Catania (CTA) 6.321.753 pax nel 2010


HECMAR

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16 Gennaio 2009
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CATANIA
CATANIA - L'aeroporto di Catania ha registrato un nuovo record di presenze: nel 2010 sono stati 6.321.753 i passeggeri in transito nello scalo che, per dimensioni e quote di traffico, è il terzo fra i regionali dopo Venezia e Bergamo e il primo per volume di traffico nel Meridione. L'incremento rispetto al 2009 e del 6,52%

Il Quality Target 2010, il monitoraggio sull'efficienza dello scalo, fa inoltre rilevare che a Fontanarossa il controllo dei bagagli a mano è più veloce della media nazionale (10 minuti contro 12) e la percentuale di disguidi è dello 0,2 su 1.000 a fronte del 2 su 1.000 nazionale e che ciascun utente vi transita mediamente circa 4 volte l'anno.

"Questo nuovo record di passeggeri - commenta Gaetano Mancini, presidente della Sac - è anche il risultato di una precisa attività di marketing operata verso le compagnie aeree, implementando l'offerta di nuove rotte e potenziando il segmento delle low-cost. Sac ha davanti un quinquennio di importanti investimenti: dalla imminente rivoluzione della viabilità nel sedime aeroportuale, alla realizzazione di nuovi parcheggi, dalla ristrutturazione della vecchia aerostazione Morandi destinata ai voli low cost fino alla riqualificazione della pista per garantire standard ottimali di sicurezza".

"A breve, infine - aggiunge - la grande e impegnativa sfida su Comiso, di cui Sac è socio di maggioranza con Intersac, da condurre insieme al territorio ragusano per dar vita a un sistema aeroportuale integrato con Fontanarossa".

Per Mancini "non è più prorogabile di investire nell'intermodalità treno-aereo, ovvero la possibilità di arrivare col trasporto pubblico su rotaia in aeroportò e che prevede l'interramento della linea ferrata".

LA SICILIA
 
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Eccellente dato, non è facile senza FR...

