Dopo i complimenti del ministro dei trasporti Bianchi che una decina di giorni fa, a Catania per un convegno della Cgil, ha definito il nuovo aeroporto Fontanarossa un «trampolino di lancio per lo sviluppo dell'isola», ieri il giudizio favorevole sul nuovo scalo etneo è stato espresso da una commissione dell'Unione europea che ha visionato lo stato di avanzamento dei lavori. La delegazione, composta da ingegneri ed architetti del ministero delle Infrastrutture, è sbarcata a Catania per sincerarsi sul corretto utilizzo di oltre 100 milioni di euro di fondi europei del «Pon trasporti».
A conclusione della visita il capo delegazione Pietro Isola, direttore generale del dipartimento del ministero, ha apprezzato l'opera dei vertici aeroportuali: «Di questo progetto siamo molto soddisfatti. Sia - ha spiegato - dal punto di vista procedurale, sia per il rispetto delle regole in materia di appalto che in campo ambientale. Abbiamo verificato nel sopralluogo che i fondi sono stati spesi bene. La qualità dell'opera - ha concluso l'ingegnere del ministero - , sia in termini impiantistici, architettonici che funzionali è senz'altro di primo livello».
Il pieno compiacimento dell'Unione europea ha soddisfatto i vertici dello scalo e in primo luogo il presidente della Sac, Stefano Ridolfo, che ha confermato per il 15 dicembre la data di consegna delle nuove chiavi dell'aeroporto. «L'impresa Romagnoli ha garantito nuovamente che il 15 dicembre coinciderà con la data di chiusura del cantiere. Una volta che saremo entrati in possesso del nuovo scalo occorreranno una sessantina di giorni per i collaudi, le autorizzazioni e il trasferimento del personale e delle compagnie. Contiamo - ha proseguito Ridolfo - di inaugurare ufficialmente l'aeroporto Fontanarossa entro l'ultima settimana di marzo e di aprirlo al pubblico nella prima settimana di aprile».
Il presidente della Sac ha aggiunto che con la Romagnoli è stato avviato anche il tavolo tecnico per superare il problema dei ritardi e delle penali e che si è già a buon punto per superare gli ostacoli. Contemporaneamente ha annunciato di avere compiuto i primi passi per il progetto di abbattimento e ricostruzione della vecchia aerostazione che una volta a regime permetterà al nuovo Fontanarossa di assorbire un traffico di oltre 10 milioni di passeggeri l'anno. Sino adesso, invece, la vecchia aerostazione ha «frenato» lo sviluppo. Soltanto nei mesi estivi i vertici aeroportuali hanno dovuto respingere le richieste di numerose compagnie di charter, rinunciando a ben 5-6 vettori a settimana. «Con l'apertura della nuova aerostazione - ha proseguito Ridolfo - questo gap verrà colmato e ci avvieremo verso i 6 milioni e mezzo di passeggeri l'anno».
Il presidente della Sac, interpellato, ha infine affrontato marginalmente il capitolo delle aree limitrofe all'aeroporto che presto dovrebbero entrare a far parte dei terreni a supporto dello scalo. Tra queste è compreso anche il campo di calcio Fontanarossa, dove esiste un progetto per un grande parcheggio e una struttura ricettiva. «Le ultime notizie che abbiamo - ha spiegato Ridolfo - sono che il Comune stava provvedendo a chiedere alla Regione le aree sdemanalizzate. Di più al momento non sappiamo
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