Chissà se qualcuno ha fatto un selfie.
Nei commenti, un passeggero ha detto che, da quello che ha capito in inglese, "poteva finire male".
http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/capodichino-napoli-aereo-riattaccata/notizie/790952.shtml
Nei commenti, un passeggero ha detto che, da quello che ha capito in inglese, "poteva finire male".
Momenti di paura, questo pomeriggio, a bordo di un aereo proveinete da Budapest in atterraggio a Napoli. A causa del vento forte il pilota è stato costretto ad effettuare una manovra di "riattacco", vale a dire che ha ripreso quota mentre stava per effettuare l'atterraggio.
Dopo ampie virate sulla città il pilota ha infine deciso di scendere in pista anche perchè i venti erano diminuiti. E la manovra non ha dato alcun problema. Tant'è che i passeggeri hanno tirato un sospiro di sollievo una volta toccata terra.
Il "riattacco" è considerato dai piloti una manovra di routine: ma per i passeggeri che sono a bordo e si preparano all'atterraggio ritrovarsi improvvissamente in quota crea disagio, spesso terrore.
La riattaccata, insomma, è una manovra di sicurezza che viene eseguita qualora l’avvicinamento per l’atterraggio presenti delle situazioni tali per cui è obbligatorio o consigliabile interrompere la discesa ed effettuare nuovamente un circuito per ripresentarsi all’atterraggio.
"La riattaccata - è scritto su un sito specializzato - non è una condizione di emergenza ma una manovra che, in tutta sicurezza, risolve un’anomalia ben prima che si crei un contesto critico, di potenziale pericolo o di reale emergenza.
Sentire quindi che l’aereo, durante il finale di atterraggio, interrompe la discesa e, anzichè toccar terra, riprende quota a piena potenza non deve essere motivo di tensione; piuttosto osservate, se siete vicino alle ali e se avete curiosià tecniche, il lavoro delle superfici di comando e l’evolversi della manovra".
http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/capodichino-napoli-aereo-riattaccata/notizie/790952.shtml