un viaggiatore in business, che ha pagato una quota maggiore per poter lavorare e dormire in tutta tranquillità, vedersi il viaggio rovinato dai bambini. Non a caso, un certo numero di operatori ferroviari ha già introdotto le cosiddette “quiet zone”, ovvero zone del silenzio. Ecco perché l’idea di bandire i ragazzini dai voli è certamente interessante e sarei davvero curioso di vedere come reagirebbero le compagnie».
DISCRIMINATORIO -Detto fatto, la risposta è arrivata ed è decisamente freddina. «La nostra compagnia trasporta 32 milioni di passeggeri l’anno – spiega un portavoce della British Airways – e siamo quindi sempre alla ricerca di nuovi modi per rendere il viaggio dei nostri clienti il più confortevole e piacevole possibile». «I bambini viaggiano nella nostra cabina Upper Class – gli fanno eco dalla Virgin Atlantic – e al momento non abbiamo in programma di introdurre aree solo per adulti». «Sarebbe davvero una pessima idea quella di vietare i voli ai bambini – rincara la dose Paul Charles, ex direttore della compagnia di Sir Richard Branson e attuale consulente della “Lewis PR Travel” – e mi viene da pensare che una volta fatta una cosa del genere, cominceranno a bandire anche altri tipi di viaggiatori». A sorpresa, le parole più favorevoli alla proposta sono arrivate dall’Air Transport Users Council che tutela i passeggeri britannici. «Siamo in un regime di mercato, dove le compagnie fanno di tutto per scoprire cosa vogliono i passeggeri – spiega il portavoce dell’associazione – e se riterranno che le aree “solo adulti” potrebbero aiutare il loro tornaconto, allora le introdurranno, stando attenti a non violare alcuna legge discriminatoria. Del resto, se uno paga tanti soldi per volare, il minimo che pretende è tranquillità e un buon servizio. Forse la soluzione migliore sarebbe che il personale di volo chiedesse ai genitori di tenere i bambini sotto controllo. In genere, comunque, riceviamo denunce su passeggeri pericolosi, ma generalmente non su bambini».
http://www.corriere.it/cronache/11_...ni_a4b6e656-2ed4-11e0-ac59-00144f02aabc.shtml