Nuovo record storico per l’Aeroporto Internazionale di Catania Fontanarossa. Al 31 dicembre 2010, infatti, sono stati 6.321.753 (+ 6,52% rispetto al 2009) i passeggeri in transito nello scalo che, per dimensioni e quote di traffico, è il terzo fra i regionali dopo Venezia e Bergamo e il primo nel Meridione.
Il dato supera abbondantemente il massimo storico registrato nel 2007 quando i passeggeri furono 6.083.735. Entriamo nel dettaglio dei dati elaborati dagli analisti del traffico della SAC per scoprire come, dopo l’exploit del mese di agosto, che aveva visto un eccellente +9.25% di presenze rispetto al 2009, i mesi a seguire hanno riportato una crescita sempre costante di utenti – in linea con il dato medio nazionale che era del 6,5% - e che si è conclusa con + 7,17 di dicembre. Numeri, occorre sottolineare, che pure risentono delle centinaia di cancellazioni causate, proprio sotto le feste, dall’ondata di gelo abbattutosi nell’Europa centrale costringendo alla chiusura numerosi aeroporti e quindi riducendo il numero di viaggiatori previsti.
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In dicembre, su Fontanarossa, sono transitati 454.074 passeggeri, 30 mila in più rispetto al 2009, quando furono 423.693. Una performance eccellente per l’intera “macchina aeroportuale” dello scalo catanese: uomini e mezzi impegnati a fornire standard di servizi ideali per garantire la giusta accoglienza ai viaggiatori e ridurre al minimo disagi, ritardi e disguidi. Lo conferma il Quality Target 2010, il monitoraggio sull’efficienza dello scalo con cui SAC verifica quotidianamente il livello di soddisfazione dei passeggeri e che nel 2011 sarà seguito anche dalle associazioni dei consumatori: a Fontanarossa il controllo dei bagagli a mano è più veloce della media nazionale (10 minuti contro 12) e la percentuale dei bagagli disguidati è irrilevante (appena 0,2/1000 a Catania a fronte del 2/1000 su scala nazionale).
“Questo nuovo record di passeggeri – commenta l’ing. Gaetano Mancini, presidente della SAC, società di gestione dello scalo – è anche il risultato di una precisa attività di marketing operata da SAC verso le compagnie aeree, implementando l’offerta di nuove rotte e potenziando sapientemente il segmento delle low-cost. SAC ha davanti un quinquennio di importanti investimenti: dalla imminente rivoluzione della viabilità nel sedime aeroportuale realizzata in collaborazione con il Comune di Catania, alla realizzazione di nuovi parcheggi, dalla ristrutturazione della vecchia aerostazione Morandi (destinata ai voli low cost e che a regime farà crescere il volume di traffico di Fontanarossa fino a 8,5 milioni di utenti l’anno) fino alla riqualificazione della pista per garantire standard ottimali di sicurezza. A breve, infine, la grande e impegnativa sfida su Comiso (di cui SAC è socio di maggioranza con Intersac) da condurre insieme al territorio ragusano per dar vita a un Sistema Aeroportuale Integrato con Fontanarossa”. Interventi, quelli citati dal presidente Mancini, che contribuiranno a rendere sempre più completa l’offerta di servizi dello scalo di Catania, la più importante infrastruttura della Sicilia Orientale, porta d’ingresso per accedere a 7 delle 9 province siciliane ma anche piattaforma verso l’Italia, l’Europa e il nord Africa in grado di superare la marginalità geografica della Sicilia. Uno studio specifico condotto da SAC (società costituita dalle Camere di Commercio di Catania, Siracusa e Ragusa, dalla Province di Siracusa e Catania e dal Consorzio ASI di Catania) ha anche evidenziato come gli oltre 6 milioni di passeggeri in transito su Fontanarossa viaggino per lo più per motivi personali e di turismo a differenza di altri scali nazionali utilizzati per lo più per ragioni di lavoro. E c’è un dato che a Catania è molto più alto che altrove: la presenza cioè di una utenza che vi transita da un minimo di 4 e fino a 10 volte l’anno.
“Il fatto di essere “scelti”- aggiunge Mancini - un così elevato numero di volte, è la conferma che l’offerta di servizi e di tratte nazionali e internazionali è considerata positiva sia per la celerità dei tempi di viaggio (voli diretti) che per gli elevati standard di qualità dello scalo. Un dato – sottolinea Mancini - che, credo, impone qualche considerazione ai gestori e alle istituzioni: come quella della necessità non più prorogabile di investire nell’intermodalità treno-aereo – ovvero la possibilità di arrivare col trasporto pubblico su rotaia in aeroporto – in particolar modo sull’asse Messina-Siracusa, quella più battuta dai tour operator per la bellezza dei paesaggi e dei monumenti. Un progetto, quello del Nodo Catania (l’interramento della ferrovia che già lambisce la pista senza produrre intermodalità) approvato dal Ministero dei Trasporti che lo ha inserito nel programma delle infrastrutture strategiche, e dalla Commissione Europea che ha finanziato lo studio di fattibilità e la progettazione preliminare nell’ambito del programma TEN-T, un sistema transnazionale che punta a garantire la mobilità all’interno dell’UE. Proprio in questi giorni, infatti, SAC sarà a Bruxelles per presentare tutta la documentazione relativa agli studi.
L’interramento dei binari, per il quale esiste già uno studio elaborato da SAC con RFI potrà consentire un duplice beneficio per tutti gli utenti di Fontanarossa, oltre la metà dei siciliani: da un lato la possibilità di raggiungere l’aerostazione con i mezzi pubblici (il treno) e quindi avviare un sistema di mobilità virtuosa che disincentiva l’auto privata con i suoi costi in termini di traffico, inquinamento, spreco di energia e sosta ai parcheggi. E dall’altro consentire l’allungamento della pista che nel futuro potrà ospitare i movimenti dei grandi aerei intercontinentali in grado di intercettare le direttrici mondiali del traffico nord-sud insieme con quelle delle rotte est-ovest. Adesso, dopo le dichiarazioni d’interesse al progetto manifestate dal Presidente della Regione Raffaele Lombardo occorre che si individuino con celerità le risorse necessarie se davvero si vuol dare una concreta opportunità di sviluppo al territorio”.
 
Beh, tanto di cappello a CTA. ;)

È una buona idea quella di ristrutturare l'aerostazione vecchia per i vettori lowcost (proprio come auspico a PMO visto che si ostinano a utilizzarlo per l'autonoleggio). Anche se mi chiedo se ha ancora un senso con la prossima apertura di Comiso.

