Catania: TAR sospende gara affidamento lavori


fontanarossa

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6 Novembre 2005
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messina - catania, Sicilia.
La sezione di Catania del Tar, presieduta da Salvatore Schillaci, con decreto depositato ieri, ha accolto la richiesta avanzata, fra gli altri, da Ance Sicilia e da Ance Catania, di sospensiva urgente della gara, che si sarebbe celebrata martedì prossimo, per l'affidamento da parte della Sac dei lavori di riqualificazione e adeguamento dell'air side di Fontanarossa, con un importo a base d'asta 30 milioni di euro. L'udienza di merito è fissata al prossimo 7 ottobre. L'Ance aggiunge che il Tar ha rilevato all'interno del bando due ragioni di ipotetica illegittimità ritenute restrittive della partecipazione e della concorrenza, e ha riconosciuto il "fumus boni juris" delle tesi sostenute dai ricorrenti, ravvisando anche "l'estrema gravità del danno" verso gli interessi collettivi rappresentati dall'Ance. "Due, in particolare - spiega il presidente regionale dell'Ance Salvo Ferlito - gli elementi che hanno spinto a presentare ricorso: l'inserimento di una errata categoria di iscrizione lavori che, di fatto, esclude tutte le imprese siciliane dalla possibilità di partecipare alla gara, e l'ulteriore aggravante di avere richiesto il rilascio dell'attestato di presa visione in appena quattro giorni". "In dettaglio - aggiunge Ferlito - la partecipazione è stata riservata solo ad imprese dotate di particolari qualifiche specialistiche. Non avere richiesto la qualificazione per le opere generali - aggiunge - espone l'interesse pubblico al rischio che l'opera debba essere eseguita da soggetti non qualificati e viola i principi della concorrenza".
lasicilia

Sospesa la gara per l'aeroporto di Catania. La sezione di Catania del Tar ha infatti accolto la richiesta avanzata, fra gli altri, da Ance Sicilia e da Ance Catania, di sospensiva urgente della gara, che si sarebbe celebrata martedì prossimo, per l'affidamento, da parte della Sac, dei lavori di riqualificazione e adeguamento dell'air side di Fontanarossa, importo a base d'asta 30 milioni di euro. L'udienza di merito è stata fissata al prossimo 7 ottobre.
Il Tribunale amministrativo ha rilevato, all'interno del bando della Sac due ragioni di ipotetica illegittimità, entrambe ritenute restrittive della partecipazione e della concorrenza. "Gli elementi che hanno spinto l'Ance a presentare ricorso - spiega il presidente di Ance Sicilia Salvo Ferlito - sono due: l'inserimento di una errata categoria di iscrizione lavori che, di fatto, esclude tutte le imprese siciliane dalla possibilità di partecipare alla gara; e l'ulteriore aggravante di avere richiesto il rilascio dell'attestato di presa visione in appena quattro giorni. La partecipazione infatti - chiarisce - è stata riservata solo ad imprese (di numero assai esiguo sul mercato nazionale) dotate di particolari qualifiche specialistiche relative al profilo della pavimentazione aeroportuale, mentre l'appalto riguarda per lo più lavorazioni di tipo generale e non solo specialistico. Un'ulteriore contestazione - aggiunge Ferlito - riguarda la circostanza che, sebbene la data di presentazione delle offerte sia stata fissata per il 15 settembre 2010 e l'ultima pubblicazione del bando risalga al 6 agosto 2010, l'Ente ha imposto la presentazione dell'istanza di presa visione entro il 10 agosto. Il nostro compito - conclude - è quello di vigilare affinché in tutte le gare d'appalto bandite nell'Isola sia garantito il diritto dell'imprenditoria siciliana sana di partecipare a parità di condizioni rispetto ai grandi gruppi del Nord Italia che stanno piombando come falchi sulla Sicilia".
travelnostop
 
Magari questa volta nel merito ha ragione chi ha fatto il ricorso, fatto sta che putroppo ormai in Italia a ogni assegnazione di importante bando di gara fa seguito il costante ricorso al tar che blocca e allunga tutto l'iter di assegnazione e i tempi dei lavori. In questo modo non si riuscirà mai ad avere i lavori ultimati nei tempi prefissati.
 
SAC chiede al Tar anticipazione udienza

AEROPORTO Fontanarossa, sospensione appalto pista. Il presidente Mancini: “Lavori di importanza urgente e strategica per lo sviluppo e la sicurezza dello scalo”


Catania, 15 settembre 2010 – Un’istanza di anticipazione d’udienza in Camera di Consiglio è stata presentata dalla SAC al Tar di Catania che il 9 settembre scorso – a seguito di un ricorso presentato due giorni prima dall’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) - ha emesso un decreto di sospensione della gara europea di appalto dei lavori di riqualificazione strutturale e funzionale della pista dell’Aeroporto Internazionale di Catania Fontanarossa.
L’udienza è al momento fissata per la data del 7 ottobre. Nel precisare che la gara non è gestita dalla SAC bensì dall'Ufficio regionale per l'espletamento di gare per l'appalto di lavori pubblici (UREGA) e che le modalità del bando sono state supervisionate dall’ENAC, il presidente della SAC, ing. Gaetano Mancini spiega le ragioni della scelta: “Si tratta di lavori di importanza urgente e strategica per lo sviluppo dello scalo e per l’incremento ulteriore degli standard di sicurezza aeroportuali. Il ricorso, infatti, provocherà un ritardo che si ripercuoterà inevitabilmente sull’inizio dei lavori: di qui la decisione di richiedere l’anticipazione dell’udienza al Tar”.
In tal senso verrà chiarito come la riqualifica della pista aeroportuale catanese, per la tipologia di traffico ospitato, richiede - soprattutto ai fini della sicurezza - una adeguata specializzazione del soggetto che dovrà eseguire i lavori. Di qui le scelte operate, richieste anche dall’ENAC, che sono analoghe a quelle effettuate in altri aeroporti italiani di dimensioni anche inferiori a quello catanese. Per ciò che riguarda invece la pubblicazione del bando occorre dire che essa è avvenuta sulla Gazzetta Europea, nonché sul sito della SAC, 69 giorni prima della scadenza, cioè con un tempo assegnato alle imprese ben maggiore di quello previsto dalla normativa del settore.
“I legali della SAC – conclude il presidente Mancini – argomenteranno comunque più dettagliatamente le proprie ragioni nell’unica sede opportuna e competente, che è quella del Tar, e non certo quella mediatica”.
 
Il Tar ha bocciato anche l'assegnazione dell' appalto per la costruzione dei nuovi treni AV di Trenitalia. La storia si ripete, l'Italia è il paese dei mille ricorsi, chi perde una gara non si rassegna mai ma trascina sembre tutto in tribunale con inevitabile allungamento dei tempi degli appalti.