Casa vista pista


Renato

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21 Marzo 2009
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Prendo spunto dall’articolo seguente (Nobel per la Pace, il popolo giapponese candidato (per la sua Costituzione)) per evidenziare una situazione che forse non tutti conoscono, riguardante l’aeroporto di Narita.

[…] Oggi c’è ancora un signore, con il suo orto di rape, pomodori e patate che blocca lo sviluppo dell’aereoporto internazionale di Narita. Quando atterrate con l’Alitalia a Tokyo, a metà circa dell’interminabile avvicinamento al “finger”, guardate sulla destra: vedrete delle bandiere rosse strappate dale intemperie e uno striscione scolorito che emerge da fitte, barriere di filo spinato stile anni ’70: “No all’aereoporto”. E’ lì da quarant’anni. Nessuno lo tocca. E nessuno può toccare Shunji Shimamura, il contadino più cocciuto del pianeta. A suo tempo il governo giapponese promise di non espropriare con la forza nessun terreno. E ha mantenuto la promessa, “convincendo” i contadini più riottosi, appoggiati dagli epigoni del movimento studentesco, pian piano, con offerte sempre più alte di denaro. Ma Shimamura non ha ceduto, e con un altro collega, Shohei Horikoshi, all’altra estremità dell’aereoporto, tiene in scacco da quarant’anni l’Impero. Per “colpa” loro, il principale hub internazionale del Giappone ha una sola pista vera e propria e nonostante tutte le promesse e l’impegno profuso dalle autorità non sono riusciti a a sbarazzarsi di questi due testardi in tempo per i mondiali del 2002 e non ci riusciranno, molto probabilmente, nemmeno per le Olimpiadi del 2020. […]
di Pio d'Emilia | 16 aprile 2014 – Il Fatto Quotidiano







Forse è anche per questa situazione che ora si sviluppa Haneda?
 
Non c'è solo quella, ma bensì altre cinque. Tre di queste sono esattamente sul prolungamento asse pista 34R.
 
Ogni volta che ci passo davanti mi congratulo col tizio. Ma non vedo mai nessuno. E mi chiedo a che livello tengono il volume del tv. Sempre ne abbiamo uno ????


La notte guadagna le ombre della sera e le cancella come l inchiostro versato sui fogli dei miei ricordi
 
A parte la simpatia per i contadini e per la loro situazione (sarebbe in effetti da andare là e pagargli una quota per stare lì a fare foto)... mi chiedo come tutto questo sia possibile.
Non esistono norme e leggi che stabiliscono distanze di edifici dall'aeroporto? Non è clamorosamente violata la sicurezza per i contadini e anche per l'aeroporto? Senza contare rumore e inquinamento...

Nota1. Ci metterei i rompipalle di Brozzi e Quaracchi lì dentro.
Nota2. Ci si arriva con un sottopasso, si vede dalla foto satellitare.
 
Su un vecchio numero di Aeronautica e Difesa c'era un racconto estratto dal libro di Adalberto Pellegrino nel quale si narrava dei problemi che Narita ha affrontato da quando è stato costruito. Ci furono problemi enormi legati agli espropri in quanto gli abitanti di quell'area rurale si opposero fermamente alla costruzione dell'aeroporto. Doveva anche essere costruita un'altra pista, proprio a nord della casa del contadino di cui si parla, ma non fu mai fatta (su Google Maps c'è una taxiway più alta con una grossa "X" gialla, se ci fate caso).
 
Per carità non posso che ammirare la tenacia dei contadini nel difendere il loro stile di vita e le loro proprietà (e il Governo nel rispettare assolutamente i propri cittadini) ma mi sembra sia un atteggiamento quasi da malattia mentale in questo caso..
Passi la lotta al tempo della costruzione dall'aeroporto e degli espropri, ma dopo tutti questi anni stanno volontariamente vivendo male per una questione di principio. .. mah..
 
Per carità non posso che ammirare la tenacia dei contadini nel difendere il loro stile di vita e le loro proprietà (e il Governo nel rispettare assolutamente i propri cittadini) ma mi sembra sia un atteggiamento quasi da malattia mentale in questo caso..
Passi la lotta al tempo della costruzione dall'aeroporto e degli espropri, ma dopo tutti questi anni stanno volontariamente vivendo male per una questione di principio. .. mah..

I giapponesi, per le "questioni di principio", arrivano a siucidarsi...
Questo tanto per fargli dispetto mi sa che poco poco arriva a 100 anni!