(AGI) - Roma, 26 apr. - La puntata di «Report», in onda domenica 27 aprile alle 21.30 su Raitre,
propone CHI NON VOLA È PERDUTO di Giovanna Boursier. A Siena vogliono ampliare il piccolo
scalo di Ampugnano e farlo diventare un grande aeroporto per traffico internazionale. A pochi
chilometri di distanza c’è un altro piccolo scalo civile, Grosseto, e anche lì vorrebbero ingrandirsi. E
a soli 100 chilometri di distanza ci sono gli aeroporti di Firenze e Pisa, che da soli sarebbero
sufficienti a coprire il traffico regionale. A Roma, oltre a Fiumicino, c’è Ciampino: la pista è a poche
centinaia di metri dalle case e il traffico civile in aumento. Lo trasferiranno, forse, a Viterbo. Nella
pianura Padana c’è un aeroporto ogni 50 km, perchè ognuno vuole il suo sotto casa, anche se è in
perdita. Intorno a Malpensa ce ne sono addirittura una decina. Gli aeroporti sostituiscono gli
investimenti nelle strade e nella rete ferroviaria o il servizio navetta che collega i maggiori aeroporti.
Sono 45 gli scali aperti al traffico civile commerciale. Conti alla mano i piccoli aeroporti sono più un
costo che un beneficio, e contribuiscono a disperdere i finanziamenti. Alcuni hanno solo 100
passeggeri l’anno, altri poche migliaia. Le società di gestione, che in gran parte sono pubbliche,
spesso sono in perdita, pensano di risanare i loro bilanci ingrandendo gli aeroporti. La strada è
quella di aprire alle compagnie «low cost». La società di gestione applica a queste compagnie
tariffe scontatissime e gli accordi sono segreti. Su tali accordi, però, sta indagando l’Unione
Europea. Il governo è caduto proprio quando il Ministro dei Trasporti stava per presentare il Piano
degli Aeroporti per regolare il sistema. A confronto con gli aeroporti spagnoli e i loro sistemi di
collegamento. (AGI) Red/Pec/Dml 261415 APR 08 NNN
propone CHI NON VOLA È PERDUTO di Giovanna Boursier. A Siena vogliono ampliare il piccolo
scalo di Ampugnano e farlo diventare un grande aeroporto per traffico internazionale. A pochi
chilometri di distanza c’è un altro piccolo scalo civile, Grosseto, e anche lì vorrebbero ingrandirsi. E
a soli 100 chilometri di distanza ci sono gli aeroporti di Firenze e Pisa, che da soli sarebbero
sufficienti a coprire il traffico regionale. A Roma, oltre a Fiumicino, c’è Ciampino: la pista è a poche
centinaia di metri dalle case e il traffico civile in aumento. Lo trasferiranno, forse, a Viterbo. Nella
pianura Padana c’è un aeroporto ogni 50 km, perchè ognuno vuole il suo sotto casa, anche se è in
perdita. Intorno a Malpensa ce ne sono addirittura una decina. Gli aeroporti sostituiscono gli
investimenti nelle strade e nella rete ferroviaria o il servizio navetta che collega i maggiori aeroporti.
Sono 45 gli scali aperti al traffico civile commerciale. Conti alla mano i piccoli aeroporti sono più un
costo che un beneficio, e contribuiscono a disperdere i finanziamenti. Alcuni hanno solo 100
passeggeri l’anno, altri poche migliaia. Le società di gestione, che in gran parte sono pubbliche,
spesso sono in perdita, pensano di risanare i loro bilanci ingrandendo gli aeroporti. La strada è
quella di aprire alle compagnie «low cost». La società di gestione applica a queste compagnie
tariffe scontatissime e gli accordi sono segreti. Su tali accordi, però, sta indagando l’Unione
Europea. Il governo è caduto proprio quando il Ministro dei Trasporti stava per presentare il Piano
degli Aeroporti per regolare il sistema. A confronto con gli aeroporti spagnoli e i loro sistemi di
collegamento. (AGI) Red/Pec/Dml 261415 APR 08 NNN