Devo dire che ci hanno perso davvero tempo per il collegamento ferroviario visto che l'aeroporto è in prossimità dell'area urbana catanese. Non mi sembra una cosa di così difficile attuazione.

Ho un certo scetticismo sull'allungamento della pista visto da un versante non è libero e dall'altro c'è il mare. Ma Lombardo è ancora dell'idea di cercare di deviare i fondi fas per la metropolitana leggera di Palermo per l'ampliamento di CTA? Perché allora è meglio che cada al più presto, visto che sta ostacolando la tratta B del raddoppio del passante ignorando di firmare la modifica progettuale.

Com'è diviso il numero pax per destinazioni nazionali e internazionali?
 
Beh, tanto di cappello a CTA. ;)

È una buona idea quella di ristrutturare l'aerostazione vecchia per i vettori lowcost (proprio come auspico a PMO visto che si ostinano a utilizzarlo per l'autonoleggio). Anche se mi chiedo se ha ancora un senso con la prossima apertura di Comiso.

quindi a CTA non ha senso il terminale low cost perche´tra poco apre Comiso.
a PMO invece e´auspicabile il terminale low cost.

anticchieddra dicotomico come pensiero :)
 
quindi a CTA non ha senso il terminale low cost perche´tra poco apre Comiso.
a PMO invece e´auspicabile il terminale low cost.

anticchieddra dicotomico come pensiero :)

CIY è gestito da SAC e nasce sia per alleggerire il traffico di CTA sia per il traffico low cost visto che son ben pochi i vettori di quella tipologia che vi operano.

PMO e TPS non sono gestite dalla stessa società e il primo non è assolutamente congestionato, anzi è sottoutilizzato rispetto alla sua capacità, al contrario del secondo. Il paragone non sussiste perché le condizioni sono completamente diverse. A PMO è auspicabile perché la stessa U2, tempo fa (voci di corridoio da GESAP), aveva chiesto i vecchi terminal per operarvi in esclusiva progettando di basare qualche aereo. Chiudiamo il discorso per non andare OT. Grazie.
 
Ultima modifica:
@PMO - LICJ


Arr. nazionali 2.487.152
Dep. nazionali 2.503.128
Totale: 4.990.280

Arr. internazionali 618.072
Par. internazionali 626.554
Totale: 1.244.626

Transiti: 19.075
Infant: 64.196
A. generale: 3.576

Totale passeggeri: 6.321.753.
 
@PMO - LICJ


Arr. nazionali 2.487.152
Dep. nazionali 2.503.128
Totale: 4.990.280

Arr. internazionali 618.072
Par. internazionali 626.554
Totale: 1.244.626

Transiti: 19.075
Infant: 64.196
A. generale: 3.576

Totale passeggeri: 6.321.753.

Grazie! La percentuale degli internazionali è molto buona, speriamo l'offerta continui a migliorare.
 
CIY è gestito da SAC e nasce sia per alleggerire il traffico di CTA sia per il traffico low cost visto che son ben pochi i vettori di quella tipologia che vi operano.

PMO e TPS non sono gestite dalla stessa società e il primo non è assolutamente congestionato, anzi è sottoutilizzato rispetto alla sua capacità, al contrario del secondo. Il paragone non sussiste perché le condizioni sono completamente diverse. A PMO è auspicabile perché la stessa U2, tempo fa (voci di corridoio da GESAP), aveva chiesto i vecchi terminal per operarvi in esclusiva progettando di basare qualche aereo. Chiudiamo il discorso per non andare OT. Grazie.

a parte che andare fuori argomento ogni tanto non e' reato terroristico.

comunque hai risposte bene al test :)

si potrebbe opinare che il raggiungimento dei risultati a livellodi sistema non e' necessariemente legato al raggiungiemnto degli obiettivi delle singole societa'di gestione aeroportuali (specialmente quando queste si chiamano e operano come fanno airgest e gesap)

ma questo esula e va oltre i confini della domanda e della tua risposta (esatta)
 
Scusa, o scrivi "Terminal low cost" o "Terminale a basso prezzo"
Questi ibridi non ti si addicono ;)

se e' pi chisso allora si dovrebbe scrivere low cost terminal
ma dato che vulemo fa l' americani, pure se semo nati ad ariccia i risultati sono questi.


italians:
pessimi nella conoscenza e uso delle lingue straniere e tra non molto i peggiori mel parlare la propria